Quickribbon

giovedì 15 gennaio 2009

Sciacca e il credito EAS:"Dove sono andati a finire i nostri soldi?"


Oggi (ieri, ndr) l’Associazione di promozione sociale L’AltraSciacca è tornata, attraverso le pagine del proprio sito, a parlare della ormai famosa transazione EAS e dei soldi che il comune di Sciacca ed i suoi cittadini ancora aspettano dall’Ente Acquedotti Siciliani.
Siamo nel 2009 e l’EAS deve ancora saldare le pendenze economiche che vanta con la città di Sciacca: “Dove sono andati a finire i nostri soldi?” si chiede oggi la compagine saccense da sempre in prima linea per quanto riguarda le battaglie inerenti all’acqua.
Quando sembrava, stando alle dichiarazioni fornite da sempre dall’attuale sindaco Mario Turturici, che i soldi fossero certi e garantiti addirittura dalla Regione Sicilia, si scopre invece che non è così, che risulta complicato mettersi in contatto con il Dott. Massinelli, commissario liquidatore dell’EAS, che l’Ente, essendo in liquidazione da tempo, potrebbe avere mancanza di liquidità e che si “ricorre ad un articolo della transazione ( l’art. 9 ) , che doveva essere attivato in caso di controversia tra le parti e che, vogliamo anticiparvelo, costerà alle casse comunali una cifra ingente tenuto conto delle tariffe applicabili al valore della controversia”. “Il primo cittadino… in questa vicenda è il primo responsabile dell’eventuale perdita dei crediti vantati per il periodo 1992 – 2003 e di questo dovrà rispondere alla città.”
L’AltraSciacca chiude il proprio comunicato con un auspicio: “L’AltraSciacca spera vivamente che tutto questo non avvenga e che si riesca a riscuotere le ingenti somme vantate, che in una città come la nostra non possiamo permetterci il lusso di perdere, ma dobbiamo prendere atto che ad oggi i 6 milioni di debito EAS sono di fatto diventati molto (im)probabili.”

Nessun commento: