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giovedì 5 febbraio 2009

"La Giustizia secondo me"... Prima che sia troppo tardi...

A Davos si siuniscono in questi giorni i responsabili della finanza mondiale. Tra di loro c'è anche il ministro Tremonti, chiamato Tremorti dai risparmiatori italiani consapevoli.Un giornalista americano gli ha fatto un'intervista. Fino a quando è rimasto su argomenti generici come "Cos'è la finanza etica?" o "Che differenza passa tra una good bank e una bad bank?", Tremorti ha risposto con la consueta profondità di pensiero. Quando però il giornalista gli ha domandato se Unicredit riceverà degli aiuti dallo Stato, Tremorti è prima sbiancato e poi si è dato alla fuga. Guardate il filmato. Si vede Speedy Tremonti e il giornalista paralizzato con il microfono in mano. E' uno spettacolo.Vademecum per i giornalisti stranieri che vogliono intervistare Tremorti. Parole da non nominare che lo inducono alla fuga: - Geronzi- Alitalia- Debito pubblico- Finanza creativa- Rientro dei capitali dall'estero- Unicredit, ma anche Banca Intesa San Paolo- Conti dormienti - Trasparenza bancaria- Conflitti di interessi- Falso in bilancio- Elusione fiscale- Condoni- Parmalat-Tango bond- Draghi- Default dello Stato italiano- Fallimento dei Comuni italiani- INPS- Crescita del PIL nel 2009, ma anche nel 2010- Asta 2009 dei titoli di Stato. Tremorti si sta allenando. Lo scatto felino che ha esibito di fronte al giornalista non nasce dal caso, ma è frutto di lunghi allenamenti nei prati di Arcore con lo psiconano. Quando gli italiani gli chiederanno perchè il Paese è finito in default sarà pronto alla fuga. Dalla sua Sondrio su per lo Stelvio verso l'Austria in cui si dichiarerà rifugiato politico. (da beppegrillo.it)

Sig. Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
ci sia permesso segnalarLe, nella sua qualità di garante della Carta Costituzionale, che, a nostro avviso, il Governo Berlusconi sta per porre in essere un altro strappo alla Costituzione.
Egli ha già piegato a sé il Parlamento con il ricorso massiccio ai decreti legge e al voto di fiducia “obbligato”. Ha già occupato l’informazione pubblica e privata in totale conflitto di interessi. Ha già mortificato, con il Lodo Alfano e con l’altra miriade di leggi ad personam che ha imposto, il principio dell’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge.
Ora, con un colpo solo, si accinge ad un “poker di porcherie” degno del peggior modello argentino: la nomina dei componenti del Consiglio di amministrazione della Rai, la modifica dell’organo di autogoverno della Corte dei Conti, la limitazione delle intercettazioni telefoniche, la modifica dei regolamenti parlamentari. Occupando la Rai, i cittadini non potranno più sapere quel che accade nelle segrete stanze del potere e non potranno più esercitare alcun controllo democratico.
Modificando i componenti della Corte dei Conti – che ha il compito specifico previsto dalla Costituzione di controllare i conti della Pubblica Amministrazione - si mette anche tale organismo sotto il controllo dell’Esecutivo che, quindi, potrà falsificare a proprio piacimento i bilanci dello Stato senza che nessuno possa impedirglielo.
Limitando indiscriminatamente le intercettazioni telefoniche si impedisce alla magistratura di fare il proprio dovere e di contrastare efficacemente la criminalità organizzata.
Stravolgendo i regolamenti parlamentari si impedisce all’opposizione di esercitare i suoi diritti costituzionali e si riduce il Parlamento ad un semplice zerbino dell’Esecutivo.
Quello che sta avvenendo nel nostro Paese, ad opera dell'attuale governo, sembra ricalcare più le orme del partito nazionalsocialista tedesco degli anni 30 che quelle di una democrazia fondata sul diritto.
Ciò premesso, Le chiediamo – rispettosamente, ma con fermezza – di non rimanere in silenzio e di intervenire per evitare questo scempio della democrazia. Prima che sia troppo tardi.
Sig. Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,
ci sia permesso segnalarLe, nella sua qualità di garante della Carta Costituzionale, che, a nostro avviso, il Governo Berlusconi sta per porre in essere un altro strappo alla Costituzione.
Egli ha già piegato a sé il Parlamento con il ricorso massiccio ai decreti legge ed al voto di fiducia “obbligato”.
Ha già occupato l’informazione pubblica e privata in totale conflitto di interessi.
Ha già mortificato, con il Lodo Alfano e con l’altra miriade di leggi ad personam che ha imposto, il principio dell’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge.
Ora, con un colpo solo, si accinge ad un “poker di porcherie” degno del peggior modello argentino: la nomina dei componenti del Consiglio di amministrazione della Rai, la modifica dell’organo di autogoverno della Corte dei Conti, la limitazione delle intercettazioni telefoniche, la modifica dei Regolamenti parlamentari.
Occupando la Rai, i cittadini non potranno più sapere quel che accade nelle segrete stanze del potere e non potranno più esercitare alcun controllo democratico.
Modificando i componenti della Corte dei Conti – che ha il compito specifico previsto dalla Costituzione di controllare i conti della Pubblica Amministrazione - si mette anche tale organismo sotto il controllo dell’Esecutivo che quindi potrà falsificare a proprio piacimento i bilanci dello Stato senza che nessuno possa impedirglielo.
Limitando indiscriminatamente le intercettazioni telefoniche, si impedisce alla magistratura di fare il proprio dovere e di contrastare efficacemente al criminalità organizzata.
Stravolgendo i Regolamenti parlamentari, si impedisce all’opposizione di esercitare i suoi diritti costituzionali e si riduce il Parlamento ad un semplice zerbino dell’Esecutivo.
Quello che sta avvenendo nel nostro Paese ad opera dell'attuale governo sembra ricalcare più le orme del partito nazionalsocialista tedesco degli anni 30 che quelle di una democrazia fondata sul diritto.
Ciò premesso, Le chiediamo – rispettosamente, ma con fermezza – di non rimanere in silenzio e di intervenire per evitare questo scempio della democrazia. Prima che sia troppo tardi.

