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venerdì 2 gennaio 2009

IL FUNERALE DELLA GIUSTIZIA ITALIANA... WORK IN PROGRESS...

Marco Travaglio - Passaparola del 29-12-2008 - I Mandarini della Casta.


Quarta Puntata della Follia Kossighiana: il Senatore può guardarsi indietro con orgoglio, e ricordare un 2008 Fantastico. Ma cosa avrà detto mai stavolta? Dopo aver vivamente consigliato l'Esecutivo di infiltrare Sbirri senza scrupoli tra i cortei universitari, per poi far risuonare le Autobulanze (link) ... Dopo aver gridato alla Stampa che per bloccare le manifestazioni studentesche ci sarebbe dovuto scappare il Morto, meglio se Donna, Vecchio o Bambino, e che la strategia della "Paura" fosse l'unica possibile (link) ... Dopo aver dichiarato in maniera orgogliosa che abbia mooooolto più rispetto per le Brigate Rosse che per la Magistratura Italiana (link) ...
... in questo caso spara a Zero su Antonio Di Pietro! L'intervista è di Roberto Scafuri per "Il Giornale" ... e per chi sennò! Il quotidiano Buffo-Giordanesco sarebbe disposto a tutto pur di affossare il nome di Di Pietro, persino ricorrere a personaggi Vergognosi come Cossiga. Che importa, basta far male. Il Figlio del leader dell'Idv, intercettato, ha provocato al Papi, a sé stesso e a tutto il Partito una Figura di M.... Colossale (raccomandazioni). Ma vedere come il quotidiano Berlusconico punti il dito contro un cessetto otturato, abitando in un letamaio industriale, fa ridere sul serio (metafora del "Guardare il dito e non vedere la luna", traslata al presente Arcoriano). http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=KAQ0O ecco l'intervista a Cossiga...
tralasciando i giudizi su Di Pietro (gravissimi naturalmente), che in questi giorni avrà un buon da fare a sculacciare il figliolo, mi ha inquietato un aspetto che sia per Kossiga che per l'Intervistatore risulterà Banale: un Senatore a Vita, può dire con tanta leggerezza, con tanta sicurezza,"IO NON FACCIO PIÙ LE RACCOMANDAZIONI SOLO PERCHÉ NON ME LE CHIEDONO"? Questo è Normale? (da http://www.nonleggerlo.blogspot.com/)

Prepariamoci.
Vogliono farle la Festa.E' già debilitata, mediaticamente maltrattata e strumentalizzata.Questo a causa della sua proverbiale Indipendenza.E' la Magistratura Italiana.

Prima l'Impunità dei Potenti. Poi, forse, un po' di ossigeno ai Cassaintegrati.Prima il Ko definitivo alla traballante Giustizia Italica. Poi, forse, il sostegno alle Imprese.Prima l'Inutilità, la bugia della Separazione delle Carriere. I Pm diventeranno gli Avvocati dell'Accusa. Davanti ad un Innocente lo Stato, il Pubblico Ministero, dovrà continuare a scavare, ad aggredire, ad accusare. Sarà la Fine. Ma qual'è il Reale Obiettivo di questa strategia? Semplice, immediato: mettere il Pm a guinzaglio della Politica. Come? Il Pm diverrebbe un "Funzionario di Polizia": non più alla ricerca di "colpevolezza" o "innocenza", ma pronto a sostenere in Tribunale le pretese delle Forze dell'Ordine. O peggio, dell'Esecutivo stesso.
Prima la legge sulle Intercettazioni. Eh si, chi di Noi non si sente intercettato? E' un problema gravissimo, fondamentale. Non riesco a pagarmi gli Studi o acquistare i libri di testo? Non ho i soldi per il latte dei bambini o per i medicinali della nonna, che devo mantenere? Che importa, basta non essere intercettato. Anche se non ho nulla da nascondere. Berlusconi ultimamente ha dichiarato: "Ad ogni convegno chiedo: quanti di Voi sono sicuri di NON ESSERE INTERCETTATI? E pochissimi alzano la mano. Chiedo ancora: quanti di Voi hanno PAURA DI ESSERE INTERCETTATI? Il Tripudio, tutti alzano la mano!" ... eh tante grazie! Se in platea siedono Dell'Utri, Previti e tutti i compagnucci di merenda, certo che se la fanno sotto ... e ancora: "Non è mai veramente Democratico un Paese nel quale TUTTI hanno paura di essere intercettati ... SE ESCONO LE MIE TELEFONATE LASCIO L'ITALIA! ... Direi che quest'ultima frase è soggetta a più interpretazioni ... lascerebbe l'Italia in segno di Protesta, o fuggirebbe di gran carriera per evitare le inevitabili galere, utilizzando il Craxi'Style?Insomma, concludo: Prima la Riforma della Giustizia, Prima la Separazione delle Carriere, Prima la Legge sulle Intercettazioni, Prima l'affossamento della Magistratura Italiana, Prima il Salvataggio delle Alte Sfere. Non si dannerebbero in questo modo se non avessero commesso reati gravissimi, o se non lo stessero facendo tutt'ora, il che è molto probabile. Perché oggi possono essere ascoltati, domani chissà. Prima questo.Pooooooooooooi ... forse, qualche Taglio in meno all'Istruzione, al fondo per lo Spettacolo, alla Ricerca, agli Incentivi "Verdi" ... forse, qualche Social Card funzionante in più (100.000 Tessere sono inutilizzabili, 1/4 del totale circa), qualche sburocratizzazione, qualche Condonuccio, qualche Depenalizzazioncina ... (Wil non leggerlo)

