A distanza di quattro mesi dalle prossime elezioni comunali, lo scenario politico locale non riesce ancora a ben delinearsi né a far cogliere ai futuri elettori le linee guide dei vari programmi da dedicare alla crescita ed allo sviluppo di Sciacca.
Se l’attuale primo cittadino, Mario Turturici, ha già più volte affermato di essere in campagna elettorale e di ricandidarsi a prescindere dalle scelte del proprio partito, la stessa cosa non si può dire per le altre compagini politiche saccensi.
Al di là delle voci e dei sentito dire, poco si muove di concreto e soprattutto di ufficiale.
La notizia principale riguarda il partito dell’MPA che ha recentemente deciso di non appoggiare Mario Turturici se questi non scioglierà la sua alleanza con la Lista Messina e di conseguenza con l’onorevole, inserito nel partito dell’Italia dei Valori. Questa diatriba politica sembra essere davvero insormontabile: “non appoggeremo mai un’alleanza che preveda la presenza di un partito che a livello regionale e nazionale si trova all’opposizione e si mostra lontano dalle esigenze dell’MPA”. Queste, nel sunto, le dichiarazioni dei leader autonomisti Di Mauro e Brunetto.
Dal proprio canto, la compagine alla quale fa capo l’ex sindaco Ignazio Messina non ha sciolto tutte le riserve: qualcuno è sicuro che l’alleanza con l’attuale sindaco proseguirà, altri che si cercheranno scappatoie per rinunciarvi, con grosso sollievo politico da una parte e dall’altra.
Si sta un po’ delineando, per quanto riguarda questo scontro tra MPA e Lista Messina, quello che avevamo scritto dalle pagine del nostro giornale qualche numero fa: sono gli indecisi, sono questi partiti che potrebbero far oscillare in maniera decisa e decisiva la bilancia delle prossime elezioni verso l’uno o l’altro candidato.
Al momento, nel gioco delle alleanze, si è dimostrato che un partito esclude l’altro: dovrebbe essere Mario Turturici a prendere la decisione definitiva e scegliere con quale dei due partiti andare avanti.
L’MPA non ha vissuto dall’interno l’esperienza amministrativa degli ultimi cinque anni ma sicuramente rappresenta un grosso bacino di voti come si è potuto verificare alle ultime tornate regionali e provinciali. La Lista Messina invece ha fatto parte dell’attuale maggioranza e si è dimostrata alleato sicuro ed affidabile ma il conflitto ideologico e politico sembra essere sempre più marcato a livello nazionale ed al di là dei rapporti interpersonali potrebbe risultare decisivo. Inoltre su temi fondamentali e che saranno oggetto di campagna elettorale quali la pubblicizzazione dell’acqua, le terme, il rischio di accorpamento della nostra azienda ospedaliera per quanto concerne la sanità locale, la gestione della quotidiana amministrazione, i due vecchi alleati sembrano pensarla, stando alle loro stesse dichiarazioni, in maniera diametralmente opposta.
Insomma, entrambi i partiti presentano dei pro e dei contro che nel programma elettorale del sindaco uscente dovranno certamente essere tenuti in conto.
A tutto questo potremmo aggiungere che Sciacca è in attesa di conoscere l’alternativa, di comprendere cosa vuole il PD locale e quando e come intende realizzarlo. I nomi anche in questo caso sono tanti ma non vogliamo dar seguito alle chiacchiere da bar, almeno fin quando non conoscere qualcosa di ufficiale al riguardo.
In tutto questo scenario politico, continuamente in itinere, si muovono anche le associazioni e quello che esse possono venire a rappresentare. Negli ultimi mesi e, in generale negli ultimi anni, l’associazionismo ha mostrato la parte attiva della cittadinanza, quella parte che, lontana dai giochetti delle segreterie politiche, preferisce muoversi, subito e nel concreto. Siamo curiosi di vedere e di stare a vedere quello che accadrà con queste compagini, se e da quali partiti saranno avvicinate, se e in che modo saranno affascinate dalla visibilità politica, quando e come intenderanno supportare un progetto che, lo ricordiamo, dovrà assolutamente scontrarsi con la nuova legge elettorale ed il famoso sbarramento del 5%.
Tale legge darà il colpo di grazia ai tentativi meno organizzati e tanta gente, nonché validi elementi di crescita politica, potrebbero venirsi a bruciare inutilmente: sta alla competenza ed all’intelligenza dei singoli capire quanto e come muoversi nella consapevolezza che sarà battaglia dura e senza esclusioni di colpi e ciò diverrà sempre più visibile non appena ci avvicineremo spediti alla data del 6 e 7 giugno, giorni delle votazioni previsti tanto per le nostre elezioni comunali quanto per il rinnovo del parlamento europeo.
Da qui alle prossime settimane, e soprattutto dopo la conclusione dell’edizione 2009 del carnevale nostrano, il dovere di tutti gli operatori politici sarà quello di gettare la maschera poiché tutta la cittadinanza saccense ha il sacrosanto diritto di venire informata prima e per bene di ogni singolo progetto politico e di valutare con lungimiranza e criticità ogni singola candidatura a sindaco.
Solo così Sciacca ed i saccensi potranno crescere, solo così potremo tutti far parte di una grande città, centro di dibattito e di sviluppo comune.
Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"
mercoledì 18 febbraio 2009
VIA LA MASCHERA
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