Obama parla al mondo attraverso YouTube. Mediaset chiede danni per 500 milioni di euro a YouTube.Obama predica l'avvento delle reti sociali e della democrazia diretta. L'Italia rilancia il digitale terrestre e la legge ammazzablogger (Levi-Veltroni).Negli Stati Uniti la banda larga è ovunque, da noi è in Parlamento e 3.000 comuni sono senza ADSL.La politica italiana vive di televisione, senza contraddittorio. La televisione si è fatta addirittura politica. Telepolitica. La televisione distrugge la coscienza delle persone. La Rete aiuta a formarla.Lo psiconano sfoglia la margherita: "Mi ama o mi Obama? Mi ama o mi Obama?" Secondo me lo Obama.Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?), noi neppure.
I condannati in Parlamento hanno raggiunto la maggiore età. Hanno compiuto infatti il 18esimo pregiudicato. Il risultato è stato reso possibile grazie alle prestazioni di Giulio Camber, senatore del PDL, condannato a otto mesi di carcere con conferma in Cassazione lo scorso settembre per millantato credito. Un reato che ci mancava nella raccolta delle figurine.Finora in Parlamento erano presenti soltanto condannati per:- falso- corruzione di pubblico ufficiale- abuso d’ufficio- lesioni personali- resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale- favoreggiamento- false fatturazioni- frode fiscale- falsa testimonianza- ricettazione fallimentare- banda armata- favoreggiamento- tentata concussione- incendio aggravato- finanziamento illecito- corruzione- concorso in bancarottaBelin, questi fanno paura persino ai Casalesi. Per stargli dietro mi sto studiando il codice penale.Le firme raccolte per Parlamento Pulito sono state giudicate valide. La Commissione Affari Costituzionali del Senato sta esaminando l’iniziativa di legge popolare. Tre proposte: nessun condannato in Parlamento, solo due legislature per parlamentare, votazione diretta del candidato.La Commissione è presieduta da Vizzini (PDL) e composta da Benedetti Valentini (PDL), Incostante (PD), Adamo (PD), Bodega (LNP), Bastico (PD), Battaglia (PDL), Belisario (IDV), Bianco (PD), Boscetto (PDL), Ceccanti (PD), Cossiga (UDC-SVP-Aut), De Sena (PD), Fazzone (PDL), Lauro (PDL), Malan (PDL), Marino (PD), Mauro (LNP), Nespoli (PDL), Pardi (IDV), Pastore (PDL), Pistorio (Misto), Procacci (PD), Saltamartini (PDL), Sanna (PD), Saro (PDL), Sarro (PDL), Vitali (PD).Chiedo ai componenti della Commissione se vogliono esprimere pubblicamente la loro opinione personale con una lettera o un’intervista al blog sulla proposta di legge in esame. Nessuno di loro è tra i condannati in via definitiva ed è un buon punto di partenza.Loro non molleranno mai (ma gli conviene?), noi neppure. (da beppegrillo.it)
Il lodo Alfano non è un lodo ma una leggeapprovata dal governo Berlusconi che rendeimpunibili e impuniti 4 cittadini italiani di frontealla legge, fra cui Silvio Berlusconi, unicoimputato a beneficiarne.L'Italia dei valori indice una raccolta firme conoltre 5000 banchetti nelle piazze italiane per unreferendum abrogativo di quella legge.L'8 gennaio prossimo è previsto il deposito dellefirme in Cassazione.Firma per il tuo futuro.
(da antoniodipietro.it)
Alla famiglia tengono anche loro, chi osava dubitarne? Insomma, poteva il virus di parentopoli risparmiare i deputati regionali? Non poteva. E infatti mogli e figli di parlamentari hanno preso d' assalto i piani alti di Palazzo dei Normanni. Sono entrati nelle stanze del consiglio di presidenza. E anche chi in questi giorni ha issato il vessillo del moralizzatore deve fare i conti con questa "febbre": Paolo Ruggirello, il deputato questore dell' Mpa che ha denunciato pubblicamente tentativi di truffa nella registrazione delle presenze in aula, ha assunto nella sua segreteria non uno ma due stretti congiunti. Ovvero la moglie Maria Concetta Triscari e la figlia Lucia. Per loro un posto da esterni in uno staff che può contare fino a sette addetti non dipendenti dell' amministrazione dell' Ars. Le indennità non sono da capogiro: per pagare tutti i suoi collaboratori, un deputato questore ha a disposizione 14 mila euro lordi ogni mese. Ma Ruggirello ama, evidentemente, essere circondato da persone di fiducia. Di casa. Anche due deputati segretari hanno voluto al loro fianco i parenti. Giuseppe Gennuso, altro esponente dell' Mpa, deputato siracusano che nella scorsa legislatura si incatenò all' interno del Palazzo per sollecitare il completamento del tratto autostradale Cassibile-Rosolini, ha ingaggiato come collaboratore, a spese dell' Ars, il figlio Salvatore. Ed Edoardo Leanza, parlamentare ennese del Pdl, lo ha imitato: assunto il figlio Biagio. Circostanze che spostano lo scenario di parentopoli dagli uffici di gabinetto della Regione (dove tutto ha avuto inizio con le dimissioni della figlia dell' assessore alla Presidenza Giovanni Ilarda) a quelli del Parlamento più antico d' Europa. Un' Assemblea che proprio nei giorni scorsi era stata scossa dall' inusitato invito alla trasparenza lanciato da Ruggirello. Mai, almeno in tempi recenti, si era ascoltato un deputato questore lanciare un' accusa così pesante: Ruggirello aveva denunciato il tentativo di due parlamentari dell' Udc di inserire nel sistema informatico, a seduta d' aula già chiusa, la loro presenza. Un' operazione che i due deputati avrebbero voluto compiere, per intascare il gettone di presenza di 129 euro, attraverso un tecnico della ditta che gestisce i computer a Sala d' Ercole. In seguito alla denuncia, Ruggirello era stato convocato a Palazzo di giustizia dal sostituto Sergio De Montis e la Procura aveva aperto un fascicolo sulla vicenda. Poi il presidente dell' Ars Francesco Cascio è andato personalmente a trovare il procuratore capo Francesco Messineo per consegnargli i documenti relativi alle presenze d' aula. E il consiglio di presidenza, mercoledì scorso, aveva approvato una relazione dei responsabili della società che gestisce il sistema informatico: attesterebbe che il computer non può più accendersi a seduta conclusa. Ma nessuno è in grado di provare che il tentativo di modificare il file delle presenze si sia consumato. E su questa strada potrebbero proseguire le indagini giudiziarie.
Da "La Repubblica"
giovedì 20 novembre 2008
La "Famiglia": tra Rete, Lodi Anticostituzionali e Parlamento di Condannati
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Informazione,
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3 commenti:
Siamo proprio combinati male...
:*(
Bisogna continuare a scrivere post di questo genere, a "far rete"...
Non ci arrenderemo!
Al solito...Due pesi e due misure, che schifo!
E "gli italiani" passano il loro tempo a vedere in tv immondizia...
Un salutino Calogero!
@ Pino: già, non c'è limite al peggio ma dobbiamo continuare a credere che un miglioramento sia possibile.. lo dobbiamo a noi stessi..
@ Silvia: far rete è l'unico mezzo per essere compatti con ideali condivisi e condivisibili.. a saper distinguere i messaggi subliminali delle tv "private"..
ricambio il saluto.
a presto.
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