Sciacca è uno dei 266 comuni siciliani commissariati dalla regione siciliana perché non è stato approvato il conto consuntivo entro i termini prefissati. Tra gli operatori politici scoppia la bagarre. Tutti contro tutti, clima torrido e non solo per l’afa che da giorni attanaglia la città termale.
Il Pdl attacca l’amministrazione: “come sarà possibile approvare contestualmente conto consuntivo e bilancio di previsione?”
L’assessore Montalbano ribatte: “chi oggi evidenzia il commissariamento del Comune di Sciacca per l’approvazione del conto consuntivo 2009, quando la sua parte politica era alla guida del Comune fino al mese di giugno dello scorso anno non deve dimenticare che è stato regolarmente diffidato e commissariato per tutti gli anni di amministrazione. Corrisponde a falsità ed ha carattere solo strumentale e polemico l’affermazione secondo la quale ci sarà un accavallamento di adempimenti in Consiglio comunale. Vi sarà, infatti, circa un mese di distanza tra l’approvazione del bilancio di previsione 2010 (previsto per la prossima settimana) e quello di rendiconto di gestione (previsto, considerando i tempi tecnici, entro il mese di luglio)”. Sarà ma la macchina amministrativa sembra subire intoppi e ritardi. Si è chiuso il primo anno di amministrazione ma forse sarebbe opportuno procedere ad una bella oliata di meccanismi ed ingranaggi.
Intanto gli operatori politici sono impegnati con la spada di damocle dei precari e della manovra finanziaria firmata Tremonti che taglia, ancora una volta, risorse e fondi per gli enti locali. A farne le spese, non solo comuni e province, ma anche le stesse regioni. Da tempo si parla dell’abolizione delle province, una parte o tutte, ma evidentemente non si vuole procedere né passare dalle dichiarazioni elettorali ai fatti.
Da settimane si susseguono riunioni, a tutti i livelli, per trovare soluzioni congrue per i precari. All’ordine del giorno l’ormai famigerato Patto di Stabilità. A Sciacca ed in tutta la Sicilia i contrattisti sono già sul piede di guerra. Deroghe? Proroghe? Staremo a vedere.
Mentre il comparto pesca vive le sue ore di passione e più di un operatore chiede di avere un assessore al ramo che non sia il sindaco, impegnato in tantissime questioni, col quale potersi rapporto direttamente, il debito pubblico italiano arriva a toccare vette, si fa per dire, mai sfiorate prima e l’Unione Europea, ormai giornalmente, da un lato comincia a farci i conti in tasca e dall’altro guarda con preoccupazione alla possibile approvazione del decreto legge sulle intercettazioni. Mentre qualcuno si appresta a brindare per tale sempre più concreta ipotesi, i veri temi, dalla crisi dell’economia, ai debiti, alla pesca, all’agricoltura, al precariato, continuano a non essere prioritari nell’agenda delle attività politiche.
A Sciacca, una delle notizie più importanti della settimana è stata il salvataggio in extremis delle terme che rischiavano concretamente il fallimento, oltre al distacco dell’energia elettrica. 5,5 milioni di euro stanziati dalla regione serviranno ad evitare l’irreparabile.
Dopo alcuni giorni è durissimo il commento del governatore Lombardo sulla situazione che si è venuta a creare attorno alla vicenda delle terme saccensi: “Le Terme di Sciacca sono emblematiche di come sono stati governati gli enti e le partecipazioni regionali con uno spirito di saccheggio e di devastazione che mi auguro le autorità competenti vogliano sanzionare per come merita”.
Il dossier che Lombardo ha ricevuto dal commissario straordinario unico Turriciano per l’azienda regionale delle Terme e la società per azioni Terme di Sciacca è ricco di “schifezze, porcherie e latrocini incredibili“. Il governatore, infatti, ha raccontato che c’è stato un “Consiglio d’Amministrazione che non so quanto abbia percepito d’indennità; che ha affidato a soggetti vari l’incarico di promuovere il turismo (ma che non è stato promosso), a colpi di 75 – 80 mila euro a semestre; che ha affidato, forse all’interno del Cda, nonostante fossero degli incarichi di consiglieri retribuiti, il compito di redigere i bilanci delle Terme; che ha attribuito ad una cooperativa la gestione dell’albergo, che non è cominciata perché mancava il collegamento delle Terme con la fognatura“. E ancora: “questa cooperativa ha fatto causa per il mancato guadagno ed il debito delle Terme è passato da 200 mila a 1 milione di euro. Nel frattempo, la cooperativa è stata sciolta per infiltrazioni mafiose“. Di conseguenza, “la Regione ha nominato un commissario liquidatore che, senza l’autorizzazione della stessa Regione, ha fatto causa, chiedendo il fallimento delle Terme, indotto ad agire dai soci della cooperativa perché devono restituire una fideiussione all’Ircac”. Per Lombardo tutto ciò è “vergognoso“, ma oggi c’è un commissario che sta facendo il suo dovere, con cui si è interrotto un gioco al massacro che “ci avrebbe portato a spogliare il patrimonio delle Terme, a ridurlo a niente, a svenderlo possibilmente al peggiore offerente, perché il valore della società si sarebbe ridotto all’osso”. Attacco senza mezzi termini al vecchio Cda.
L’affaire Terme sicuramente è ancora ben lungi dall’aver trasmesso la sua ultima puntata.
In tutto questo quadro si inserisce la singolare protesta del sindaco di Campobello di Licata Michele Termini (Pdl) che ha deciso di prendersi una pausa di riflessione dal partito e soprattutto di chiudere il comune come segno di protesta per i continui tagli decisi dal governo centrale nazionale. “Vengano loro a parlare con i precari” ha avuto modo di dire.
A Sciacca, in attesa di avere novità sulle paventate trivellazioni petrolifere, invece il dibattito che tiene acceso lo spirito dei saccensi, soprattutto dei commercianti è il seguente: “la domenica i negozi devono rimanere aperti o chiusi?” Questioni di priorità.
Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"
venerdì 25 giugno 2010
Sciacca, precari e terme: le spade di Damocle
giovedì 3 giugno 2010
martedì 10 novembre 2009
Si dice che... i prossimi Assessori saranno...
Pierluigi Bersani si è insediato alla guida del Partito Democratico e sta cominciando a tessere le fila delle future alleanze buttando l’occhio sia sull’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro che sull’Udc di Pierferdinando Casini, sempre abile nello stare in bilico tra i due principali schieramenti politici: Pdl e Pd. Rutelli ha già fatto le valigie per approdare forse in un nuovo partito di centro, anche se, al momento, in pochi lo hanno seguito.
Anche a Sciacca si attendono le conseguenze delle Primarie. Tutti aspettano di sapere chi guiderà a livello regionale il partito tra Lupo e Lumia, il primo aveva sostenuto la mozione Franceschini, il secondo era andato da solo. Risulterà decisivo Mattarella (mozione Bersani) che a quanto pare si è accordato nel walzer degli accordi con Lupo: "La scelta di Lupo - ha detto Mattarella - nasce, oltre che dal risultato elettorale dei congressi dei circoli e delle primarie, soprattutto dalla condivisione della necessità di rafforzare il protagonismo del Pd siciliano e l'opposizione al governo regionale. È necessario - scrivono in una nota congiunta Mattarella e Lupo - affrontare subito i temi della crisi economica e occupazionale, dello sviluppo produttivo, della tutela e salvaguardia dell'ambiente e delle riforme a partire dell'emergenza rifiuti e degli aiuti alle famiglie e alle imprese. Il Pd siciliano - aggiungono - in sintonia con il segretario nazionale, solleciterà al governo nazionale una linea di politica economica che abbia come priorità lo sviluppo del meridione e in particolare della Sicilia".
Insomma a Lumia non è stato forse perdonato il suo essere autonomista e quindi molto gradito agli ambienti siciliani dell’Mpa.
Anche dalla scelta definitiva dell’Assemblea del Partito si stabiliranno i nuovi equilibri interni ed esterni nel Pd a Sciacca. Intanto sono stati due i saccensi delegati all'assemblea nazionale del Pd eletti in provincia di Agrigento dopo le primarie di Domenica scorsa, ossia Nuccio Cusumano e Tiziana Russo. Diciassette i delegati invece all'assemblea regionale del partito che avra' il delicato compito, peraltro, di scegliere il segretario. Ne fanno parte i saccensi Siso Montalbano, Lillo Santangelo e Mariolina Bono.
