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domenica 11 gennaio 2009

Italia: politica ed informazione. Qualche considerazione

Il 9 gennaio Beppe Grillo dal suo blog pubblicava questo interessante articolo dal titolo "La politica è morta e l'informazione non sta tanto bene":

"Antonio Di Pietro ha consegnato le firme in Cassazione contro il lodo Alfano, quello che rende quattro cittadini più uguali degli altri di fronte alla legge. Dal balcone lo osservava Corrado Carnevale. