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venerdì 14 novembre 2008

FINE DELLA LIBERTA' DI ESPRESSIONE? NO ALL'AMMAZZA BLOG

Obama ha vinto anche grazie alla Rete. Ha raccolto fondi on line per un miliardo di dollari per la sua campagna elettorale. "A campaign powered by people, not the special interests". Una campagna finanziata dalle persone, non dagli interessi di parte.L'Obama de noantri, al secolo Topo Gigio Veltroni, dopo aver fracassato le palle a tutti gli italiani sulla somiglianza tra lui e Obama (un insulto peggiore dell'abbronzatura dello psiconano) vuole dare una mano alla Rete. Tutti i blogger si stanno toccando. Topo Gigio è peggio di uno spyware, di un malware, è un virus insidiosissimo che trasforma tutto ciò che tocca in una Walterloo. Il suo incaricato del Pdmenoelle, in arte Franco "Ricardo" Levi, ha depositato alla Commissione Cultura della Camera, con alcuni ritocchi degni di Pol Pot, la famigerata Levi/Prodi. Detta anche legge "ammazzablogger". Legge che va ribattezzata in Levi/Veltroni grazie alle nuove clausole.
In sostanza:
- ogni blog è equiparato a un prodotto editoriale
- ogni blog che pubblica Adsense di Google o banner può risponderne all'Agenzia delle Entrate
- ogni blog deve iscriversi al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione)
- ogni blog è soggetto alle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa
- ogni blog che non si iscrive al ROC può essere denuciato per il reato di "stampa clandestina": due anni di carcere e sanzioni economiche.
Un blogger può scegliere se iscriversi al ROC, e correre il rischio di una delle innumerevoli denunce penali e civili sui reati a mezzo stampa che risalgono al Codice Rocco del fascismo o, in alternativa, entrare in clandestinità prima di entrare in galera. Insomma, può impiccarsi o spararsi un colpo in testa.La Commissione che deve esaminare la proposta di legge inizierà a breve i lavori sulla "ammazzablogger". Un sostegno da parte della Rete la aiuterà a prendere le decisioni.Loro non molleranno mai (ma gli conviene?), noi neppure.
Inviate le vostre foto con la scritta: "FREE BLOGGER":Invia una mail a freeblogger@beppegrillo.it con:- Oggetto: il tuo nome- Testo: indirizzo del tuo blog- Allegato: la tua foto con un cartello "Free Blogger"Le foto appariranno nella barra superiore del blog.- Articolo di "Punto Informatico"- Analisi di Daniele Minotti (da beppegrillo.it)


Free Blogger

La Rete è l’ultimo media libero rimasto in Italia. La politica lo sa e non rinuncia a sferrare il suo attacco dopo aver occupato giornali e televisioni. Mi ero dissociato a suo tempo dal disegno di legge Levi-Prodi che prevedeva per i blogger di registrarsi al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) e l’estensione dei reati a mezzo stampa. I contenuti del disegno di legge Levi relativi alla Rete erano degni di una dittatura. Per fortuna il disegno di legge nel 2007 non passò e tutto sembrava rimanesse come prima. Senonché il 6 novembre scorso nel silenzio più assoluto questa proposta con un nuovo testo (C-1269) è stata assegnata, in sede referente, alla VII Commissione Cultura della Camera.
I contenuti e gli attacchi alla libertà di informazione non sono cambiati, eccetto qualche distinguo inutile, operato dallo stesso Levi, presente in questa seconda versione. Su questo disegno di legge non ci sarà nessun margine di discussione né con il centrodestra né con il centrosinistra. Qualora dovesse passare potrebbe dare come unico risultato la disobbedienza civile.Riporto alcuni passi del disegno evidenziati da Punto Informatico :
“Art. 2.(Definizione di prodotto editoriale).
1. Ai fini della presente legge, per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione o di intrattenimento e destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso.
Qualsiasi blog rientra in questa definizione.
Art. 8.(Attività editoriale sulla rete internet).
1. L'iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione dei soggetti che svolgono attività editoriale sulla rete internet rileva anche ai fini dell'applicazione delle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa.
3. Sono esclusi dall'obbligo dell'iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione i soggetti che accedono alla rete internet o che operano sulla stessa in forme o con prodotti, quali i siti personali o a uso collettivo, che non costituiscono il frutto di un'organizzazione imprenditoriale del lavoro.”
E’ chiaro che la legge è stata fatta e modificata da chi non conosce la Rete oppure da chi la conosce troppo bene e proprio per questo la teme poiché la stragrande maggioranza dei blog contiene banner pubblicitari, ad esempio di Google Ads. Questi blogger sarebbero dunque per l’Agenzia delle Entrate assimilabili ad “attività di impresa”, dovrebbero iscriversi quindi al ROC rischiando di intercorrere in reati di stampa o , se non lo facessero in quelli di stampa clandestina. L’Italia dei Valori offrirà tutta l’assistenza legale a chi verrà perseguito per la sua violazione. Le regole vanno rispettate, ma non quelle che mettano a rischio la democrazia e siano palesemente anticostituzionali, e questo perché non sono regole ma abusi e soprusi Questo disegno di legge è pura censura. L’Italia dei Valori si attiverà da subito con una serie di iniziative contro questo disegno di legge liberticida facendo appello anche alle istituzioni internazionali e i media esteri.
(da antoniodipietro.it)