Quali saranno le conseguenze di tutti questi movimenti a Sciacca?
Si dice che possa cambiare intanto il segretario locale del Partito Democratico, Giuseppe Coco, che comunque chiuderebbe eventualmente la sua esperienza da vincente: è stato eletto consigliere comunale, ha appoggiato Vito Bono eletto al primo turno sindaco della città, sotto la sua guida il Pd locale ha vissuto le brillanti fasi del tesseramento e delle Primarie dove tanti cittadini si sono recati alle urne. Certo, non tutto è stato rose e fiori, gli errori si commettono sempre così come le battute d’arresto. Molti infatti pensano che l’attuale poca rappresentanza in Giunta del partito sia da addebitare al suo scarso decisionismo, soprattutto nelle fasi immediatamente successive all’insediamento di Vito Bono, quando il neosindaco attendeva dei nomi dal partito, nomi che non sono mai arrivati e che hanno costretto, in un certo senso, alla nomina di tre tecnici. La querelle era cominciata, come ben si ricorderà, quando l’onorevole Vincenzo Marinello, prima assessore nominato ed in prima linea nella campagna elettorale pro Vito Bono, venne messo da parte senza apparenti spiegazioni e costretto a fare marcia indietro: sarebbe bastato lasciarlo al suo posto, confermando tra l’altro le indicazioni della campagna elettorale, ed il Pd sarebbe stato fin dai primi vagiti della nuova amministrazione ben rappresentato in Giunta. Ma tant’è.
Adesso si dice che il rimpasto sia inevitabile e che si debba dare consistenza politica ai numeri espressi dalla cittadinanza sia durante le elezioni comunali sia durante le Primarie di qualche domenica fa. Vito Bono al momento sembra fare orecchie da mercante anche perché la quotidiana amministrazione presenta giorno dopo giorno innumerevoli problemi concreti da affrontare.
Si dice che i papabili ad essere sostituiti sono i due tecnici Ignazio Piazza, assessore alla pesca, all’agricoltura ed allo sport ed Antonio Turturici, assessore ai lavori pubblici.
Si dice che i possibili nuovi assessori possano essere un politico appartenente alla corrente della Lista LD rimasta fuori per due voti dal consiglio comunale e che possa essere Fabio Leonte in persona. Quindi dare visibilità anche a quella corrente del partito un po’ meno fortunata rispetto alle altre durante le ultime elezioni. Per inciso poi si attende ancora il riconteggio delle schede e chissà che Giuseppe Caracappa e Ivan Leonte possano entrare in corso d’opera nel civico consesso.
Si dice che un nuovo assessore possa essere una donna per dare una spruzzata di rosa alla Giunta. I nomi in tal senso non sono tantissimi: Mariolina Bono o Tiziana Russo. Con una precisazione però: Fabio Leonte e Mariolina Bono hanno entrambi appoggiato la lista LD, quindi sembrerebbe difficile che all’improvviso questa corrente possa vantare ben due assessori, anche se la Bono è di certo esponente ormai autorevole del partito. Quindi: Leonte senza Bono o Bono senza Leonte?
Gianfranco Vecchio (area Cusumano) al momento è l’unico rappresentante del partito in Giunta.
Si dice che potrebbe ripresentarsi il problema di pochi mesi fa, ossia un partito che non sa decidersi tra i vari esponenti delle diverse correnti in seno mentre Vito Bono attende il o i nomi.
E se alla fine spuntasse qualche outsiders?
Gennaio, termine ultimo indicato per mettere in atto il rimpasto, non è poi così lontano.
Cosa porterà Babbo Natale a Vito Bono?
Calogero Parlapiano - tratto da "ControVoce"
venerdì 25 settembre 2009
I Primati della Provincia di Agrigento
La situazione della provincia di Agrigento continua ad essere drammatica sotto diversi punti di vista: la disoccupazione è in crescita, l’emigrazione è in crescita, gli incidenti stradali mortali e non determinati dalle precarie condizioni delle nostre arterie di collegamento su gomma sono in crescita, i collegamenti ferroviari sono poco efficienti ed in molti tratti non esistono proprio più da tempo, le ragnatele nelle casse dell’ente provincia sono in crescita: insomma va tutto bene.
Continuiamo infatti a detenere diversi primati invidiabili: siamo l’ultima provincia d’Italia per qualità e quantità dei servizi offerti, siamo l’ultima provincia d’Italia per l’aumento delle assenze per malattia nell’amministrazione pubblica (nel periodo luglio 2008 – luglio 2009), siamo l’ultima provincia d’Italia ed alle volte riusciamo pure ad essere fieri di esserlo.
I giovani scappano letteralmente, alla ricerca di posti di lavoro migliori o, quasi sempre, alla ricerca semplicemente di un lavoro degno, qualsiasi esso sia. I giovani scappano da un territorio che non offre adeguati servizi scolastici ed universitari cosicchè si è costretti ad andare via per cominciare gli studi o per completarli decorosamente. Siamo la prima provincia d’Italia per numero di laureati disoccupati o per numero di laureati che sono andati a svolgere un lavoro più umile e completamente diverso rispetto alla laurea che hanno conseguito dopo anni di sacrificio, anche economico.
Dove vogliamo andare? E soprattutto come vogliamo andarci? Dall’esistenzialismo torniamo alla realtà. Buona parte delle nostre strade non dovrebbero surrogarsi il diritto di essere chiamate “strade” poiché non garantiscono la sicurezza del cittadino, perché spesso non possiedono barriere di protezione nuove ed adeguate alle ulteriori leggi e normative europee in merito alla sicurezza stradale, perché sono costituite invece da curve alla cieca, da entrate o uscite pericolosissime, da sterpaglie ed erbacce che, alle volte, coprono addirittura la segnaletica, sempre che questa sia presente ai bordi delle nostre arterie o sull’asfalto.
Eppure, notizia di questi giorni, si parla di aereoporto da realizzare nei pressi di Licata o da qualche altra parte come se si trattasse di un bisogno impellente, di priorità assoluta. Certo, avere un aereoporto nella nostra provincia che detiene così tanti primati sarebbe un modo perfetto per poter aggiungere altre soddisfazioni, nessuno potrebbe negare l’importanza di una tale opera semmai un giorno sarà realizzata. Poi, allo stesso modo, dovremo capire come arrivare a questo nuovo aereoporto viste le condizioni delle nostre strade provinciali e non, perché fino a questo momento agli utenti di Sciacca per esempio converrebbe ugualmente dirigersi verso il “Falcone e Borsellino” di Palermo: occorrerebbe sicuramente meno tempo e l’autostrada comporta una percorrenza un po’ più piacevole. Infatti, tra i nostri primati provinciali, non possiamo omettere di affermare che siamo l’unica provincia d’Italia (e forse del mondo?) a non avere uno straccio di autostrada o qualcosa magari di simile. Si sono alternate le amministrazioni, di destra e di sinistra, si sono alternati progetti su progetti ma, come al solito, parole tante e fatti nessuno.
Non è un caso che i facoltosi ospiti del Golf Resort Rocco Forte cominceranno presto a giungere in contrada Verdura in elicottero atterrando direttamente all’interno del fortino inglese.
La provincia di Agrigento, tra qualche mese, ed in particolare Agrigento città, Porto Empedocle, la Valle dei Templi, la culla della cultura e del sapere, saranno investiti dalla costruzione di un enorme opera: il rigassificatore. Il colpo d’occhio di un sito dichiarato Patrimonio Unesco sarà da brividi, al cospetto del rigassificatore tutto le pale eoliche di questa terra sembreranno allegri aquiloni. Oltre alla scelta del luogo si potrebbe discernere per ore circa la pericolosità della struttura, in un territorio ad elevato impatto sismico, in un territorio che ha in seno i grandi vulcani attivi d’Europa, l’Etna ed Empedocle nel canale di Sicilia, ma preferiamo sorvolare. Ognuno evidentemente sa quello che fa e di conseguenza se ne assume ogni responsabilità nei confronti dei cittadini, degli elettori, dell’ambiente, della salute e della vita.
