Ieri (ndr), 7 Novembre 2008, si è svolta una conferenza di servizi presso l’Istituto Sant’Anna a proposito della questione sollevata dalla sentenza della Corte Costituzionale n.335/2008 in merito ai canoni di depurazione che non andavano e non vanno pagati e delle bollette di conguaglio con scadenza 11 Novembre che, invece, li includono ancora nella fatturazione. A questa conferenza, notiamo con rammarico, non siamo stati invitati, mentre erano presenti altri organi, oltre alle istituzioni, e sinceramente pensiamo che potevamo sicuramente dire la nostra, visto che siamo stati i primi a sollevare la questione, i primi in Italia a produrre su Internet il modulo di richiesta di rimborso (elaborato in collaborazione con il “Centro Studi De Gasperi” di Sciacca).
Ecco la trascrizione delle parole espresse dal nostro sindaco, il Dott. Mario Turturici sull’argomento Rimborsi dei canoni di depurazioni indebitamente versati dai cittadini negli ultimi dieci anni:
“Abbiamo, dobbiamo dire, anticipando anche molti altri Comuni, richiesto un parere all’ANCI, che è l’Associazione Nazionale Comuni d’Italia, che è pervenuto qualche giorno addietro, e in questo parere sostanzialmente l’ANCI dice che, per principio, allorquando una norma viene dichiarata incostituzionale non si ha effetto retroattivo. Quindi, in base a questo parere dell’ANCI, il cittadino non potrebbe ottenere il rimborso per le annualità pregresse ma invece potrebbe ottenere il rimborso a far data dalla data in cui la sentenza è stata pubblicata ovvero il 10 di Ottobre del 2008. Quindi, noi che cosa faremo? Intanto aspetteremo, oltre che aver ottenuto questo parere, aspetteremo anche un provvedimento da parte del Ministero, una circolare per capire meglio questa fattispecie. Faremo d’ufficio quello che oggi molti cittadini stanno, diciamo, richiedendo, cioè, se effettivamente è dovuto un rimborso per i canoni di depurazione o per la quota parte il periodo che va dal 10 Ottobre in poi, data di pubblicazione della sentenza o anche, nel caso il Ministero dovesse avere un orientamento diverso rispetto all’ANCI, evidentemente, d’ufficio il Comune di Sciacca, senza che il cittadino sia obbligato, oberato, alla presentazione delle istanze, procederemo ovviamente a fare i rimborsi.“
Così si è espresso, invece, il nostro primo cittadino a proposito delle bollette di conguaglio 2007, attualmente in riscossione, che contengono ancora i canoni di depurazione:
Così si è espresso, invece, il nostro primo cittadino a proposito delle bollette di conguaglio 2007, attualmente in riscossione, che contengono ancora i canoni di depurazione:
“Noi abbiamo chiesto lo sgravio di tutti questi importi relativi al pagamento di canoni di depurazione non dovuti e l’EAS di fatto ci ha risposto che, rispetto a questi importi, posto che la sentenza della Corte Costituzionale è una sentenza recentissima, loro non possono tecnicamente fare lo sgravio, lo faranno poi con la loro successiva bollettazione. Però noi chiederemo di più, posto che la sentenza della Corte Costituzionale è una sentenza recente e quindi stiamo tutti approfondendo questo aspetto chiederemo che i ruoli, che sono stati già di fatto resi esecutivi, vengano prorogati, cioè il cittadino abbia la possibilità di pagare effettivamente la somma che gli compete pagare e quindi queste cartelle che sono emesse di recente possano essere praticamente prorogate nella scadenza, posto che c’è, obiettivamente, una difficoltà della interpretazione di questa norma e del fatto che ci sono molti cittadini che sarebbero costretti a pagare magari importi non dovuti per poi essere successivamente conguagliati. Quindi, noi oltre allo sgravio, che mi dicono che tecnicamente oggi non è possibile in considerazione del fatto che la sentenza è recentissima, chiederemo anche la proroga della scadenza in modo tale che il cittadino possa avere anche più tempo per potere pagare,soprattutto per pagare l'importo che effettivamente deve all'EAS".
Attendevamo comunque ansiosamente questa conferenza di servizi e le direttive che da essa ne dovevano scaturire circa i rimborsi ed il pagamento delle bollette di conguaglio dei relativi canoni di depurazione. Purtroppo le nostre attese sono state deluse. Talmente deluse che ci chiediamo:
IL NOSTRO PRIMO CITTADINO DA CHE PARTE STA?
