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mercoledì 26 novembre 2008

Sciacca e Italia: il Variopinto mondo dei Bloggers

IL FENOMENO DEI BLOGS PRENDE SEMPRE PIU’ PIEDE E COINVOLGE ANCHE SCIACCA. CAMBIA IL MODO DI COMUNICARE ED INTERAGIRE MA COME SEMPRE LA POLITICA VUOLE METTERCI LO ZAMPINO…


La rete internet affascina tantissime persone in tutto il mondo le quali spesso sentono così tanto l’esigenza di esprimersi e dare sfogo alle proprie potenzialità inespresse da creare un blog, il cosiddetto diario virtuale. In America si contano 11 milioni di bloggers, in Italia quasi un milione ed anche a Sciacca il fenomeno ha colpito diverse centinaia di internauti.
L’identikit del perfetto blogger è presto tracciato. Si parla in genere di ragazzi giovani, di qualunque provenienza etnica, senza esperienza nella scrittura, che utilizzano internet tutti i giorni e lo fanno prevalentemente da casa, anche se stilare griglie predefinite nel mondo della rete è pressoché impossibile data la varietà di intelligenze che la adoperano.
Anche a Sciacca quindi come nel resto d’Italia, gli autori ed i lettori di blogs sono tantissimi, persone giovani, senza distinzione di sesso, impegnati socialmente e che considerano la rete molto attendibile. Si cercano blogs che trattano di vita ma anche di interessi comuni e leggerli diventa prassi quotidiana, come leggere la posta elettronica, anche se non sempre si lasciano commenti.
Sui blogs si parla di qualsiasi argomento ma spesso si preferisce trattare della propria vita e solo dopo di argomenti condivisi quali lo sport, l’economia o la politica. Sicuramente il mondo dei bloggers risulta essere quello più maturo e completo della rete in quanto non è difficile trovare giornalisti affermati diffondere attraverso il proprio diario virtuale le proprie idee o individuare persone che fanno rete, ossia si scambiano diffusamente opinioni, commenti e si stimolano a vicenda in una continua crescita di idee.
Il 34% degli internauti vedono in un blog una forma di giornalismo mentre per il 65% ciò non è assolutamente vero, ben il 40% degli utilizzatori di internet invece non ha un blog ma passa molto tempo a leggerli e commentarli. Molti intraprendono l’avventura di avere un diario virtuale per il fatto che il lavoro non li soddisfa appieno e cercano nel web una maggiore condivisione di intenti, dare insomma qualcosa a livello di idee e vedere che altri ne trovano beneficio.
Se a Sciacca per esempio molti ancora vedono nel blog solo un luogo dove condividere pensieri di vita vivendolo come un hobby ed un passatempo, non è difficile trovare in Italia bloggers con ambizioni giornalistiche tanto che diversi studi e convegni si sono svolti sul cosiddetto “giornalismo online” e che Franco Siddi, segretario nazionale del Fnsi, il sindacato dei giornalisti italiani, ha proposto di superare tanto la distinzione anacronistica tra professionisti e pubblicisti quanto il concetto antiquato di Ordine sfruttando appieno le potenzialità immense della rete ed i nuovi concetti che essa si propone e propone a sua volta, dichiarando allo stesso tempo che”si è giornalisti a prescindere da dove si opera”. I media e la multimedialità hanno contribuito in maniera decisiva ad abbattere tutta una serie di barriere tanto che si parla spesso di uniformare tutti i giornalisti e tutti i giornalismi integrando sul web e grazie ai blogs il lavoro cartaceo delle redazioni. Per assurdo le nuove tecnologie fanno accrescere la domanda di giornalismo da parte degli utenti e si ricercano sempre di più notizie e qualità, e il mezzo più veloce è farlo sul web comodamente seduti davanti al computer di casa.
Il famoso sociologo e saggista Giuseppe Granieri nel suo libro “Blog Generation”, facendo un esemplificativa distinzione tra media e ruoli, scrive: “Quando un blogger intervista l’autore del suo libro questo è giornalismo. Quando un opinionista manipola i fatti per costruire una falsa impressione, non lo è. Quando un blogger fa una ricerca negli archivi pubblici e scopre che l’affermazione di un personaggio pubblico non è vera, questo è giornalismo. Quando un reporter ripete le dichiarazioni di un politico senza prima verificare se corrispondano alla realtà, non lo è”.