In provincia di Agrigento, seguendo le direttive del Parlamento nazionale, si è stati celerissimi nel privatizzare l’acqua e cedere una fonte di vita alla legge del business e del profitto, la stessa velocità non si è quasi mai riscontrata nel verificare l’integrità delle principali strutture pubbliche, soprattutto la scuola, entità in declino. Alcuni edifici basta semplicemente guardarli per accorgersi di quanto siano vetusti, del come non si sia mai provveduto a passare una tinteggiata alle mura, della quantità delle infiltrazioni e dell’umidità: un vero toccasana per le ossa degli studenti e degli insegnanti.
Già gli insegnanti. Questa specie in via di estinzione, sacrificata sull’altare di un economia che continua a tagliare sulla cultura, sul sapere, sull’informare. Tra poco, forse, dichiareranno illegali anche gli assembramenti di più di tre persone: troppi scambi di idee possono nuocere gravemente alla salute. Sono nella provincia di Agrigento sono più di 800 i precari del settore scuola segati dalle direttive della Gelmini e di Tremonti: 800 padri e madri di famiglia. “Il prossimo anno scolastico verranno reintegrati” si è affrettata a dichiarare la Gelmini: subentreranno ai segati del prossimo anno! La ruota gira per tutti, si sa.
In mezzo a tutto questo, sembra l’ultimo pensiero per esempio capire perchè e percome la provincia di Agrigento presta i locali dell'urp di Sciacca a Girgenti Acque, a quale titolo e se la società che gestisce il servizio idrico paga qualcosa in termini di affitto: sempre a proposito di trasparenza negli atti amministrativi siamo ancora in attesa di leggere il Piano d’Ambito, il contratto che lega la Girgenti Acque con i 43 comuni della provincia. Forse il presidente della provincia nonché presidente dell’ATO di Agrigento potrà un giorno lenire questa nostra curiosità: vorremmo quantomeno sapere a quanto ammonteranno le bollette dell’acqua nei prossimi anni.
E del cemento depotenziato (o della sabbia potenziata) dell’ospedale San Giovanni Di Dio di Agrigento ne vogliamo parlare? E dell’abbandono delle Terme di Sciacca invece?
Mentre qualcuno continua a giocare al gioco delle tre carte e scambiare deleghe con deleghe come facevano i bambini fino a qualche tempo fa con le figurine di calcio, avevamo appreso con soddisfazione, pochi mesi fa in sede di campagna elettorale, la dichiarazione dell’attuale premier Silvio Berlusconi (Pdl): “le provincie sono solo enti mangiasoldi, che servono a nominare altre figure mangiasoldi. Andrebbero abolite tutte.”
Peccato che abbia cambiato idea.
Calogero Parlapiano - tratto da "ControVoce"
mercoledì 5 agosto 2009
Intervista a Giuseppe Coco, segretario locale del PD di Sciacca
Giuseppe Coco, da segretario cittadino del PD, come valuta i numeri del tesseramento al partito? Se li aspettava?
I numeri del tesseramento al partito rispecchiano la percentuale dei votanti. Il PD è oggi il primo partito a Sciacca, tutto questo ci soddisfa, è davvero molto bello. Questi numeri me li aspettavo, il partito è vivo, c’è un interesse sempre più crescente, la gente inizia a guardare con un certo distacco la vecchia gestione del potere, quella votata per tanti anni, e si rivolge al nuovo. Tutto questo è molto positivo soprattutto alla luce del fatto che siamo in prossimità del primo congresso del partito democratico.
Dati i numeri del tesseramento, non sarebbe stato più opportuno alle ultime elezioni comunali presentare una lista del PD?
Sono sicuro che con una lista del PD avremmo avuto meno voti, avremmo perso almeno tra i 1500 e i 2000 voti perdendo di conseguenza tra i due ed i tre consiglieri comunali. Con una sola lista ufficiale del partito non avremmo potuto avere questo successo e, per correttezza, non era possibile nemmeno schierare la lista del PD accanto a due nostre liste civiche poiché queste ultime sarebbe stato oggettivamente danneggiate dalla presenza della lista ufficiale del partito, poter avvalersi del simbolo sarebbe stato un netto vantaggio. In questo mese appena trascorso che ci ha separato dalla conclusione delle elezioni nessuno ha detto chiaramente che il PD ha vinto, ha vinto dal punto di vista della gestione politica, e nessuno ha affermato che io ho vinto come segretario locale del partito, come candidato essendo stato addirittura il secondo miglior eletto e come organizzatore di lista. Ritengo strumentale per esempio il titolo comparso in prima pagina sul Giornale di Sicilia il giorno dopo delle elezioni saccensi, “La bandiera dell’Mpa sul comune di Sciacca”: il PD ha ottenuto in pratica il 60% dei voti e dei consiglieri comunali.
Perché ha rifiutato il ruolo di assessore?
Ritengo che la cosa più importante sia quella di lavorare alacremente per la città, bisogna adottare la politica del fare: è questo il mio ed il nostro obiettivo. Ho rifiutato sia perché il mio ruolo è politico sia per motivi professionali: non ritengo giusto che il coordinatore di un partito debba andare a fare l’assessore. Tuttavia, invece al momento della campagna elettorale, per coerenza con le scelte fatte, ho deciso di mettermi in gioco in prima persona ed ho avuto ragione.
Il primo Congresso del PD è alle porte: da che parte sta tra Franceschini, Bersani e Marino?
In vista del Congresso mi trovo in difficoltà in quanto tutte e tre sono persone in grado di rappresentare il partito a livello nazionale. Politicamente mi sento più vicino all’area di Bersani ma, al tempo stesso, sono fortemente attratto da Marino e da quello che potrebbe rappresentare. E’ il più innovativo, farebbe fare un bel passo in avanti in quanto il partito nuovo esisterà solamente nella misura in cui i saranno facce nuove e Marino è nuovo. Il partito dovrebbe riflettere bene sulla sua candidatura, Marino pur essendo un cattolico fervente esprime le necessità laiche politico-istituzionali. Difendere i temi della laicità da cattolico è molto significativo. Bersani invece ha già avuto una storia, ha già una sua storia.
Come valuta le ultime dichiarazioni pubbliche del consigliere provinciale Girasole e cosa pensa, da coordinatore del PD, al riguardo della scelta del sindaco di non confermare Marinello in qualità di assessore?
Su Girasole preferisco adottare il no comment, posso solo affermare che si sono trattate certamente di uscite scomposte e che avrei preferito fossero state oggetto di discussione interna al nostro partito, cosa che invece non è successa.
Tutti sapevano che Marinello era una candidatura istituzionale, era stato designato in prima battuta in quanto è il deputato regionale ma poi sono stati dati di fatto che i suoi candidati interni alla LD non hanno portato voti alla lista. Non vorrei nemmeno tornare su quei momenti polemici, si può affermare invece a ragion veduta che sicuramente non c’è una adeguata rappresentanza del PD in Giunta e che il gruppo unico all’interno del consiglio comunale si avrà dopo il Congresso. Le scelte assessoriali sono per l’appunto scelte del sindaco, Vito Bono avrà la nostra fiducia ed appoggio a prescindere dalle sue decisioni.
Già si vocifera in città di presunti rimpasti assessoriali in autunno, cosa ne pensa?
Questo è il momento di lavorare, non delle ipotesi. Ci sono tantissime cose da fare per la città. Devono lavorare e dimostrare di meritarsi la fiducia che gli è stata accordata.
Il nostro è un patto con gli elettori, non abbiamo voluto battere cassa prima e non lo faremo successivamente: se tra alcuni mesi o anni cambierà qualcosa all’interno della composizione della Giunta sarà perché si può sempre porre rimedio agli errori ma solo sul fatto dell’utilità e dell’efficienza di coloro che la compongono e non perché il PD si mette di traverso. Voterò sempre e a prescindere a favore di Vito Bono fino a quando il programma che abbiamo sottoscritto insieme verrà rispettato.
Quali sono, secondo il suo parere, le priorità da realizzare di quel programma elettorale?
