L’acqua, oltre ad essere un bene comune e di primaria importanza, è la fonte stessa della vita. Capita a volte che questi aspetti fondamentali vengano sacrificati sull’altare del marketing e del business. A Sciacca, così come in tutti gli altri comuni facenti parte dell’ATO AG, è subentrata da qualche tempo una nuova gestione delle risorse idriche, il servizio è nelle mani della Girgenti Acque, il servizio è privato. Non passa giorno senza venire a sapere di disservizi e problemi, legati anche all’assenza degli uffici della Girgenti Acque sul territorio.
Molti sindaci dell’agrigentino, circa 23 comuni su 43 facenti parte all’ATO AG, hanno deciso di coalizzarsi e di fare tutto quello che sia legittimamente consentito affinchè l’acqua venga ripubblicizzata e si torni ad una gestione diretta del nostro prezioso liquido.
Ricorsi, non consegna delle reti idriche e adesso anche la possibilità del referendum popolare, ossia consultare i propri cittadini e far decidere loro se sono contenti del servizio privato finora avuto o se hanno tutto l’interesse a tornare ad una gestione pubblica dell’acqua. Il problema non è di poco conto perché riguarda anche svariati interessi economici nonché la possibilità di vedersi,a breve, recapitata a casa una bolletta dell’acqua assai superiore alle attese, aumentata rispetto alle ultime bollette.
A Bivona il sindaco ed onorevole Panepinto ha già fissato il giorno del referendum che si terrà il 15 febbraio prossimo mentre anche Burgio sembra pronta a seguire questa nuova possibilità che democraticamente si offre al cittadino.
Ecco il video, tratto dal notiziario di RMK, nel quale si annuncia il prossimo referendum sull’acqua:
giovedì 8 gennaio 2009
Il Referendum sulla gestione dell'acqua
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Acqua,
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2 commenti:
Ciao Calogero,
appena puoi passa da me per un appello importante per aiutare una madre a conoscere la verità sulla morte di suo figlio ed avere giustizia.
Grazie
Pino
arrivo..
grazie della segnalazione.
ciao!
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