Lo psiconano ha detto che "il 2009 per quanto mi riguarda sarà terribile". Ha affermato che le priorità assolute del Governo per fare uscire il Paese dalla crisi saranno la "Riforma della giustizia e la legge sulle intercettazioni". I disoccupati possono dormire tranquilli. Se telefonano alla moglie avranno la sicurezza di non essere intercettati. E anche gli occupati, sempre meno, non devono avere preoccupazioni. Se un amministratore pubblico, pagato dal loro IRPEF, ruba non finirà in galera. Di fronte a un'Italia impoverita, con una previsione di due milioni di disoccupati in più, le parole dello psiconano sono come l'orchestra che accompagnava gli ebrei alle camere a gas a Auschwitz. Questo Governo, dal suo insediamento la scorsa primavera, ha avuto un'unica priorità: evitare a tutti i costi che i politici finiscano in galera, a partire dal presidente del Consiglio. Il lodo Alfano è stato una pietra tombale sulla democrazia. Quattro persone in Italia sono più uguali delle altre. Dei processi Mills e Bassolino si occupano solo i giudici, l'informazione di regime è assente.Lo psiconano ha ricordato che lui "si trova per la terza volta, ed è un record assoluto, a essere presidente del G8 e del G14". Un'affermazione che dovrebbe farci riflettere. Se uno come lui arriva a un record del genere come nostro rappresentante non ci sono televisioni controllate che tengano. Il problema siamo noi. La nostra ignavia. Quest'Italia non è mai nata, non ha un corpo e neppure un'anima. E' uno zombie dominato da mafie, massoneria e criminalità politica. Ha avuto qualche sussulto con le lotte partigiane, con Falcone e Borsellino, con Ambrosoli e Livatino. Ma sono stati casi isolati. Le eccezioni che confermano la regola. Da sempre chi non si è rassegnato e si è opposto al regime è stato isolato o ucciso, spesso isolato per essere ucciso.Una finta democrazia non è più sufficiente a chi sta attuando in modo scientifico i piani della P2. Ora vuole una vera dittatura. Li abbiamo sottovalutati, credevamo che avessero un limite. Non lo hanno. Sono i nostri dipendenti e sono diventati i nostri padroni. Dei cialtroni, ma con un immenso istinto di sopravvivenza, il loro per il momento è più forte del nostro. Ci tengono ancora in coma mediatico assistito grazie ai ai giornali (finanziati da noi) e all'occupazione delle televisioni.Il risveglio sarà duro e quando Testa d'Afalto dice "il 2009 PER QUANTO MI RIGUARDA sarà terribile", forse pensa a sè stesso. Il 16 dicembre 1944 Mussolini si recò al Teatro Lirico a Milano. L'Italia era distrutta dalla guerra a causa sua, ma i milanesi gli riservarono un'accoglienza trionfale. Pochi mesi dopo a Piazzale Loreto avevano cambiato idea.Una sola riforma è necessaria in Italia: la Riforma della Politica. I nostri rappresentanti non possono essere al di sopra della legge. In Commissione al Senato sono ferme da mesi le firme di 350.000 italiani onesti per la legge popolare Parlamento Pulto. Non vengono prese in esame da Vizzini, il presidente della Commissione, del PDL. Il suo capo non lo permette. Il PDmenoelle dei D'Alema e di Cicciolino Veltroni neppure.Ogni tanto ci penso e non capisco. Perchè proprio a noi? Di quale delitto ci siamo macchiati come popolo per avere dei politici di questo livello? E per quanto ancora?Loro non molleranno mai (ma gli conviene?). Noi neppure. (http://www.beppegrillo.it/)