Al primo posto c’è il fatto di poter avviare in città dei circuiti di servizi affinchè crescano le assunzioni e i posti di lavoro. Personalmente ritengo l’insediamento turistico, quello della Forte prima e quello futuro di Melia, una manna per Sciacca, sta a noi saper sfruttare queste opportunità. I turisti arrivano ancora oggi a prescindere da noi e da quello che offriamo ma occorre svegliarci, la città deve imparare ad autofinanziarsi poiché con le nuove leggi messe in atto dal governo nazionale di soldi non ne arriveranno più. I paesi che non hanno risorse sono destinati a morire mentre noi ce la possiamo fare perché di risorse ne abbiamo tantissime, basta sapersi organizzare bene per sfruttarle a vantaggio dei cittadini. Abbiamo interi settori in grado di portare tanti soldi a Sciacca ma bisogna essere più concreti, i turisti non se ne devono andare. Cefalù per esempio è un posto già oggi turistico, Sciacca ancora no. Le priorità da realizzare sono quelle di avere un nuovo porto turistico, nuovi e grandi parcheggi, tenere il centro storico chiuso ma questo solo quando i cittadini possano avere la possibilità concreta ed i servizi per giungere facilmente e comodamente al centro. L’area portuale va riqualificata totalmente, il mercato ittico deve essere aperto e funzionante, occorre migliorare i collegamenti viabili tra il porto e le zone del centro, procedere all’ammodernamento del porto anche attraverso il relativo piano regolatore del porto, fornire gli attracchi per gli utenti più facoltosi e far candidare la città di Sciacca a farsi carico dei collegamenti con le isole minori che credo saranno spostati dall’attuale Porto Empedocle una volta che il rigassificatore verrà ultimato.
Dopo il Congresso, con una serie di decisioni e scelte a cascata, potrebbe venire messa in dubbio la sua leadership di coordinatore cittadino del PD?
Certo che può accadere ma non bisogna dimenticare che resterei comunque un segretario vincente, in quante altre città un segretario del PD ha vinto? In quante altre città abbiamo un sindaco sostenuto dal PD? Pochissime. Più che altro invece punterei l’attenzione sul come poter fare coniugare il ruolo del segretario con quello del consigliere comunale, questo presenta una doppia difficoltà. A mio parere in un partito in ascesa e dalle mille risorse umane e politiche come quello del partito democratico la sovrapposizione degli incarichi, in generale, non dovrebbe esistere, si dovrebbe evitare. La concentrazione delle cariche a tutti i livelli penso che non dovrebbe esserci. Ci sono tante personalità e tante intelligenze, di conseguenza una distribuzione dei ruoli secondo me è fondamentale. Tutto dipende da quello che mi chiederà e proporrà in futuro il partito, solo dopo poi farò le mie valutazioni.
Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"
mercoledì 10 giugno 2009
Le elezioni di Sciacca: il riassunto nei Numeri
Aventi Diritto 35268 100%
Votanti 27741 78.66%
Voti Validi 26550 95.71%
Voti Nulli 898 3.24%
Voti Bianchi 292 1.05%
Voti Contestati 1 0.00%
Bono Vito Voti 13.767 (51.85%) = Sindaco Eletto
Turturici Mario Voti 8.764 (33.01%)
Bono Giuseppe Voti 1.667 (6.28%)
Ambrosetti Alfredo Voti 1.506 (5.67%)
Scaduto Stefano Antonio Voti 694 (2.61%)
Lucchesi Palli Simone Voti 152 (0.57%)
I TRENTA CONSIGLIERI ELETTI
[1] Calogero Filippo Bono Voti 617 % 2.61
[2] Giuseppe Coco Voti 422 % 1.78
[3] Fabrizio Di Paola Voti 416 % 1.76
[4] Lorenzo Maglienti Voti 408 % 1.72
[5] Francesco Salvatore Fiorino Voti 375 % 1.59
[6] Filippo Bellanca Voti 364 % 1.54
[7] Gianluca Guardino Voti 350 % 1.48
[8] Paolo Mandracchia Voti 340 % 1.44
[9] Simone Di Paola Voti 337 % 1.42
[10] Gianfranco Antonio Vecchio Voti 325 % 1.37
[11] Angelo Claudio detto Angelo Carlino Voti 317 % 1.34
[12] Accursilvio detto Silvio Caracappa Voti 316 % 1.34
[13] Gaetano Cognata Voti 308 % 1.30
[14] Giulio Paolo detto Paolo Gulotta Voti 292 % 1.23
[15] Salvatore Giuseppe Alfonso Alonge Voti 289 % 1.22
[16] Luigi Dimino Voti 267 % 1.13
[17] Mario Montalbano Voti 260 % 1.10
[18] Nicola Assenzo Voti 254 % 1.07
[19] Michele Patti Voti 249 % 1.05
[20] Gioacchino Settecasi Voti 249 % 1.05
[21] David Carmelo detto Davide Emmi Voti 241 % 1.02
[22] Ignazio Bivona Voti 241 % 1.02
[23] Antonino detto Nino Venezia Voti 240 % 1.01
[24] Maria Daniela detta Mariella Campo Voti 239 % 1.01
[25] Filippo Falautano Voti 233 % 0.98
[26] Sergio Vincenzo detto Sergio Fazio Voti 233 % 0.98
[27] Gaspare Antonio detto Rino Marinello Voti 231 % 0.98
[28] Giuseppe Turco Voti 229 % 0.97
[29] Giuseppe Ambrogio Voti 219 % 0.93
[30] Salvatore La Bella Voti 218 % 0.92
martedì 9 giugno 2009
Vito Bono è il nuovo sindaco di Sciacca
Vito Bono, medico, è il nuovo sindaco di Sciacca ed è stato eletto direttamente al primo turno ottenendo il 51,5% dei consensi.
La candidatura di Vito Bono, supportata da 5 liste, ha avuto la meglio su quelle di Mario Turturici, sindaco uscente e appoggiato dal PdL, che ha avuto il 33% dei voti, su quella di Giuseppe Bono, a capo della lista “Bono Sindaco” che ha superato il 6 %, su quella di Alfredo Ambrosetti, esponente dell’UdC che ha realizzato il 5,7%, su quella dell’avvocato Stefano Scaduto della lista “Popolari per Sciacca” (1,9%) e su quella, infine, di Simone Lucchesi Palli, candidato dell’IdV che arriva quasi all’1%.
Vito Bono ha già ringraziato quanti lo hanno sostenuto ed ha promesso che rimarrà quello di sempre, ossia “un sindaco tra la gente, il sindaco di tutti, anche di quelli che non lo hanno votato”. Per Mario Turturici invece una débacle che in pochi si aspettavano, specie direttamente al primo turno. Evidentemente qualcosa all’interno della sua coalizione non è andata per il verso giusto.
Tutti gli altri candidati si sono spartiti la parte rimanente della torta: accettabili i risultati di Giuseppe Bono e di Alfredo Ambrosetti, soddisfacenti quelli di Stefano Scaduto, molto deludenti quelli di Simone Lucchesi Palli.
Da domani, finiti i festeggiamenti, inizia la corsa alle poltrone, alle alleanze e soprattutto il lavoro per una coalizione, quella di Vito Bono, che ha stravinto le elezioni e che ora dovrà dare le risposte che la gente merita, per sè e per Sciacca.
lunedì 8 giugno 2009
Le Europee a Sciacca: ecco i risultati
Sinistra e Libertà Federazione dei Verdi voti: 356 1.51 % Candidato più Votato: Fava Giovanni
La Destra-MPA-Partito Pensionati-Alleanza di Centro voti: 1475 6.25 % Candidato più votato: Di Mauro Rob.
Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea-Partito dei Comunisti Italiani voti: 224 0.95 % Candidato più votato: Hack Margherita
Liberal Democratici Movimento Associativo Italiani all'Estero voti: 31 0.13 % Candidato più votato: Melchiorre Daniela e Giuseppe Mancuso
Il Popolo della Libertà voti: 8461 35.86 % Candidato più votato: Silvio Berlusconi
Emma Bonino-Lista Marco Pannella voti: 372 1.58 % Candidato più votato: Emma Bonino
Partito Democratico PD voti: 9800 41.53 % Candidato più votato: Mariolina Bono (8361 voti)
Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro UDC voti: 1878 7.96 % Candidato più votato: Antonio Antinoro
Lega Nord voti: 52 0.22 % Candidato più votato: Umberto Bossi
Movimento Sociale Fiamma Tricolore voti: 109 0.46 % Candidato più votato: Condorelli F. e Basone G.