Questa considerazione deriva dal fatto che ci chiede:
IL NOSTRO PRIMO CITTADINO DA CHE PARTE STA?
Questa considerazione deriva dal fatto che ci chiede:
1) di pagare le bollette in corso per poi chiederne il rimborso che non si sa come e quando avverrà;
2) che non abbiamo diritto al rimborso per i canoni di depurazioni pregressi alla data del 10 Ottobre ed indebitamente versati (lui non c’entra, è l’ANCI a dirlo).
Noi de L’AltraSciacca possiamo tranquillamente affermare che il primo punto è privo di logica ed il secondo anche di fondamento.
Infatti, in merito a quanto riportato dal Sindaco Mario Turturici come autorevole parere dell’ANCI, circa la asserita assenza di retroattività della sentenza n.335 del 2008 della Corte Costituzionale, chiediamo, intanto, che sia diffusa integralmente la nota dell’ANCI in modo da poterla visionare e far commentare dai nostri legali. Tale nota, a primo impatto, sembrerebbe priva di qualunque fondamento giuridico. Infatti, le pronunce della Corte Costituzionale producono sempre effetti ex tunc (cioè retroattivi) tranne in alcuni casi in cui divengono ex nunc (non reatroattivi), però in questi ultimi deve comunque esserci un pronunciamento preciso da parte della Suprema Corte e certamente non è il caso della sentenza che ha per oggetto i canoni di depurazione. Non siamo noi ad affermare questo principio di diritto, ma la dottrina e la giurisprudenza di un semplice manuale di diritto costituzionale.
Tornando sulle parole pronunciate ieri dal nostro sindaco e precisamente sulle “prossime fatturazioni EAS in cui provvederanno a non inserire nuovamente i canoni di depurazione”, ci siamo chiesti: “Ma all’EAS non era subentrata Girgenti Acque dal Maggio del 2008? Fin quando l’EAS continuerà a fatturare? Dovremo quindi aspettarci altre bollette oltre quelle di conguaglio 2007? Secondo la logica, NO!”
Sulle motivazioni della proroga della scadenza chiesta all’EAS solleviamo qualche altro dubbio. A cosa serve? Soprattutto, poiché dalle parole del nostro sindaco non c’è un “chiaro invito” a pagare quanto effettivamente dovuto provvedendo “arbitrariamente” anche se effettivamente potremmo interpretarlo in questo modo. Se prima della conferenza i cittadini nutrivano qualche dubbio in proposito, adesso saranno sicuramente molto più confusi.
Per evitare, quindi, di incorrere in errori, suggeriamo noi una linea comune da seguire:1) E’ necessario che tutti i cittadini continuino a presentare le richieste di rimborso poiché, a differenza di quanto il nostro sindaco non fa nei confronti dell’EAS in merito al cospicuo credito vantato, noi non possiamo basarci su parole senza produrre atti concreti che tutelino comunque i nostri interessi. Non possiamo stare nella speranza che “un giorno, qualcuno, forse, ci rimborserà” senza prima aver aperto una sorta di contenzioso ed eventualmente aver dato seguito allo stesso. E’ necessario, quindi, produrre un “atto certo” che metta il cosiddetto “ferro dietro la porta”. Ci auguriamo che, prima o poi, l’ufficio legale del Comune faccia la stessa cosa con l’EAS per le somme relative al completamento della transazione (4 milioni di euro) e per quelle, non ancora conteggiate, dal 2003 al 2008 di modo che, quando l’EAS sarà liquidata e spartiranno le “briciole”, il Comune possa riscuotere la sua misera parte in base a qualche istanza presentata che possa certificarne la legittimità.2) Per quanto riguarda le bollette in sospeso, forti di questa proroga della scadenza dei pagamenti, invitiamo i cittadini a pagare, utilizzando un classico bollettino di conto corrente, solo le somme dovute, defalcando quindi i canoni di depurazione (importante, comprensivi di IVA del 10%). Abbiamo stimato, per queste bollette di conguaglio, un risparmio netto per la cittadinanza saccense di circa un milione di euro, scusate se è poco, in questo periodo di recessione. Anche su questo punto avremmo preferito che il Comune avesse istituito un conto corrente in cui far riversare queste somme direttamente nelle proprie casse così da recuperare una piccola parte del debito che vantiamo nei confronti dell’EAS. Avremmo preferito non girare altri importi ad un ente in liquidazione che ha già affermato di non poter saldare il debito nei nostri confronti e verso il quale il Comune continua a non intervenire con atti legali concreti. Consigliamo a tal proposito al Sindaco di informarsi su come procede la manovra economica all’ARS per capire se quanto dichiarato dal dott. Massinelli abbia un minimo di fondamento reale.