Cosa hanno in comune Islanda, Grecia e Ecuador? Un'economia di guerra.L'Islanda è fallita, la Grecia è in rivolta e Correa, presidente dell'Ecuador, ha dichiarato il "default" del Paese: i titoli di Stato in scadenza nel 2012 non saranno pagati.La Grecia è stata oscurata dai media. Non si sa quello che vi succede. Si fa passare una rivoluzione come una manifestazione di ragazzi esagitati, di no global, di anarchici. La Grecia è vicina al fallimento economico e per questo bisogna: "Sopire, troncare.., troncare, sopire". Il contagio fa paura.In Italia, la scorsa settimana sono andate deserte due aste di BTP e una terza ha venduto circa un terzo dei titoli. Lo sapevate? Nooooooooooo? Vi capisco, i telegiornali erano troppo occupati a spiegare che sulle Alpi nevica in dicembre e a descrivere la frenetica corsa agli acquisti.Il mondo è in guerra. Una guerra economica. Non molto diversa da quelle combattute con le armi. L'informazione di guerra serve a rassicurare. Gli alpini stavano per sfondare a Stalingrado e il giorno dopo già attuavano una veloce ritirata strategica verso l'Italia. Questo Stato si regge ormai solo sulle balle. La sua ultima frontiera. Preparate le scarpe da lancio per il 2009.
"Caro Beppe,sono uno studente universitario di Genova che sta facendo l'Erasmus in Islanda, dove ho conosciuto molte persone che vivono e lavorano qui e vedere con i miei occhi come la speculazione finanziaria ha distrutto un Paese che fino allo scorso anno l' ONU definiva il primo al mondo per benessere. I miliardi di dollari che gli speculatori hanno riversato su questo Paese per anni ad un certo punto si sono interrotti e nel giro di poche settimane le principali banche del Paese sono fallite, la moneta è crollata e l' inflazione e la disocupazione, prima quasi inesistenti, hanno raggiunto percentuali a due cifre. Parlando con le persone del posto ho scoperto con stupore che questo Paese scandinavo è afflitto dai nostri stessi problemi, una classe dirigente collusa con le banche che invece di tutelare i cittadini cerca di coprire le azioni di chi dilapida i loro risparmi e che non vuole saperne di abbandonare il potere, nemmeno ora che le i cittadini per la prima volta nella storia del Paese scendono in piazza ogni giorno per chiedere le dimissioni del governo che ha portato il Paese in queste condizioni. Ma la notizia che mi ha spinto a scrivere questa lettera è quella apparsa oggi su un piccolo giornale locale dove si parla di un giornalista che ha dovuto licenziarsi perchè dopo aver seguito un inchiesta sulle persone che hanno causato la crisi finanziaria il suo editore ha deciso di pubblicare il suo articolo modificato altrimenti il giornale sarebbe stato fatto chiudere dalle persone che il giornalista denunciava. Nemmeno le notizie dei suicidi che stanno diventando sempre più numerosi possono essere pubblicateQuesta esperienza mi ha fatto capire che nonostante viviamo in Paesi diversi con tradizioni e struture politiche diverse i problemi che affliggono la nostra società sono gli stessi in tutta Europa, il blog ha già rilevanza internazionale, perchè non dedicare spazio anche agli altri Paesi europei? Sono sicuro che le persone e le notizie non mancherebbero e questo contriburebbe a farlo crescere ancora insieme a chi che non si arrende a questo sistema che ci chiede di non credere piu nella giustizia e di diventare come loro, arricchendoci sfruttando e ingannando le persone. Se ho deciso di non essere come loro e di costruire la mia vita combattendo le ingiustizie e aiutando chi difende la verità è anche grazie a tutto quello che ci hai dimostrato in questi anni, prima dalla televisione (ero piccolo, ma mi ricordo quando avevi deciso di andartene a parlare nei teatri pur di non sottometterti a loro) e ora con il blog e le manifestazioni, continua cosi!".Federico A.
(da beppe grillo)

