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mercoledì 5 novembre 2008

I saccensi nella... Rete


Ogni giorno che passa la tecnologia prende sempre più possesso delle nostre vite e si insinua tanto nel mondo lavorativo quanto nel tempo libero di tutti gli utenti. Gli italiani sono un popolo di internauti, i dati parlano chiaro: 8 milioni gli utenti attivi su internet, 4 milioni possiedono un blog, 5 milioni sono iscritti in un qualsiasi social network.
Pur trattandosi di fenomeni globali, analisi più dettagliate possono evidenziare precise differenze e caratteristiche specifiche man mano che ci spostiamo di paese in paese o studiamo ogni singolo sito di chat.
Anche a Sciacca è in atto una vera e propria internet mania data dal fatto che non solo negli ultimi mesi sono stati aperti numerosi internet point ma anche che migliaia di saccensi risultano iscritti nei vari portali in questione. A tessere la rete virtuale dei contatti sono utenti di tutte le età che preferiscono trascorrere molte ore davanti al proprio computer alla ricerca di nuove e vecchie conoscenze o semplicemente per provare a rimanere in contatto con amici e parenti che abitano lontano sfruttando il fatto che internet elimina qualsivoglia distanza e barriera culturale.
MySpace, Orkut, Friendster, Bebo, Asmallworld sono solo alcuni delle chat che permettono di interagire velocemente con gente di ogni età ma sul nostro territorio i social network maggiormente frequentati sono Badoo e Facebook. Entrambi i siti sono molto conosciuti tra i teenager ma con alcune importanti differenze. Badoo vede iscritti soprattutto utenti di genere maschile e con un’età media di diciotto anni mentre con Facebook l’età media si allunga fino ai venticinque anni ed anche le donne sono molto inserite in questo portale internazionale. Inoltre i saccensi iscritti su Badoo si attribuiscono un’età maggiore di quella reale e percepiscono meno il problema della privacy, anzi cercano di essere il più visibile possibile per cercare sempre nuovi contatti con esponenti dell’altro sesso ed al tempo stesso l’occasione di poter conoscere gente nuova, esterna alla cerchia abituale delle amicizie.
Facebook ha comunque velocemente soppiantato in Italia e quindi anche a Sciacca tutti gli altri social network. Ha segnato un 961% di iscrizioni in più soltanto nell’ultimo anno ed ha una dimensione molto più internazionale. Facebook è divenuto un fenomeno di massa ed anche i personaggi famosi lo hanno capito. Non è difficile per un iscritto imbattersi in Ligabue, Paris Hilton, Roberto Saviano, Naomi Campbell, Quentin Tarantino, giusto per fare qualche nome o ritrovare persone iscritte con le quali si ci era perse di vista, vecchi amori, compagni di scuola, compagni di giochi. Oltre ad analizzare i dati che sicuramente testimoniano l’espansione di tutti questi social network, è interessante chiedersi cosa spinge un giovane saccense ad iscriversi in tali siti, quali sono le motivazioni, gli stimoli, cosa cerca insomma nella rete.
Spesso il mondo virtuale, ad ogni età ed in ogni parte d’Italia, è concepito come un antidoto efficace al senso di vuoto e solitudine a cui troppe volte il mondo reale ci costringe. In particolare su Facebook il mondo è alla portata di un clic. Ci vuole un istante per veder aggiungersi sul nostro profilo centinaia di “amici”, ossia altri utenti che vogliono condividere con noi idee e progetti o semplicemente chattare un po’.
L’identikit di un saccense che ha contratto la facebookmania è: nostalgico, di età media, latin lover virtuale o dal cuore infranto alla ricerca di nuove consolazioni.
Importanti e complessi studi sociologici e psicologici sono stati compiuti negli ultimi anni per analizzare questi fenomeni collegati alla rete internet. Più sommariamente possiamo affermare che, tra chi cerca di passare allegramente e senza pensieri qualche ora del proprio tempo libero sui social network e chi ne approfitta per ampliare concretamente le proprie conoscenze, ci sono anche tanti altri giovani utenti che si illudono di avere numerosi amici virtuali senza saper distinguere più un rapporto vero da un rapporto invisibile. Il fatto di avere migliaia di amici virtuali ci riempie spesso di orgoglio e ci fa sentire importanti tralasciando di capire che non si tratta di rapporti veri ma costruiti su un immagine che non esiste, su una vita che non esiste. Chi tra di noi non ha mai modificato la propria foto per apparire più bello di quanto possa essere in realtà? Chi tra di noi non ha mai scritto o detto di avere stipendi o lavori da favola per non far trasparire invece l’impossibilità di poter avere un riscatto sociale concreto? Molte volte tutto ciò si compie senza pensare alle conseguenze, senza capire che tante sono le tracce che restano memorizzate su internet di noi e delle nostre alterazioni della verità e si sa che prima o poi tutti i nodi vengono al pettine.
Insoddisfazione, solitudine, narcisismo, apparenza, illusione, su questi fattori si reggono i social network e attraverso questi fattori si espandono sempre di più.
La possibilità di conoscere una persona nuova nella vita di tutti i giorni è vissuta come una sfida insormontabile, c’è sfiducia sia nel rapportarsi con l’altro sia nelle possibilità che questo approccio abbia successo mentre nella vita virtuale tutti sono alla portata di tutti, anche i vip.
Su facebook è facile creare un gruppo di amici che condividono uno stesso ideale più o meno importante, così possiamo trovare da “Proteggiamo Roberto Saviano” a “Doniamo un neurone a Flavia Vento”, da “Facebook non è la mia droga e posso smettere quando voglio” a quei gruppi che ironizzano sul facile uso che si fa del termine “amico” su questi portali come: “Perché mi aggiungi se per strada non mi saluti?” o “Perché mi aggiungi su facebook se non so nemmeno che esisti?” o ancora “Anche io tra messenger e facebook oggi non ho concluso un “niente”!”
Ecco quindi quanto risulti semplice illudersi di vivere più dentro i siti di socializzazione che nella vita reale di tutti i giorni. Ed anche a Sciacca in fondo è questione di un clic.

Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"

2 commenti:

Kaishe ha detto...

Calogero... mi hai fatto ridere con la domanda: Chi di noi non ha mai modificato una foto per sembrare migliore?
A parte che bisogna sperla modificare... per le mie possibilità, al massimo posso aggiungere i baffi o annerire un dente... e non mi pare che mi migliori.
Sarà perciò che io metto o la foto di me bambina o le foto dei miei mici...

Ma quello che mi ha fatto proprio ridere è che il B. aveva chiesto: Chi non ha mai messo i tacchi? e tu me lo hai fatto ricordare...

Poverino! Adesso vicino a Obama che tacchi dovrà portare? Hi hi hi hi hi

Invece, ho idea che Facebook sia un divoratore di tempo. Perciò non mi ci iscriverò.
Però avere un blogghino tutto mio mi piace... e mi piace ricevere e scambiare visite!

Ciao ciao.

Calogero Parlapiano ha detto...

hai perfettamente parafrasato le mie intenzioni eheh.. infatti nel fare quella frase ironica pensavo proprio al nostro caro B. eheh
w i bloggers ed i blogs.
a presto kaishe, ciao