(da antoniodipietro.it)


«... Occorrerebbe che davvero i giudici applicassero le leggi, e che i cittadini possano sentire che la pena è una certezza e non qualcosa che può essere obliterato ...»
Silvio Berlusconi.Intervistato da Studio Aperto, 3 febbraio 2009.
Mai Sazi. Siamo Voraci. La nostra Mente è immune da indigestioni concettuali. Tritiamo tutto, assimiliamo il Peggio. Palle Istituzionali, Bugie Mediatiche, Scandali Legislativi.Mai Sazi. Non ci basta nemmeno l'ennesima dichiarazione-farsa del Premier, che dovrebbe risultare insostenibile, tanta è la contraddittorietà insita nei contenuti. Berlusconi si riferisce ai due fiancheggiatori dei violentatori di Guidonia, a cui sono stati concessi gli arresti domiciliari. Chiamandoli a loro volta "Stupratori", dimostrando di non avere ben chiaro il quadro della situazione, dimostrando ancora una volta la capacità suprema dell'uscita fuori luogo, sempre e comunque. Dimostrando di non conoscere la legge, nonostante la laurea in Giurisprudenza: è proprio perché i Giudici l'hanno applicata che i 2 fiancheggiatori si trovano ai domiciliari.Mai Sazi. Perché udire tale frase da Silvio Berlusconi, il leader politico vivente più processato al Mondo, l'imprenditore che ha reso l'aggiramento legislativo e l'auto-impunità istituzionale delle "normali" condotte democratiche, ha dell'assurdo.Mai Sazi. No, "Occorrerebbe che i Giudici applicassero la Legge", non può essere stata rigurgitata proprio da Mr.B.: uno che vive in un Bunker Immunizzante, in un Paradiso Legislativo che si muove con lui. Come una nuvola fantozziana, che invece di portare pioggia, rende Berlusconi penalmente inattaccabile. Un uomo che vive al di sopra della legge, nonostante le attuali imputazioni per Corruzione in Atti Giudiziari e Falso in Bilancio. Un leader che ha mutato l'ordinamento italiano a sua immagine e somiglianza, salvandosi con prescrizioni anticipate (3 volte), depenalizzazioni in corso (5 volte), amnistie divine (2 volte), archiviazioni infuocate (7 volte). Un Re Mida nostrano, perché tutto ciò che tocca si trasforma in Conflitto di Interessi: talmente potente da riuscire a mantenere in onda un Canale abusivo, Rete 4, a discapito delle frequenze spettanti per legge ad un imprenditore Onesto, Di Stefano. Ma non solo ... e qui la magia, capace di propinare alla collettività italiana la multa milionaria per il relativo operato illegale ed incostituzionale.Mai Sazi. Perché ogni volta dobbiamo ripetere l'intera trafila. Non ci basta mai. Si vede che non è abbastanza. Non siamo pronti alla democrazia che pochi vogliono, e molti temono.Chiudo con una frase mitica, storica. L'ho riletta ieri sera nell'ultimo libro di Bocca, era un po' che non mi capitava sotto tiro. Ma ogni volta è sempre la solita, piacevole, coltellata.Fedele Confalonieri dice a Giorgio Bocca:
«... Quando Silvio decise di scendere in campo con Forza Italia, la nostra alternativa era di finire in Galera come Ladri o come Mafiosi ... » (da Wil Non Leggerlo.blogspot.com)

4 commenti:

coscienza critica ha detto...

Hai ripetuto volontariamente dei passi?

Calogero Parlapiano ha detto...

buona serata...
passi molto interessanti eh eh
ciao! :)

Saverio ha detto...

Meglio non commentare difronte a certe cose che ci fanno vergognare:
che ministri che abbiamo!?!
un caro saluto.

Calogero Parlapiano ha detto...

la giustiza è un fatto privato ormai..che si vuole rendere ad immagine e somiglianza di una sola persona.
ciao Saverio!