La riforma della giustizia è diventata “la leva” a cui i partiti ed i politici dicono che bisogna far ricorso per risolvere i problemi del Paese. Personalmente ritengo che sia più urgente risolvere la “questione sociale” delle famiglie (che non arrivano a fine mese) e dei lavoratori (quelli che perdono il posto e quelli che non riescono proprio a trovarlo). Ma certamente anche fare in modo che la Giustizia funzioni è importante. Il problema è che la politica nel suo complesso non vuole riformare la Giustizia per farla funzionare meglio ma per non farla funzionare affatto. Anzi, peggio: vuole farla funzionare “a due velocità”: con estremo rigore verso la generalità dei cittadini, con estremo favore nei confronti della Casta.Ora, poi, che si discute anche delle telefonate intercettate a mio figlio Cristiano, l’occasione è sembrata a qualcuno propizia per tentare di conquistare anche il consenso dell’Italia dei Valori. No, noi non ci stiamo. Noi riaffermiamo che la giustizia è, e deve restare, uguale per tutti. Non c’è figlio che tenga, men che meno il mio!Anche mio figlio, se vuole far sentire la sua voce, deve andare dai magistrati (se e quando lo dovessero chiamare perché ad oggi non è accusato né indagato di nulla). Ma nessuno si aspetti di vederlo strillare sui giornali contro i magistrati che fanno le intercettazioni, paventando improbabili e fantasiosi complotti politici. Fatta questa premessa, mi torna in mente il “ritornello” di sempre: "ma perché ogni volta che il lavoro dei magistrati colpisce la “sinistra”, questi prendono le distanze dai giudici, salvo poi inneggiare alla magistratura quando colpisce gli avversari politici?"L’unica risposta che riesco a darmi è che in realtà, in materia di Giustizia, non esistono “due” forze politiche che hanno diversi atteggiamenti nei confronti della Giustizia, ma una sola forza politica trasversale a cui piace, appunto applicare il principio della intoccabilità della Casta.Quello che sembrava essere un problema di Silvio Berlusconi si è rivelato d’incanto un problema di tutti i partiti. Un articolo de L’Unità, che invito di cuore a leggere, costruito anche su dati presentati da un’interrogazione dell’Italia dei Valori di qualche settimana fa, ha evidenziato un desolante scenario dell’amministrazione pubblica di questo Paese e della sua classe politica nazionale. L’articolo sdogana la gravità del quadro tracciato, attribuendo al Partito di Berlusconi (PDL) la medaglia d’oro dei condannati, indagati e prescritti in Parlamento con 42 persone. Seguono Pd, Lega,Udc.Al centrosinistra va invece il primato della corruzione locale. Leggendo l’elenco delle condanne di alcuni esponenti c’è da farsi venire la pelle d’oca. Alla prima trasmissione a cui parteciperò tenterò di leggere questa lista (dei parlamentari) e le relative condanne ed imputazioni, sempre che me lo lascino fare. E’ mia convinzione, infatti, che i cittadini siano stati nel corso di questi anni “inconsciamente intorpiditi” dall’informazione di regime, ed io vorrei ricordare a tutti, prima di andare nuovamente alle urne a votare, dove è stata riposta dai partiti la loro fiducia alle precedenti elezioni. Ce lo vedete un cittadino onesto, padre di famiglia, votare Giuseppe Ciarrapico, senatore forzista, con 5 condanne definitive per falsi e truffe varie? Solo una legge elettorale dove non puoi esprimere preferenze può consentire il sostegno politico a certi figuri. Solo una informazione pilotata (e Ciarrapico è anche proprietario di svariati giornali) può “intorpidire” la conoscenza dei fatti da parte dell’opinione pubblica.In uno scenario del genere vi è un palese “conflitto trasversale di interessi giudiziari” fra gli attori della politica nazionale: ecco la ragione per cui molti mestieranti della politica si servono dei media per dipingersi vittime di una persecuzione perpetrata dalla magistratura e così invocare le “riforme” con nessun altro fine che precostituirsi l’impunità. L’Italia dei Valori ed io personalmente non possiamo accettare tali furbizie ed allora ribadiamo la nostra fiducia nella magistratura, anche e soprattutto verso quella che dovesse indagare qualche volta su qualcuno di noi!
Silvio Berlusconi ha dichiarato che se un giorno venisse fuori una sua telefonata "di un certo tipo" scapperebbe dal Paese.
Ho visto molte mie intercettazioni e dei miei familiari divulgate su tutti i giornali, anche senza avere alcuna rilevanza penale. Io non mi lamento del fatto che cio' che ho detto io o hanno detto i miei figli al telefono sia pubblicato, almeno i cittadini sanno cosa ci siamo detti, sanno che non ci siamo detti alcun fatto costituente reato ed io ho la possibilita' di spiegarlo. Quale miglior democrazia di questa?
Silvio Berlusconi ha già detto cosa vuole fare sulle intercettazioni: vuole impedirle per i reati contro la Pubblica Amministrazione. Le intercettazioni stanno all'attività giudiziaria come il bisturi alla sala operatoria: Sono strumenti utili e necessari
.
(da www.antoniodipietro.it)

