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lunedì 19 gennaio 2009

Fede vs Ragione: Le Ragioni su dei Bus

Si estende in Spagna la guerra degli spot sui bus fra atei e credenti: un mezzo della linea 201 di Madrid con sul fianco sinistro un cartello con la scritta "Dio esiste, godi della vita in Cristo" circola nel centro della capitale spagnola. E' la risposta del pastore evangelico Francisco Rubiales alla mossa della Union de Ateos e Librepensadores (Ual), che da lunedi scorso finanzia uno spot di senso opposto, "Probabilmente Dio non esiste, rilassati e goditi la vita" su due autobus di Barcellona. Iniziative analoghe sono già state prese a Londra e da poco a Genova. Rubiales ha finanziato la risposta dei credenti con le offerte domenicali raccolte nella sua piccola chiesa evangelica della periferia di Madrid. Il bus 'credente' è il secondo apparso nelle strade della capitale. Il primo, lanciato il 25 dicembre, dopo che il pastore aveva avuto sentore dell'intenzione del campo ateo di investire Barcellona, circola però solo all'estrema periferia sud di Madrid, tra Fuelabtra, Leganes e Aluche. Il nuovo bus passa invece in centro, fra l'altro vicino a Las Ventas, la famosa 'plaza de toros' di Madrid. La contromossa del club ateo non si è fatta attendere. L'Associazione madrilena degli Atei e Liberi Pensatori (Amal) ha ottenuto ieri il via libera del Comitato di autoregolamentazione della pubblicità al varo della campagna "Dio probabilmente non esiste" dalla fine del mese fino a marzo su due bus delle centralissime linee 3 e 5 di Madrid, fra la Puerta de Toledo e Plaza de San Amaro il primo, fra Puerta del Sol e Chamartin il secondo. In altre parole i cartelli dell"orgoglio ateò passeranno più volte ogni giorno davanti a luoghi simbolo del cattolicesimo spagnolo, la Cattedrale dell'Almudena, l'Arcivescovado, ma anche il palazzo del governo di Madrid, in mano al Partido Popular, di ispirazione cattolica. Ma la disfida fra i due campi sembra dover allargarsi a macchia d'olio. Un'altra associazione cattolica raccoglie fondi per lanciare un terzo bus 'credente' a Madrid dalla fine del mese, l'Ual (che ha raccolto già oltre 16 mila euro per la campagna, e ne spenderà solo quattromila a Madrid) pensa di esportare il messaggio in altre città spagnole. La 'guerra degli spot' sull'esistenza o meno di Dio ha già fatto colare torrenti di inchiostro nei giornali spagnoli, ma senza provocare contrapposizioni troppo accese. Una inviata di El Pais ha effettuato all'alba il primo viaggio nel centro di Madrid con il bus 'credente', raccogliendo le opinioni dei viaggiatori. Risultato: sei favorevoli allo spot 'credente', tre contrari e due "non lo so". Non tutti però apprezzano il metodo: "mi vergogno che in questo paese ci si presti a queste stupidaggini" è sbottato Ignacio Fraguas, 51 anni, che si è detto seccato dai cartelli degli uni e degli altri: "non mi va che mi si dica su un autobus cosa devo pensare: con tutti i problemi del mondo, ora reinventiamo le crociate, le guerre sante?".

Esplicare da un bus quale fede religiosa o atea è bene seguire a mio parere non è giusto e non è motivo di polemica. In Spagna così come in Italia, si vive in paesi non laici ma laicizzati, dove ogni singola componente teme ingerenze da parte dell'altra. Una volta si sentiva il motto "Libera Chiesa in Libero Stato", adesso si tende ad estremizzare tutto, a fare del manicheismo su ogni aspetto della vita pubblica e personale di qualsiasi individuo. Se Dio c'è o non c'è non sta a me dirlo, ognuno ha il proprio modo di sentire il mondo ma il fatto che tutto debba essere risolto attraverso un veicolo a motore mi, ci, fa capire quanto poco importanza in realtà si attribuisca alla questione, veicolandola dalle "pagine", si fa per dire, di un veicolo a motore. Per chi crede così come per chi non crede ci sono oramai vaste platee dove poter dare adito ai diversi concetti filosofici, morali e personali e per tutti esiste un luogo dal quale sfogare il proprio credo ed accessibile solamente a coloro a cui vogliamo dare accesso: il nostro cuore!

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