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venerdì 20 febbraio 2009

Sciacca su Rai2, alla "Storia siamo noi"

Nella puntata de “La Storia siamo noi” andata in onda ieri sera (giorno 18,ndr) in seconda serata su Rai2 e condotta dal giornalista Minoli è stata più volte citata la città di Sciacca.
Purtroppo non per aspetti positivi. La trasmissione infatti era dedicata alle numerose costruzioni incompiute presenti nell’Italia Meridionale.
Partendo dall’esempio macroscopico dell’autostrada che non c’è, la tristemente famosa “Salerno-Reggio Calabria”, si è giunti a parlare dei dissesti economici di molti Comuni, in primis quelli di Taranto e Catania, per arrivare infine ad analizzare i casi presenti in Sicilia.
Sciacca, al pari della città di Giarre, è stata più volte indicata come la città sovrana in materia di opere incompiute e finanziate con fondi pubblici.
E’ intervenuto il giornalista Alberto Montalbano e l’attenzione si è concentrata sulle piscine comunali, sull’ormai famoso Teatro Samonà, sulla Casa di Riposo per Anziani sita alla Perriera, sulla Chiesa collocata nello stesso quartiere, sullo Stadio “Gurrera” progettato per ospitare fino a ventimila persone (per una città che ha quarantamila abitanti) e mai entrato completamente in funzione, tutte opere in attesa di realizzazione da circa trent’anni.
Il fenomeno delle incompiute è stato ripetutamente presentato come “il simbolo dell’ingerenza della criminalità e della delinquenza presente nel territorio” e come “il simbolo dell’incapacità e della connivenza della politica”.
Sicuramente dei temi sui quali riflettere. Approfonditamente.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Vorrei ricordare che Minoli arriva in leggero ritardo: nel 1992 (o 93, non ricordo bene) un tale Davide Sassoli venne a Sciacca su richiesta di un gruppo spontaneo che voleva scuotere questa città dal torpore che l'avvolge.
a qualcuno dei componenti di questo gruppo toccò illustrare le opere incompiute che ancora oggi fanno bella mostra di sé; a me è toccato il teatro Samonà, del quale ho illustrato i costi spropositati già allora, e l'assoluta inutilità ed ingestibilità in caso di ultimazione.
Oggi come allora, questa trasmissione sembra essere scivolata sulle coscienze e sulle menti dei nostri concittadini: mi auguro di non doverne vedere un'altra tra 16 anni

Calogero Parlapiano ha detto...

temo invece caro Lelio che saremo costretti ad ascoltare un tale scempio in un altro programma. il problema, s'intende, non è chi fa informazione e denuncia i nostri sprechi ma la classe politica, connivente e del malaffare, che ha permesso, permette e continua a permettere questo!
Sciacca è un posto meraviglioso..peccato sia pieno di saccensi...

coscienza critica ha detto...

Attenzione! Ti sei chiesto perché la tv abbia parlato negativamente di Sciacca, proprio ora?
Anche questa scelta della rai, dimostra la strategia (perenne) di screditare il Sud e le sue bellezze. A Sciacca non ci sono solo incompiute, c'è uno splendido carnevale che qualcuno ha sempre voluto boicottare, privilegiando Viareggio, Asti, ecc.
Ciao

Calogero Parlapiano ha detto...

mi auguro che non ci sia dietro questa dietrologia..sarebbe triste pensare che il tutto è stato organizzato per screditare la mia città..
ti invito a venirla a visitare...ti piacerà.
:)

Anonimo ha detto...

E' vero: a Sciacca non ci sono solo incompiute: c'è anche un sonno letargico che avvolge quasi tutti, dal quale ci risvegliamo una settimana all'anno.
Mi chiedo perché si debba sempre cercare cosa c'è sotto una notizia.
Stando a quanto dice coscienza critica, anch'io avrei fatto parte o sarei stato inconsapevole strumento di un complotto demoplutogiudaico (una volta si diceva così) volto a denigrare questa ridente cittadina per favorire altri carnevali.
Antonio De Curtis, il grande Totò, avrebbe detto: ma mi faccia il piacere!
Per quanto mi riguarda, di questi servizi possono, anzi debbono farne il più possibile: forse, a furia di ceffoni, cominceremo a svegliarci.

Calogero Parlapiano ha detto...

più ceffoni ci danno più ne vogliamo perchè siamo masochisti..a chi interessa che il tutto è allo sfascio, l'importante è avere un bel carnevale e qualche posto di lavoro da barattare in sede di campagna elettorale...