per oggi: Basta!! la manipolazione di parte che si vuole fare della magistratura e della giustizia (e di conseguenza delle varie 6 tv e giornali: INFORMAZIONE?) è aberrante... E i disoccupati? e la crisi economica? e i cassintegrati?
Ottimismo!!
GAME OVER

2 commenti:

Anonimo ha detto...

IL NOSTRO MOVIMENTO

Finalmente ci siamo!

E’ nata l’Unione Nazionale Italiana degli Impiegati Statali: "U.N.I.STAT."

Un movimento libero, autonomo ed indipendente: lavoratori e pensionati dello Stato uniti per dare vita alle aspettative del "popolo delle buste paga".

Un popolo fatto di gente che “campa” di stipendio e che non ha la possibilità di adeguare autonomamente le proprie entrate al costo della vita.

Un popolo che non si sente adeguatamente rappresentato in parlamento da “questa” classe politica, nè sufficientemente tutelato sul posto di lavoro da “questi” sindacati che dovrebbero difendere il potere d’acquisto di salari e pensioni.

Un popolo che ha più volte palesato su queste pagine la necessità di un soggetto politico “nuovo”.

Ebbene, adesso, il movimento c'è, è nato!

L’UNISTAT si batte per il miglioramento della qualità della vita dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.

Obiettivi primari ed inalienabili dell’UNISTAT sono la democrazia, l'uguaglianza, la libertà e la giustizia sociale.

L’UNISTAT avversa il tentativo di abbattere gli istituti di democrazia istituzionale vigenti che, anzi, vanno quotidianamente e senza soluzione di continuità, arricchiti di democrazia sostanziale e quindi di contenuto socialmente valido.

Accetta e difende i principi e le finalità della Costituzione Italiana e, pertanto, si proclama pluralista dal punto di vista ideologico, politico e religioso, nel convincimento che la persona umana non ha frontiere, nè barriere fisiche, nè psichiche e che l'individuo deve continuamente anelare alla pace, alla democrazia, alla giustizia ed alla libertà nel completo rispetto delle leggi, ma combattendo con fermezza tutto ciò che ad esse costituisca attentato.

Ai nostri amici, ai nostri lettori, a tutti i nostri sostenitori - iscritti e simpatizzanti - non verrà mai chiesto alcun contributo economico d’iscrizione, ma soltanto di “PARTECIPARE”!

La Segreteria Nazionale

Calogero Parlapiano ha detto...

grazie per la segnalazione. vi farò visita presto.
ciaoooooooo!