Italia dei Valori-Lista Di Pietro voti: 839 3.56 % Candidato più votato: Antonio Di Pietro
domenica 7 giugno 2009
Acqua Pubblica? I 6 candidati a sindaco di Sciacca dicono "SI" e ci mettono la firma.
Per conoscere la posizione dei sei candidati a sindaco del Comune di Sciacca in merito alla questione “ACQUA BENE COMUNE” e agli impegni che, se dovessero essere eletti, intendono assumere per la ripubblicizzazione del servizio idrico, oltre a formulare un’apposita domanda videoregistrata sul tema, abbiamo sottoposto alla loro attenzione, negli scorsi giorni, anche un questionario redatto dalla nostra associazione e da altri Comitati aderenti al Forum Siciliano dei Movimenti per l’acqua pubblica.
Pubblichiamo i moduli compilati e sottoscritti dai candidati a rivestire la carica di primo cittadino. Ciò che, dal risultato del questionario, emerge è che il prossimo sindaco di Sciacca, chiunque esso sia, si batterà al nostro fianco affinchè l’acqua torni pubblica, assumendosi l’impegno di contrastare la mercificazione di questo bene con ogni mezzo, o quasi.
Il questionario era composto da sei domande. Alla fine dello stesso era previsto un messaggio facoltativo agli elettori sul tema “Bene Comune Acqua”. Ma andiamo con ordine ed esaminiamo le singole risposte:
La prima domanda era:
1) Egregio Candidato a Sindaco si impegna fin da ora ad affrontare tra i primissimi punti del Suo mandato la questione relativa al “Bene Comune Acqua” ed alla sua gestione?
Tutti i candidati hanno risposto SI
La seconda domanda:
2) Qualora diventasse Sindaco di questo Comune si impegna ad inserire nello Statuto Comunale il riconoscimento che “l’acqua è un bene comune , un diritto umano universale e che a tal fine il servizio idrico integrato deve essere sottratto alle logiche del mercato e considerato privo di rilevanza economica”?
Anche la risposta a questa domanda è stata, per tutti, affermativa. Alfredo Ambrosetti ha però aggiunto la specifica: “ancorchè lo Statuto sia una competenza esclusiva del Consiglio Comunale“.
Anche alla terza, quarta e quinta Domanda:
3) Si impegna una volta eletto a far aderire il Comune al Coordinamento Regionale ed Nazionale degli EE.LL. per la gestione pubblica del servizio idrico?
4) E’ disponibile ad impegnare il Comune per difendere a livello di Assemblea dell’ATO la gestione pubblica dell’acqua attraverso società totalmente controllate dai comuni o l’affidamento a strutture consortili di Diritto Pubblico condivise con altri comuni che prevedano meccanismi di partecipazione dei cittadini?
5) Si impegna a sostenere, a livello di Regione Siciliana, la presentazione di una proposta di legge di ripubblicizzazione del Servizio Idrico che affidi ai Comuni la scelta del modelli di gestione diretta dei Servizio idrico attraverso Enti di diritto pubblico?
hanno tutti quanti risposto SI
Al sesto quesito:
6) Si impegna a contrastare con atti amministrativi ed iniziative politiche il processo di privatizzazione dell’acqua in atto nella Sua provincia?
Hanno risposto SI eccezion fatta per Mario Turturici che, rispondendo NO ha specificato che si impegna a contrastare il processo di privatizzazione “solamente con iniziative politiche“.
Alfredo Ambrosetti e Stefano Antonio Scaduto hanno infine voluto inviare i seguenti messaggi agli elettori sul “Bene Comune Acqua”:
La gestione dell’acqua non è una gestione industriale, nel senso che non devono esserci sprechi ed inefficenze ma non possono esserci ritorni economici e lucro.
Alfredo Ambrosetti
L’acqua è fra quei beni essenziali che non possono essere privatizzati ma devono essere gestiti da un soggetto pubblico, senza logica di profitto, ad un prezzo accessibile per tutti.
Stefano Antonio Scaduto
www.laltrasciacca.it
Staremo a vedere e vigilare affinchè tutto ciò accada...chiunque venga eletto...
sabato 6 giugno 2009
Confronto tra i Programmi dei candidati a sindaco di Sciacca
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venerdì 5 giugno 2009
I 6 candidati a sindaco di Sciacca: ecco le loro risposte a confronto
Dopo aver intervistato i sei candidati a sindaco di Sciacca su importanti tematiche per il futuro della nostra città e dopo aver pubblicato le registrazioni video, abbiamo confrontato le risposte, cercando di analizzarle. Eccole, divise per argomento:
ACQUA
Tutti e sei i candidati a sindaco si sono mostrati favorevoli ad appoggiare la battaglia intrapresa da tempo dalla nostra associazione, e contestualmente da tutti i cittadini, certi che l’acqua è un bene essenziale e che questo non andava assolutamente privatizzato. Critiche a pioggia sull’amministrazione uscente, ritenuta parte principale in causa nell’affidamento a Girgenti Acque. Tutti concordi tranne, ovviamente, Mario Turturici che sostiene che ciò che era stato, di fatto, imposto dalla legge nazionale Galli. Lo stesso afferma inoltre che la Girgenti Acque, dopo un primo periodo caratterizzato da enormi disservizi, dovuti alle vetustà della rete idrica e alla scarsa collaborazione dell’EAS, oggigiorno offre un servizio notevolmente migliorato. E’ l’unico a pensarlo, forse anche in città.
Tutti i candidati promettono quindi di battersi per un ritorno alla gestione pubblica del bene comune acqua, verificando le condizioni per recedere dal contratto in essere con il gestore privato e cercando di fare il possibile per far cambiare la legge attuale. Ambrosetti si dichiara addirittura disponibile a mettersi a capo di movimenti di protesta, al fianco dei cittadini.
Per il recupero dei 6 milioni di euro, Mario Turturici sostiene di aver già recuperato 2.500.000 di euro della transazione EAS, per i restanti 2.000.000 euro della transazione è stato già nominato un arbitro che cercherà di farli entrare nelle casse comunali. Per i 2.300.000 euro delle annualità 2006-2008 è stato già nominato un avvocato che agirà per il loro recupero. Scettici invece gli altri candidati, che sottolineano la difficoltà a causa del ritardo con cui la vecchia amministrazione ha agito, ma si impegneranno a verificare le condizioni per ottenere il credito.
AMMINISTRATIVE
Critici verso il proliferare di liste civiche alle amministrative si mostrano i candidati Stefano Scaduto, Simone Lucchesi Palli, Mario Turturici e Giuseppe Bono. Questi ultimi due addossano le colpe di tale risultato alla contraddizione legislativa che prevede una soglia di sbarramento alta ed un numero di firme richieste per la presentazione delle liste, relativamente basso. Sia Alfredo Ambrosetti che Giuseppe Bono affermano che la loro lista è formata da candidati che rappresentano tutte le fasce sociali della città e che non hanno necessariamente una buona preparazione politica, ma una forte passione per battersi per il bene della nostra Sciacca. Vito Bono ha preferito inserire nelle sue liste candidati inseriti nel sociale o nella vita politica. Mario Turturici afferma che le sue liste sono tutte tarate per raggiungere la soglia del 5% . Simone Lucchesi Palli, che dice di non presentarsi con una lista civica ma una forza politica, ha inserito solo candidati che già erano all’interno del partito, anche se non saccensi. Infine, Stefano Scaduto affermando che la sua è l’unica vera lista civica, poiché indipendente da tutti i partiti politici, dichiara che il livello di preparazione politica dei suoi candidati è diverso, ma mediamente buono, frutto di un lavoro di gruppo.
TERME
Tutti sono concordi sul fatto che il sindaco possa fare poco, visto che le terme sono un patrimonio regionale. Ambrosetti e Scaduto puntano il dito sull’amministrazione uscente rea di non aver sollecitato abbastanza le autorità regionali e di non aver seguito con attenzione le attività del CDA. Turturici, invece, si difende ritenendo di aver fatto abbastanza per le terme (partecipando allo sciopero dei dipendenti, cercando di accelerare il processo di privatizzazione, stabilizzando i dipendenti tramite il ruolo unico speciale e proponendo una legge di ricapitalizzazione dell’azienda) ed attacca il governo regionale Lombardo per aver eliminato la rappresentanza saccense all’interno del CDA. Scelta giustificata da Vito Bono che ritiene che ciò comporterà una riduzione della spesa.
