Quickribbon

sabato 28 febbraio 2009

Comunicato CONTRO LA LEGGE SULLE INTERCETTAZIONI


Clicca per leggere...
... più chiaro di così...

4 commenti:

coscienza critica ha detto...

Si muove qualcosa? Uhmmm.... vedremo.

Calogero Parlapiano ha detto...

almeno si ci prova e speriamo....bene!
buona domenica!

Anonimo ha detto...

Mi sembra che i giornalisti vogliano farsi passare come cavalieri senza macchia vittime di una legge liberticida: credo che in molti casi non sia così.
In realtà penso che molti di loro si siano adeguati alla sete di gossip, alla curosità morbosa del pubblico, che gode nello spiare dal buco della serratura la vita altrui: la conseguenza è stata che spesso sono state pubblicate intercettazioni di conversazioni assolutamente private, la cui rilevanza giudiziaria era praticamente nulla.
Altra esecrabile abitudine di gran parte di questa categoria è la diversa rilevanza data alle notizie: gli arresti di poveretti innocenti vengono pubblicati in prima pagina a nove colonne, i rilasci e le assoluzioni hanno un trafiletto in una pagina interna.
E' chiaro che il Berlusca ha preso a pretesto gli aspetti deleteri della faccenda per cercare di mettere il bavaglio a tutta la stampa, ma penso che se alcuni pseudogiornalisti avessero fatto con coscienza il loro lavoro invece di correre dietro al voyeurismo del pubblico,
forse non ci sarebbe stato bisogno di una legge sulla pubblicazione delle intercettazioni.

Calogero Parlapiano ha detto...

nel caso della giustizia, l'importanza delle intercettazioni certamente supera quelle del gossip..bisogna avere una corretta etica in tutto, sia nel pubblicarle sia nel "giudicarle", NON abolendole per le solite leggine ad personam. "La prima volta che esce un intercettazione su di me cambio paese..": è una speranza o una minaccia?
intanto si è autotolto il pericolo...