Mezzo cartaceo e mezzo virtuale camminano quindi di pari passo per rispondere alla grande domanda di informazione e vivere la rete dei blogs comporta fenomeni umani e sociologici ben diversi rispetto a quelli che invece si affidano al mondo delle chat soltanto per fare nuove conoscenze in libertà. Ci troviamo sempre sulla rete internet ma in mondi abbastanza diversi. Sono i mezzi di comunicazione che mutano, è la società che cambia plasmandosi su di essi e si evolve verso una nuova logistica, più ampia e più diretta.
Molti utenti vivono maggiormente il mondo del web perché considerano la televisione troppo schiava di preconcetti politici, economici e culturali o semplicemente sorpassata, o perché sotto il falso nome di “opinione pubblica” si presenta una massa omogenea e compatta di individui che non ha diritto di replica ed è assuefatta dalle continue ondate mediatiche adatte a convincerci su un prodotto, su un programma, su un personaggio o su un partito. Grazie ad internet, grazie ai blogs e grazie a Google, il motore di ricerca che in un attimo ci catapulta all’interno del sito che desideriamo, l’utente non solo ha la facoltà di leggere la notizia ma anche di approfondirla, verificarla in altri siti, commentarla scambiandosi opinioni e farsi un’idea precisa facendo del web la vera polis democratica. Spesso per un internauta, a seconda dei propri interessi ed idee, un blog può diventare punto di riferimento quotidiano all’interno del quale ricercare notizie e realtà tematiche. Non è difficile trovare blogger che si organizzano in gruppi, si scambiano gli indirizzi dei propri siti per rimanere costantemente in contatto e trovarsi più velocemente, insomma è in atto un ribaltamento della comunicazione standard.
Ma la politica, dopo aver preso possesso di tv e giornali, vuole colonizzare anche la rete, consapevole delle sue potenzialità.
In Italia infatti l’idillio tra il web e la libertà dei blogs potrebbe presto finire in quanto è allo studio del Parlamento un disegno di legge chiamato nella rete internet “Levi-Veltroni” in base al quale: ogni blog è equiparato ad un prodotto editoriale, deve rispondere all’Agenzia delle Entrate se pubblica pubblicità, può essere soggetto dei reati a mezzo stampa (denunce civili e penali sui reati a mezzo stampa molti dei quali risalgono al Codice Rocco del fascismo), deve iscriversi al Registro degli Operatori della Comunicazione, se non lo fa può essere denunciato per il reato di stampa clandestina con pene che vanno dalle sanzioni economiche ai due anni di carcere. Questo disegno di legge detto “ammazzablogger” rischia di far scomparire la rete ed il concetto stesso per la quale essa esiste. Molti bloggers, internauti, utenti, redazioni giornalistiche e famosi giornalisti si sono già mossi concretamente per protestare affinchè ciò non avvenga sottolineando anche la differenza per la quale Obama, nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America, abbia vinto grazie alla rete e deciso di diffondere il suo primo discorso da Presidente sul canale video internet “youtube” mentre in Italia si cerca di ridurre la rete al silenzio appiattendo la coscienza critica e la pluralità delle idee in essa espresse. La Rete è l’ultimo media libero rimasto in Italia, facciamo in modo che rimanga tale.

Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"

7 commenti:

Paola ha detto...

Evviva questo nostro mondo! ciao Calogero, buona giornata

Calogero Parlapiano ha detto...

... eh eh confermo, Paola..
la rete, i blogs, i bloggers non devono diventare una specie a rischio di estinzione...
a presto, ciao

Adriano Smaldone ha detto...

ho scritto un intervento che secondo me ti può interessare non ti svelo di cosa parla perchè se non non ci sarebbe gusto . Se vuoi passa da me per lasciare un commento ok?? Salute e buona gestione del blog

Pellescura ha detto...

Viva i blog

Calogero Parlapiano ha detto...

un saluto ad Adriano ed a Pietro... già, w i blogs fin quando ce lo permetteranno... speriamo bene.. ciaoooooooo

Raffaella ha detto...

Ciao, Calogero, piacere di conoscerti! Bello il mondo dei blog, non c'è dubbio!

Calogero Parlapiano ha detto...

ciao Raffaella, piacere mio. già è un mondo in veloce espansione... a presto, ciao