Sulle attività che intendono intraprendere, in linea di massima tutti i candidati si impegnano per poter portare a buon fine il processo di privatizzazione dell’azienda, facendo in modo che il Comune possa avere diritto di prelazione e controllare l’affidamento. La possibilità da parte del Comune di poter detenere una quota di proprietà della SpA viene vista con favore, nel rispetto delle nuove leggi finanziarie, da Stefano Scaduto e Simone Lucchesi Palli, mentre sarebbe difficile per Alfredo Ambrosetti. In alternativa Simone Lucchesi Palli, Vito Bono e Alfredo Ambrosetti sono favorevoli all’azionariato popolare (acquisto di obbligazioni da parte dei cittadini).
DIFENSORE CIVICO
Tutti i candidati convergono sulla promessa che si attiveranno per nominare tale figura, anche se con modalità diverse. Per far si che tale figura sia neutrale, Simone Lucchesi Palli propone che la scelta sia fatta dalle associazioni. Dello stesso avviso è anche Giuseppe Bono che oltre alle associazioni affiderebbe tale compito alla sola opposizione. Stefano Scaduto, invece, propone una scelta da parte di maggioranza e opposizione ed allo stesso tempo promette l’immediata elezione e il conferimento di poteri più incisivi. Mario Turturici vorrebbe proporre invece una fantasiosa modifica della legge per far si che la carica sia designata direttamente dal popolo contestualmente alle elezioni del sindaco. Soluzione confutata da Alfredo Ambrosetti che, a differenza degli altri candidati, pensa che il difensore civico debba essere espressione politica e nominato per competenza.
DEPURATORE
Tutti i candidati sono favorevoli al recupero del litorale saccense conseguentemente all’attivazione del depuratore, da tanto tempo atteso. Mario Turturici punta sull’accordo preso col Ministero alle Infrastrutture che prevede: un intervento di salvaguardia del litorale dal processo di erosione, la riqualificazione del porto e la creazione di un porticciolo turistico all’altezza della colonia marina. Giuseppe Bono e Vito Bono parlano invece di “Piano Spiagge”, obbligatorio per i comuni, che prevede la creazione di parcheggi, nuovi accessi, docce pubbliche e quant’altro. Giuseppe Bono parla inoltre di stabilimenti balneari comunali affidati a privati, mentre Vito Bono ribadisce la necessità di recuperare la Via Ulisse. Simone Lucchesi Palli e Alfredo Ambrosetti non parlano di “Piano Spiagge” ma, nella sostanza, propongono interventi previsti da tale piano. Stefano Scaduto parla di un recupero generale delle spiagge.
Simone Lucchesi Palli, Giuseppe e Vito Bono sono alquanto scettici che il solo depuratore possa rendere balneabile il litorale che va dallo Stazzone alla Foggia e sono propensi alla creazione di pennelli a mare. Di parere contrario Mario Turturici che afferma che le acque che escono dal depuratore si potranno quasi addirittura bere.
SPORT
Sulla tematica dei finanziamenti alle società sportive, tutti i candidati a sindaco sono consapevoli delle ristrettezze economiche del Comune e quindi dei pochi fondi a disposizione per esse. Stefano Scaduto propone una politica di premialità nei confronti delle associazioni o dei singoli atleti che daranno lustro alla città ed una maggiore promozione dello sport tra i giovani. Simone Lucchesi Palli si mostra disponibile a poter rimborsare le spese per le trasferte, consapevole che tutto sommato sono delle piccole cifre rientrabili nei limiti dei fondi disponibili. Giuseppe Bono ed Alfredo Ambrosetti vorrebbero far approvare il regolamento delle società sportive che fissa i parametri per i sostegni. Vito Bono e Mario Turturici promettono una distribuzione dei finanziamenti equa ed in proporzione ai fondi del Comune.
Per quanto riguarda le strutture, tutti i candidati sono intenzionati a porre le basi per la costruzione di un Palazzetto dello sport e Mario Turturici dichiara di avere già un progetto in tal senso approvato dal CONI e che attende che lo sblocco dei fondi comunitari. Stefano Scaduto, Giuseppe Bono e Alfredo Ambrosetti mirano innanzitutto alla riapertura dello Stadio e ad un intervento di manutenzione delle strutture esistenti. Giuseppe Bono aggiunge che sarebbe opportuno affidare la gestione delle strutture a privati, obbligandoli alla manutenzione.
ROCCO FORTE ED INVESTIMENTI TURISTICI
Per quanto riguarda il Golf Resort Rocco Forte ed i prossimi investimenti turistici in città, Vito Bono, Simone Lucchesi Palli, Giuseppe Bono e Stefano Scaduto ritengono che sia importante sottoscrivere protocolli d’intesa con l’imprenditore, invitandolo a servirsi di forza lavoro e prodotti locali. Lucchesi Palli aggiunge che, subito dopo l’avvio dell’investimento, è possibile formare i giovani saccensi, che sarebbero così pronti a lavorare per una tale struttura, a lavori ultimati. Mario Turturici ed Alfredo Ambrosetti confidano più sulla sensibilità dell’imprenditore, ritenendo che ovviamente gli si deve fornire qualità e allo stesso tempo quantità. L’unica condizione possibile, quindi, affinché l’imprenditore sfrutti prodotti locali, è che i vari produttori si organizzino in consorzi. Mario Turturici, inoltre, garantisce che le spiagge saccensi non verranno privatizzate.
SERVIZI MINIMI AL TURISTA
Tutti i candidati, in linea di massima, concordano sui punti da noi indicati per offrire un ventaglio di servizi essenziali al turista in visita nella nostra città. Stefano Scaduto precisa che è meglio dare priorità al collegamento tra le strutture turistiche e la città e mira all’utilizzo della ceramica locale per l’arredo urbano e all’aggiornamento del personale turistico già presente. Giuseppe Bono, Vito Bono ritengono sia molto importante la creazione di una stazione degli autobus. Per Mario Turturici, l’attuale collocazione risulta ottimale poiché in prossimità del centro storico. Giuseppe Bono sostiene che si potrebbe diversificare l’offerta turistica tramite la realizzazione di un ostello della gioventù, un’area attrezzata per camper e percorsi turistici per diversamente abili. Vito Bono e Mario Turturici dimostrano perplessità su un ipotetica imminenza della chiusura del centro storico, operazione che va fatta dopo la creazione dei parcheggi. Mario Turturici ritiene di aver già soddisfatto diversi punti dell’elenco con la creazione di un front office, cartellonistica e un internet point nel Centro Castellucci.
Simone Lucchesi Palli propone un migliore collegamento con l’aeroporto di Palermo e ritiene che delle iniziative per i turisti, sotto lo stimolo del sindaco, possano essere intraprese anche dai commercianti. Opinione quest’ultima condivisa da Alfredo Ambrosetti, il quale aggiunge che si dovrebbero investire meno fondi per la promozione nelle fiere internazionali e convogliarli nel miglioramento dei servizi minimi.
PRG
Alla seconda domanda, riguardante la necessità o meno di nuove zone di espansione, Alfredo Ambrosetti afferma che le zone di espansione dovevano riguardare l’edilizia popolare e convenzionata. Prerogativa che, a quanto pare, non è stata rispettata. Per Stefano Scaduto la città non ha bisogno di nuove zone di espansione. Per Mario Turturici, Giuseppe e Vito Bono, in base alle esigenze, si potrebbero prevedere nuove zone di espansione anche nella zona ovest della città, purché si sfruttino al meglio i complessi già esistenti nella zona est e ci si opponga alla cementificazione selvaggia. Per Alfredo Ambrosetti si dovrebbe invece mirare maggiormente alla diversificazione del turismo incentivando anche le micro strutture.
