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martedì 20 gennaio 2009

Questione di Immobili...tà

La settimana scorsa l’”Associazione Centro di studi e di cultura politica Alcide De Gasperi” presieduta dall’avv. Stefano Scaduto ha elaborato e presentato una proposta interessante circa il riutilizzo dell’ex ospedale, sito in via Figuli ed inutilizzata dal 2002. Il documento è stato inviato, oltre che a tutti i mezzi di informazione, anche al presidente della regione Raffaele Lombardo, all’assessore regionale alla sanità Massimo Russo, all’assessore regionale al bilancio e finanze Michele Cimino, al direttore della ASL n.1 di Agrigento Giuseppe Di Carlo e contestualmente a tutti i cittadini di Sciacca.
Il problema del riutilizzo di immobili oggi pressoché abbandonati è molto sentito dalla città e spesso, su questi temi, si nota un certo immobilismo da parte della classe dirigente e politica. Nel caso specifico, l’azienda ospedaliera si è trasferita dalla fine del 2001 nei nuovi locali di contrada Seniazza, da quel momento l’edificio dell’ex ospedale di via Figuli ha subito furti, danneggiamenti e versa ancora oggi in uno stato di incuria e di abbandono. La struttura non risulta essere custodita, ha già subito danni visibili e sicuramente potrebbe essere meglio utilizzata trattandosi, lo ricordiamo, di un immobile di proprietà pubblica il quale, così conservato, lede l’immagine che Sciacca vuole dare di sé: ossia di una città a dimensione turistica, di una città curata e ordinata. La proposta della compagine saccense però non si ferma alla mera denuncia dell’attuale stato di cose ma vuole essere anche, se non soprattutto, propositiva. “L'ex Ospedale di Sciacca, dopo essere stato nel periodo 2002-2004 nella piena disponibilità dell'azienda ospedaliera di Sciacca che ne è proprietaria e che in questo lasso di tempo non ha saputo decidere per il riuso dello stesso, nel 2005 (sulla base della legge finanziaria regionale n. 17/2004 relativa all'anno 2005) è stato inserito nell'indicato progetto di valorizzazione, con la conseguenza che esso, pur rimanendo in proprietà dell'azienda ospedaliera di Sciacca, non è più suscettibile di atti di disposizione da parte dell'azienda
proprietaria, ma esso attende che entri in operatività la Sicilia Patrimonio Immobiliare S.p.A..
Dal 2005 ad oggi l'immobile in questione è stato solo censito mentre, in attesa della messa a regime della Sicilia Patrimonio Immobiliare S.p.A., è rimasto in una condizione di limbo giuridico.” Ra l’altro ancora non è stata stabilita una data sicura entro la quale possa iniziare questo processo di valorizzazione, trasformazione e commercializzazione dei beni immobili anche perché “si deve aggiungere che, una volta divenuta operativa, la SPI S.p.A. dovrebbe gestire un patrimonio immobiliare immenso, avendo il socio privato della SPI S.p.A già censito 3.258 beni, di cui superfici residenziali per circa 4,6 milioni di mq, terreni e boschi per circa 1,9 miliardi di mq4 .
L'elevatissimo numero dei beni da valorizzare potrebbe dunque, anche dopo la messa a regime della SPI S.p.A. ritardare le decisioni operative relative ai singoli beni, e quindi quelle relative all'immobile dell'ex Ospedale di Sciacca con ulteriore allungarsi dei tempi di attesa della nostra città rispetto alla decisione definitiva sulla sorte dello stesso.” Si potrebbe alla luce dei fatti essere costretti ad aspettare ancora che qualcosa si muova quando invece risulterebbe utile senonchè necessario restituire ai cittadini ed alla pubblica utilità un immobile di sicuro valore. Già nel 2001 l’allora governo regionale era nelle condizioni di poter sollevare la questione del riutilizzo della struttura ed evitarne l’odierno stato di abbandono. “Gli stessi vertici della ASL n.1 di Agrigento, molti cittadini, diverse associazioni, fra cui Cittadinanzattiva-Tribunale dei diritti del Malato- sezione di Sciacca, hanno da tempo proposto il riuso dell'immobile dell'ex Ospedale di Sciacca come centro unico di tutti i servizi territoriali della ASL n.1 di Agrigento. Questo centro studi ritiene che la suddetta proposta risponda all'effettivo bisogno dei cittadini di Sciacca di poter fruire sul loro territorio di adeguati servizi socio-sanitari. Pertanto questo Centro studi formula al Governo regionale la proposta di procedere al più presto al riutilizzo dell'immobile dell'ex Ospedale di Sciacca sito nella locale Via Figuli come centro unitario di tutti i servizi sanitari e socio-assistenziali erogati nel territorio di Sciacca dalla ASL n.1 di Agrigento, ed al fine predetto di disporre con decreti assessoriali o, meglio con unitario provvedimento della Giunta di governo che il bene sia escluso dal progetto di valorizzazione di beni immobili affidato in base all'articolo 9 della legge n. 17/2004 alla Sicilia Patrimonio Immobiliare S.p.A., e ne sia determinato il trasferimento della piena proprietà e disponibilità dall'Azienda Ospedaliera di Sciacca alla ASL n.
1 di Agrigento con vincolo di destinazione a sede di tutti i servizi sociosanitari svolti dalla ASL n.1 di Agrigento sul territorio di Sciacca. “A quanto sopra si aggiunge che l'ubicazione nell'immobile dell'ex Ospedale di tutti i servizi erogati dalla ASL n. 1 di Agrigento sul territorio di Sciacca consentirebbe anche l'eliminazione dei costi annuali delle locazioni attualmente sostenuti dalla ASL n.1 di Agrigento, in coerenza con il Piano di contenimento e di riqualificazione del sistema sanitario regionale 2007-2009, con un risparmio di spesa che va calcolato non limitandosi a tener conto dei costi attuali,9 ma di una loro prospettiva di incremento, in conseguenza del rinnovo dei contratti.”
Oltre a questa proposta a breve termine, il Centro studi ne formula anche un’altra, conseguente alla prima ma più a lunga gittata la quale “alla luce del disegno generale di costituzione dei Presidi territoriali di assistenza, si ritiene che l'immobile dell'ex Ospedale di via Figuli possa ben svolgere tale funzione e divenire, con l'approvazione del decreto di rimodulazione della rete ospedaliera e della rete di assistenza territoriale, sede di uno dei Presidi territoriali di assistenza che dovrebbero essere previsti sul territorio della Regione.” Il documento infine si chiude con un accorato appello al governo regionale: “Per quel che riguarda la città di Sciacca noi auspichiamo una Vostra decisione forte e rapida che restituisca alla pubblica utilità l'immobile dell'ex Ospedale di Sciacca, con l'effetto positivo di far partire nella nostra città un processo di nuova fiducia nei confronti della politica regionale.”

Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"

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