Dopo il tentativo (e il conseguente putiferio mediatico) dell’ottobre 2007, il consiglio dei ministri approvava il “DdL Levi-Prodi”, disegno di legge che imponeva a tutti i blog l’obbligo di registrarsi al Registro degli Operatori di Comunicazione per estendere sulle teste dei blogger i reati a mezzo stampa. Adesso ritornano alla carica e Punto-Informatico.it lo descrive chiaramente: chi espone banner pubblicitari continuativamente -> lucra, ergo fa attività d’impresa. Quindi finisce sotto la mannaia della legge.
Detta così ingabbia moltissimi blogger, dai più famosi Beppe Grillo ai semi-sconosciuti come me. Il DdL C. 1269 un anno dopo combinerà un bel disastro se approvato.
Il problema di base che non entra nelle testoline dei politici è:
È impossibile iscrivere tutti i blog al Roc (Registro degli Operatori di Comunicazione).Il 90% dei blog apre e chiude nel giro di pochissimo tempo. Occorrerebbe automatizzare il registro, autenticare le identificazioni dei blogger, operazione tecnicamente impossibile.
impossibile stabilire un discrimen tra i blogSi potrebbe pensare di far iscrivere solo i più frequentati (e commentati) ma come stabilire un minimale di accessi per differenziare il blog dell’amico sotto casa da quello di Macchianera o di Beppe?E perchè poi obbligarli solo perché raggiungono un pubblico più vasto? D’altronde, la diffamazione per esser tale (e portata davanti ad un giudice con la toga) deve compiersi con almeno un attore e due che ascoltano. Quindi anche il blog di paese con 10 visitatori dovrebbe subire le stesse pene.Altra considerazione che distrugge quest’ipotesi: i blog più frequentati son quelli dove in genere c’è una redazione e i contenuti sono generalmente più controllati.
Non si può affibbiare stampa clandestina a tuttiMa nemmeno i colpevoli possono nascondersi dietro ad “è solo un blog”.

Non sono un giurista e nemmeno un avvocato, ma proporrei ai capoccioni che siedono in Parlamento di far così:1. Responsabilità oggettiva per l’intestatario del dominio (se non coincide con l’autore del misfatto)2. Responsabiltà personale per chi diffama (o scrive erroneamente).3. Snellire i processi per queste cose (magari farli online invece che imbrattare carta in Tribunale?)
(Da piccolosocrate.com)

Cari politici, non avrei mai pensato che in un parlamento in cui sono presenti partiti che si fanno chiamare PARTITO DELLE LIBERTA' e PARTITO DEMOCRATICO si potesse discutere un disegno di legge come quello presentato il 6 novembre alla commissione cultura della Camera, il cosiddetto AMMAZZA BLOG. Mentre tv e giornali sono, chi più chi meno, controllati da questo o quel partito, la rete finora era rimasta indipendente. E' proprio questo che vi fa paura. Avete il terrore del pensiero della gente. Il terrore che la gente apra gli occhi sulle vostre malefatte.Ma noi non molleremo e ci batteremo fino alla fine.Non potete fermare il pensiero con un provvedimento vigliacco.
(da lecosedasalvare.blogspot.com)

Ennesimo scandalo, stavolta bipartisan... ennesima dimostrazione che non dobbiamo avere paura a chiamare le cose col proprio nome: regime e dittatura, poichè diremmo solo la verità... del resto era questione di tempo, dopo le tv ed i giornali, si cerca di imbavagliare e comprare anche i bloggers ed i blogs... non vorremmo che si iniziasse a tirare un pò troppo la corda con queste repressioni di fatto.... ogni giorno la nostra Costituzione rischia di perdere valore, articoli, interi pezzi volano via alla luce di emandamenti, lodi, leggi, decreti palesemente anticostituzionali col beneplacito di un opposizione che non esiste e che guarda al proprio tornaconto personale..del resto oggi tocca a me, domani potrebbe toccare a te.. solo Di Pietro sembra dire e fare qualcosa contro questa e le altre sentenze scandalo del nostro governo e del nostro premier.. vedremo se almeno lui avrà la forza ed il coraggio di proseguire e fari garante dei diritti dei cittadini... ognuno fa il proprio gioco ma ormai non abbiamo più a che santo votarci... misteri della democrazia italica... che schifo! NO ALL'AMMAZZA BLOG!!

6 commenti:

GattaNera ha detto...

Tra poco ci impediranno anche di respirare... Stiamo affondando lentamente...
A volte penso di volermene andare dall'Italia, ma sul serio!

Grazie per esser passato da me, ma soprattutto grazie per le tue parole ^^

Calogero Parlapiano ha detto...

condivido le tue parole Francesca.. ormai siamo di liberi di pensarla tutti allo stesso modo... a presto, ciao!!

Paola ha detto...

Ma non possono farci questo!!!
E' sempre più difficile andare avanti!
Ciao Calogero, spero che non accada mai che possano bloccarci, sarebbe davvero un'ingiustizia totale.
Ti auguro buon fine settimana, con affetto.

Calogero Parlapiano ha detto...

.. ed invece il rischio è concreto purtroppo.. questo ddl vaga per l'aula della camera e mancava poco che l'approvassero senza che noi ne sapessimo nulla.. per fortuna c'è ancora qualcuno che indaga e che si indigna..
buon fine settimana pure a te Paola, ciao

Unknown ha detto...

Anch'io sono (ovviamente!) d'accordo con te e contrario a questa proposta.
Trovo francamente arbitrario l'accostamento del cognome di Veltroni al nome di Levi: che c'azzecca Veltroni?
La Rete è come il mare: non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare! Questa Legge, anche tecnicamente, mi pare una gran minchiata! Non passerà!

Calogero Parlapiano ha detto...

me e ce lo auguriamo tutti Max...speriamo che non passi ma se passa voglio proprio vedere come faranno a controllare tutta la rete... ciao Max