Noi de L’AltraSciacca possiamo tranquillamente affermare che il primo punto è privo di logica ed il secondo anche di fondamento.
Infatti, in merito a quanto riportato dal Sindaco Mario Turturici come autorevole parere dell’ANCI, circa la asserita assenza di retroattività della sentenza n.335 del 2008 della Corte Costituzionale, chiediamo, intanto, che sia diffusa integralmente la nota dell’ANCI in modo da poterla visionare e far commentare dai nostri legali. Tale nota, a primo impatto, sembrerebbe priva di qualunque fondamento giuridico. Infatti, le pronunce della Corte Costituzionale producono sempre effetti ex tunc (cioè retroattivi) tranne in alcuni casi in cui divengono ex nunc (non reatroattivi), però in questi ultimi deve comunque esserci un pronunciamento preciso da parte della Suprema Corte e certamente non è il caso della sentenza che ha per oggetto i canoni di depurazione. Non siamo noi ad affermare questo principio di diritto, ma la dottrina e la giurisprudenza di un semplice manuale di diritto costituzionale.
Tornando sulle parole pronunciate ieri dal nostro sindaco e precisamente sulle “prossime fatturazioni EAS in cui provvederanno a non inserire nuovamente i canoni di depurazione”, ci siamo chiesti: “Ma all’EAS non era subentrata Girgenti Acque dal Maggio del 2008? Fin quando l’EAS continuerà a fatturare? Dovremo quindi aspettarci altre bollette oltre quelle di conguaglio 2007? Secondo la logica, NO!”
Sulle motivazioni della proroga della scadenza chiesta all’EAS solleviamo qualche altro dubbio. A cosa serve? Soprattutto, poiché dalle parole del nostro sindaco non c’è un “chiaro invito” a pagare quanto effettivamente dovuto provvedendo “arbitrariamente” anche se effettivamente potremmo interpretarlo in questo modo. Se prima della conferenza i cittadini nutrivano qualche dubbio in proposito, adesso saranno sicuramente molto più confusi.
Per evitare, quindi, di incorrere in errori, suggeriamo noi una linea comune da seguire:1) E’ necessario che tutti i cittadini continuino a presentare le richieste di rimborso poiché, a differenza di quanto il nostro sindaco non fa nei confronti dell’EAS in merito al cospicuo credito vantato, noi non possiamo basarci su parole senza produrre atti concreti che tutelino comunque i nostri interessi. Non possiamo stare nella speranza che “un giorno, qualcuno, forse, ci rimborserà” senza prima aver aperto una sorta di contenzioso ed eventualmente aver dato seguito allo stesso. E’ necessario, quindi, produrre un “atto certo” che metta il cosiddetto “ferro dietro la porta”. Ci auguriamo che, prima o poi, l’ufficio legale del Comune faccia la stessa cosa con l’EAS per le somme relative al completamento della transazione (4 milioni di euro) e per quelle, non ancora conteggiate, dal 2003 al 2008 di modo che, quando l’EAS sarà liquidata e spartiranno le “briciole”, il Comune possa riscuotere la sua misera parte in base a qualche istanza presentata che possa certificarne la legittimità.2) Per quanto riguarda le bollette in sospeso, forti di questa proroga della scadenza dei pagamenti, invitiamo i cittadini a pagare, utilizzando un classico bollettino di conto corrente, solo le somme dovute, defalcando quindi i canoni di depurazione (importante, comprensivi di IVA del 10%). Abbiamo stimato, per queste bollette di conguaglio, un risparmio netto per la cittadinanza saccense di circa un milione di euro, scusate se è poco, in questo periodo di recessione. Anche su questo punto avremmo preferito che il Comune avesse istituito un conto corrente in cui far riversare queste somme direttamente nelle proprie casse così da recuperare una piccola parte del debito che vantiamo nei confronti dell’EAS. Avremmo preferito non girare altri importi ad un ente in liquidazione che ha già affermato di non poter saldare il debito nei nostri confronti e verso il quale il Comune continua a non intervenire con atti legali concreti. Consigliamo a tal proposito al Sindaco di informarsi su come procede la manovra economica all’ARS per capire se quanto dichiarato dal dott. Massinelli abbia un minimo di fondamento reale.
(www.laltrasciacca.it)
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