Per quanto riguarda la salvaguardia del patrimonio architettonico del centro storico, totalmente favorevoli tutti i candidati. Giuseppe Bono propone la schermatura dei condizionatori, serbatoi, cavi ecc. Simone Lucchesi Palli propone di incentivare le piccole realtà alberghiere del centro storico e l’attuazione di un piano del colore. Stefano Scaduto vorrebbe aumentare le aree di verde pubblico.
Mario Turturici afferma di avere già un progetto esecutivo per la riqualificazione di zone del centro storico che possano invogliare il loro ripopolamento. Vito Bono migliorerebbe i servizi, mentre Giuseppe Bono parla anche di un ipotetico accordo sottoscritto tra Comune e IACP, che permetterebbe la riqualificazione e l’affidamento alle famiglie che ne chiedono diritto.
PARCHI EOLICI
Sulla questione parchi eolici, Vito Bono, Mario Turturici, Giuseppe Bono e Stefano Scaduto sono favorevoli a questo tipo di impianto ma regolamentato, ossia se non va ad intaccare il paesaggio, gli insediamenti turistici ed il patrimonio culturale della nostra città. In alternativa propongono gli impianti fotovoltaici.
Voci fuori dal coro quella di Alfredo Ambrosetti , che pensa che nel vasto territorio saccense ci sia qualche zona da destinare ad un impianto del genere, e di Simone Lucchesi Palli che invece è totalmente contrario a tali impianti, poiché, oltre ad essere di notevole impatto ambientale, aggiungono un danno ai piccoli imprenditori agricoli che volessero aprire un’azienda agrituristica.
giovedì 4 giugno 2009
I 6 candidati a Sindaco di Sciacca: ecco cosa hanno detto sul tema della Ripubblicizzazione dell'Acqua
ACQUA PUBBLICA - LA RISPOSTA DEI CANDIDATI A SINDACO DI SCIACCA 2009 ALLA DOMANDA DE L'ALTRASCIACCA
- Le oltre 5000 firme raccolte dal Comitato civico Sciacca per lAcqua confermano, se ce ne fosse il bisogno, la volontà dei cittadini saccensi di ritornare alla gestione pubblica del bene comune acqua. Servizi idrici, garantiti dallo stesso Comune, secondo criteri di economicità ed efficienza. Noi de lAltraSciacca, che sullargomento abbiamo incentrato buona parte delle nostre battaglie, ci siamo trovati spesso a dover supplire le figure istituzionali del nostro Comune durante gli incontri del Comitato dei sindaci contrari alla privatizzazione delle risorse idriche in provincia di Agrigento. Siccome negli ultimi mesi abbiamo piacevolmente assistito ad alcune importanti prese di posizioni del nostro civico consesso, che speranze abbiamo, a questo punto, dessere affiancati anche fisicamente dal nostro futuro sindaco alle prossime riunioni provinciali?
- Abbiamo spesso trattato dellimportanza del recupero, da parte del Comune di Sciacca, del Credito vantato nei confronti dellEAS. E parliamo di circa 6 milioni di euro. Riusciremo a farceli restituire prima che diventino irrecuperabili? Sapete già in che modo?
lunedì 1 giugno 2009
Ecco come L'AltraSciacca si pone per le prossime amministrative
Si tenuta oggi, lunedì 01 Giugno 2009 alle ore 11 presso i locali di ASS.I.COM in Via delle Azalee, 3 una CONFERENZA STAMPA indetta da L’ALTRASCIACCA con l’intento di illustrare ai presenti:
IL RUOLO STRATEGICO DE L’ALTRASCIACCA ALLE PROSSIME AMMINISTRATIVE
Come ormai tutti ben sanno, L’ALTRASCIACCA, a dispetto di quanti pensavano il contrario, ha fatto una scelta precisa, in occasione delle prossime elezioni 2009. Non partecipando con alcun candidato alle consultazioni amministrative, e non certo per mancanza di coraggio, dimostra, semmai ce ne fosse bisogno, che il vero intento del nostro sodalizio va ben oltre a quella che poteva essere una (o più) presenza precisa all’interno del prossimo Consiglio Comunale.
L’ALTRASCIACCA conferma la linea di principio con cui nel Dicembre 2007 si era schierata dalla parte del popolo e quindi dei cittadini saccensi. Nei prossimi cinque anni proseguirà nel suo ruolo di tutela e promozione sociale degli stessi (il cittadino al primo posto e prima di ogni altra cosa), rappresentandoli presso le istituzioni, collaborando con le altre forze sociali ed interloquendo programmaticamente e costruttivamente con le amministrazioni. E’ la prosecuzione di un percorso che ci ha visti impegnati nei nostri primi diciotto mesi di vita.
Alle prossime amministrative, in ogni caso, abbiamo deciso di svolgere un ruolo che riteniamo ugualmente importante. La nostra sarà, di fatto, una partecipazione attiva con tanto di CAMPAGNA ELETTORALE. Una campagna elettorale diversa da quella che vede impegnati i candidati a sindaco e al prossimo Consiglio Comunale di Sciacca. La nostra è la campagna elettorale del cittadino che, normalmente abituato ad ascoltare le promesse dei singoli candidati, vuole stavolta invece dire la sua, stilare un piano programmatico di azione, scegliere e sottoporre all’attenzione dei candidati quelle che ritengono essere le priorità che la prossima amministrazione dovrà affrontare per il futuro della nostra città. Il ruolo quindi della nostra, e delle altre associazioni di cittadini, sarà quello di interagire con l’amministrazione affinché il percorso, stabilito in quello che rappresenta per noi un vero e proprio PROGRAMMA ELETTORALE, sia perfettamente ottemperato, in ogni suo punto, dal prossimo sindaco e dal prossimo civico consesso cittadino.
Quelli che noi abbiamo definito “I NOSTRI IMPEGNI PER I PROSSIMI CINQUE ANNI” sono quindi:
- IL NOSTRO PROGRAMMA ELETTORALE , il programma elettorale del cittadino che abbiamo sottoposto all’attenzione dei candidati a sindaco, giusto in questi giorni.
Tra i punti del nostro programma, il più importante è rappresentato dal nostro
- PIANO STRATEGICO INTEGRATO PER LO SVILUPPO TURISTICO DELLA CITTÀ DI SCIACCA
Ma le nostre iniziative, in occasione delle consultazioni amministrative 2009, non terminano qui.
Abbiamo incontrato, in questi giorni, i sei candidati a sindaco del Comune di Sciacca per intervistarli e fargli sottoscrivere, di fronte ad una telecamera, impegni precisi rispetto ad alcune argomentazioni che ci stanno particolarmente a cuore. Abbiamo dunque elaborato:
- DIECI DOMANDE sui temi principali della nostra città
- VENTI DOMANDE A RISPOSTA SECCA (o forse è meglio dire: BREVE, visto che difficilmente le risposte dei candidati sono state un SI o un NO)
Le risposte a questa nostra intervista di 30 domande (29 uguali per tutti e una personalizzata) sono state assemblate seguendo il criterio: UNA DOMANDA + 6 RISPOSTE e saranno pubblicate, entro la giornata di oggi, sul nostro sito: www.laltrasciacca.it
Con l’occasione, i candidati a sindaco hanno compilato e firmato un
- QUESTIONARIO
redatto dal Forum Siciliano dei Movimenti per l’acqua col quale, rispondendo affermativamente, hanno assunto l’impegno di adoperarsi nei prossimi cinque anni per riportare l’acqua pubblica a Sciacca e in provincia.
Il nostro lavoro trova completamento infine con il:
- CONFRONTO TRA I PROGRAMMI DEI VARI CANDIDATIUn ulteriore compendio che intendiamo fornire all’elettore per facilitargli l’arduo compito della scelta dei candidato giusto che possa rappresentare Sciacca nei prossimi lunghi, importantissimi (siamo nel POR 2007-2013), cinque anni di amministrazione cittadina.
www.laltrasciacca.it
Un impegno che continua...
domenica 31 maggio 2009
25 Opere in 25 Giorni? E' possibile solo in campagna elettorale
Manca poco più di una settimana alle consultazioni elettorali del 6 e 7 Giugno ma sembra proprio che l’amministrazione uscente voglia utilizzare tutto il tempo che resta per cercare di recuperare quanto tralasciato durante il proprio mandato, durato la bellezza di cinque lunghi anni.
