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giovedì 12 febbraio 2009

Stavolta non riusciranno a darcela a Bere!


L’unico riscontro positivo pervenutoci dall’incontro odierno (a seguire i video con le interviste rilasciate alle Tv locali) tra il Sindaco di Sciacca Mario Turturici, il Prefetto di Agrigento Umberto Postiglione e l’amministratore delegato di Girgenti Acque Giuseppe Giuffrida, è l’impegno di quest’ultimo a RITIRARE LE BOLLETTE scadute il 28 Gennaio 2009 per provvedere alla loro RIFORMULAZIONE CORRETTA. Una piccola vittoria, questa, dei cittadini, scaturita anche dall’intervento deciso, de L’ALTRASCIACCA con il CENTRO STUDI DE GASPERI ed SOS ANZIANI che hanno diffidato, a due giorni dalla scandenza, l’ente gestore del servizio idrico alla Procura della Repubblica di Sciacca.
Dallo stesso incontro è arrivato l’annuncio che Girgenti Acque provvederà ad istituire in città uno sportello per il pubblico. Ce lo comunica il nostro sindaco, che crediamo, debba essere notevolmente indignato, al pari dei suoi concittadini, poichè questo “evento” lo si attende ormai da quasi un anno. Lo stesso, aggiunge che l’ente gestore, miracolosamente, da domani sarà efficente. Un pò pochino per chi vuole la rescissione del contratto con la società che si è resa inadempiente più volte nei confronti di un servizio primario alle nostre popolazioni. Purtroppo, e lo diciamo con forte rammarico, il nostro sindaco continua ad interpretare politicamente la questione acqua quando questa non dovrebbe minimamente essere intesa come tale. E lo sottolinea quando rivolge le sue attenzioni ai “sindaci ribelli” che noi, invece sosteniamo, guardandoli con attenzione, stima e ammirazione.
Non ci interessano le beghe politiche di chi vuole strumentalizzare a tutti i costi l’acqua poichè con l’acqua non si scherza. L’acqua è un bene di prima necessità, e gli unici costi della privatizzazione saranno quelli, esosi, che i cittadini dovranno sostenere tra non molto.
Non ci interessa sapere neppure chi era prima contrario alla privatizzazione e chi non lo era, poco importa, infatti, visto che siamo già in regime di privatizzazione.
Ci interessa interpellare oggi chi, in qualità sindaco del Comune saccense e componente del Consiglio di Amministrazione dell’ATO Idrico di Agrigento, ha consegnato le reti idriche della nostra città al gestore privato. E’ stata l’attuale amministrazione, suo malgrado, a consentire, infatti, nolente o dolente, la privatizzazione dei servizi idrici saccensi. Questo è un fatto conclamato com’è allo stesso modo conclamato che, visti gli innumerevoli disservizi lamentati dalla nostra popolazione, mai una scelta fu così sbagliata.
Al nostro sindaco, intendiamo chiedere, cosa voglia fare a questo punto:
1) Continuare sull’incosciente strada intrapresa della privatizzazione dell’acqua che lo ha portato, fino ad oggi, a giustificare anche gli intollerabili comportamenti dell’inefficente gestore Girgenti Acque, assumendosi di conseguenza tutte le responsabilità degli aumenti dei costi dei servizio che i nostri cittadini dovranno sobbarcarsi nei prossimi mesi e per altri 30 anni,
2) Ritornare indietro sui propri passi, considerando sbagliata tale scelta, e schierarsi finalmente a sostegno della campagna di tutti quei sindaci e consigli comunali della provincia che vogliono la rescissione del contratto in essere col gestore privato.
Sappiamo che delle sue frequenti elusive risposte:1) Non spetta al sindaco la rescissione del contratto.2) Applico la legge.
E noi, a queste due affermazioni ribattiamo:1) La rescissione non deve chiederla solo il sindaco di Sciacca ma deve chiederla l’ATO Idrico. L’ATO Idrico è formato dai 43 Comuni della provincia. Ciascun Comune deve fare la sua parte ed inoltrare la sua richiesta, a maggior ragione Sciacca che è proprietaria di una bella quota popolazione (circa il 7%) e che, col suo primo cittadino, si trova all’interno del CDA dello stesso ATO. Molti Comuni della provincia stanno facendo la loro, Sciacca la sua parte, quando la farà?2) Le leggi sono fatte dagli uomini ed essendo tali possono anche rivelarsi sbagliate o ingiuste. I cittadini hanno il diritto sacrosanto e democratico di chiedere la modifica di una legge rivelatasi iniqua, soprattutto se questa non viene applicata correttamente.
Il prossimo 20 febbraio si terrà la Riunione contemporanea di tutti i Consigli Comunali della provincia contro la privatizzazione del servizio idrico e per la risoluzione del contratto con Girgenti Acque S.p.A.. Abbiamo chiesto oggi al presidente del Consiglio Comunale di Sciacca di aderire a questa iniziativa, durante la quale i Comuni interessati delibereranno la propria proposta di risoluzione definitiva del contratto con Girgenti (secondo questo schema - SCARICALO QUI).
E’ un ulteriore occasione offerta alla nostra amministrazione per dimostrare che non vuole essere ricordata come quella che ha privatizzato l’acqua nella nostra città e al nostro sindaco per ascoltare la voce dei suoi concittadini piuttosto che quella di Girgenti Acque.

Occorre dare una svolta decisa sulla questione privatizzazione dell'acqua...siamo tutti stanchi dell'apatia dell'intera classe politica, non possiamo continuare a rischiare di perdere il nostro prezioso liquido tra le strade bucate, le reti fatiscenti e le segreterie politiche....tutto questo è scandaloso. Occorre dare una svolta decisa poichè a soffrire saranno sempre le fascie economiche più disagiate quando vedranno recapitarsi le nuove strabilianti bollette. E' dovere intervenire e farlo il più presto possibile. Dell'inchino alle regole partitiche, della spavalderia delle promesse future, non ce ne facciamo nulla: da adesso in poi non ce la daranno più a bere, non ce la darà più a bere.

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