Parafrasando il titolo di un vecchio film in cui tanti grassoni, dopo aver mangiato di tutto e di più, miravano a perdere “7 CHILI IN 7 GIORNI“, sembra quasi che le grandi opere abbiano fatto trascurare quelle essenziali, ma che si possano ancora realizzare “25 OPERE IN 25 GIORNI“, quelli della campagna elettorale. Negli ultimi 25 giorni, infatti, si cerca di inaugurare l’inaugurabile, si cerca di tamponare ogni problematica (anche quella più annosa) e si manifesta tutta l’efficenza che la gente si sarebbe aspettata anche nei restanti 1800 giorni di amministrazione.
La cosa non può che lasciarci un po’ di amaro in bocca. E’ la dimostrazione palese che bastava poco per avere un’amministrazione solerte 365 giorni l’anno e occorreva essenzialmente disattendere meno le sollecitazioni di associazioni e cittadini.
Dopo l’inaugurazione del Museo “chiuso” e della strada “Poio Tabasi” , la ri-riapertura della “tragica strada” del Cansalamone “ridotta ad un puzzle”, l’adozione di un numero di telefono contro il randagismo e quant’altro, arriva la tanto agognata manutenzione straordinaria delle strade.
Adesso, nei restanti ultimi nove giorni si potrebbe benissimo:
- inaugurare il SAMONA’ o il depuratore
- riqualificare parchi robinson e villette
- far pervenire il PRG in consiglio comunale
- riqualificare la marina e costruire un porticciolo turistico
- pulire le spiagge e programmare l’estate saccense
- rendere la nostra città vivibile e turistica…
e poi chi più ne ha più ne metta… il tempo, di certo, non manca… specialmente a Sciacca!
sabato 30 maggio 2009
10 Domande 10 ai candidati a sindaco di Sciacca
- Giuseppe Bono
- Mario Turturici
- Vito Bono
- Alfredo Ambrosetti
- Stefano Antonio Scaduto
- Simone Lucchesi Palli
Ecco le DIECI DOMANDE poste dall'Associazione L'AltraSciacca ai 6 candidati (in seguito verranno pubblicati i video con le risposte dei candidati):
ACQUA
- Le oltre 5000 firme raccolte dal Comitato civico “Sciacca per l’Acqua” confermano, se ce ne fosse il bisogno, la volontà dei cittadini saccensi di ritornare alla gestione pubblica del “bene comune” acqua. Servizi idrici, garantiti dallo stesso Comune, secondo criteri di economicità ed efficienza. Noi de l’AltraSciacca, che sull’argomento abbiamo incentrato buona parte delle nostre battaglie, ci siamo trovati spesso a dover supplire le figure istituzionali del nostro Comune durante gli incontri del Comitato dei sindaci contrari alla privatizzazione delle risorse idriche in provincia di Agrigento. Siccome negli ultimi mesi abbiamo piacevolmente assistito ad alcune importanti prese di posizioni del nostro civico consesso, che speranze abbiamo, a questo punto, d’essere affiancati anche “fisicamente” dal nostro futuro sindaco alle prossime riunioni provinciali?
- Abbiamo spesso trattato dell’importanza del recupero, da parte del Comune di Sciacca, del Credito vantato nei confronti dell’EAS. E parliamo di circa 6 milioni di euro. Riusciremo a farceli restituire prima che diventino irrecuperabili? Sapete già in che modo?
AMMINISTRATIVE
- Secondo voi, durante queste elezioni amministrative, gli schieramenti principali hanno di fatto operato la moltiplicazione delle liste per concorrere al raggiungimento di un consigliere in più, togliendo spazi di partecipazione democratica alle liste minori, che rappresentano le vere liste civiche? E tutte queste liste civiche, sostenute o no dai principali partiti, sono destinate a scomparire dopo l’8 Giugno? Quali criteri ha usato la sua lista per scegliere i candidati? Che preparazione a livello politico ha ogni suo candidato?
TERME
- In che modo lei e la sua amministrazione, se dovesse essere eletto, interverrà nel processo di privatizzazione del patrimonio termale presso il governo regionale? Quali garanzie intenderà chiedere affinché il Comune di Sciacca possa detenere parte della proprietà dell’azienda termale e questa possa essere infine rilanciata? L’attuale sistema di gestione può evitare un suo fallimento predestinato?
DIFENSORE CIVICO
- Il difensore civico è, a nostro avviso, una figura importante nella mediazione dei rapporti tra amministrazione e cittadino. Le associazioni, negli ultimi tempi, hanno cercato di supplire alla mancanza di tale organismo, che dovrebbe essere essenzialmente super-partes, anche se designato dal partito di maggioranza. Lei come si comporterà a tal riguardo, visto che il nuovo statuto comunale prevede tale figura?
DEPURATORE
- La realizzazione della rete fognante e del depuratore renderanno nuovamente balneabili le acque del Lido, dello Stazzone e della Tonnara. Eppure nessuno dei candidati a sindaco sembra essersi posto il problema di come renderle fruibili, dimenticando che si tratta delle tradizionali spiagge saccensi nonché le uniche raggiungibili anche a piedi, in particolar modo dai turisti che risiedono in centro. Non ritenete che il recupero di tali spiagge dovrebbe essere una priorità? Se sì, perché non se ne parla?
SPORT
- È notizia recente che un ottimo spaccato di sport saccense, quale il tennis, potrebbe rinunciare alla promozione in serie A1 per mancanza di finanziamenti. Che sensibilità mostrerà la sua amministrazione verso le realtà sportive saccensi, quali tennis, calcio, scherma, arti marziali e quant’altro, che ci fregiano di tanti successi anche nazionali, ma che vengono bistrattate dalle istituzioni? Aumenteranno i finanziamenti e gli aiuti verso le associazioni sportive, che oltretutto si occupano dei nostri giovani? E sarà costruito finalmente, ad uso degli stessi giovani, un palazzetto dello Sport?
ROCCO FORTE ED INVESTIMENTI TURISTICI
- La partita Rocco Forte si può dire, ormai, conclusa e , prima o poi, avremo conferma negativa o positiva sull’efficacia dell’intervento. Tenendo conto dell’eredità di polemiche e problematiche che il progetto al Verdura ha lasciato, quali “conditio sine qua non” la vostra amministrazione porrà ai futuri investitori nell’area saccense? Quali garanzie otterrà, la comunità di Sciacca, per far si che le future strutture siano effettivamente integrate e connesse al tessuto economico della nostra cittadina?
SERVIZI MINIMI AL TURISTA
- Quali sono le vostre idee per garantire i servizi essenziali al turista che viene in visita a Sciacca?
Le diamo qualche suggerimento:
Potenziamento ufficio turistico e assunzione personale multilingua
eventuale aggiunta di un punto di accoglienza presso la stazione bus
segnaletica stradale con indicazione ufficio informazioni turistiche
cartellonistica stradale per monumenti e chiese
internet point free consultabile all’interno a disposizione dei turisti
depliant, guide e mappe con istruzioni in più lingue
chiusura al traffico del centro storico
ulteriori servizi igienici e fontanelle pubbliche
PRG
- Una delle prime azioni che il nuovo consiglio comunale si troverà ad affrontare sarà l’adozione del nuovo Piano Regolatore Generale che ne pensate in merito? ed in particolare secondo lei:
- Sciacca ha bisogno di nuove zone di Espansione?
- Le zone identificate come Turistiche (Zone I del vecchio PRG) vanno ampliate, estendendole ad esempio alla zona costiera ad Ovest della città, o devono rimanere invariate?
- Come intende la sua Amministrazione salvaguardare il patrimonio architettonico del centro storico di Sciacca (demolizioni e ricostruzioni selvagge, serbatoi blu sui tetti delle case, case cadenti, etc)?
- Il Nuovo PRG come può incentivare il ripopolamento delle zone abbandonate del centro storico ( Rabatto, San Michele, San Cataldo, Marina, etc) ?
PARCHI EOLICI
- Cosa pensa dei parchi eolici nel territorio di Sciacca e nei territori limitrofi? E’ favorevole o contrario al parco eolico “Cassero” e a quello che sorgerà in contrada Nadorello? Quali interventi concreti intende attuare per mettere un freno alla svendita del paesaggio agevolando però impianti d’energia pulita che possano servire a coprire le spese del servizio pubblico?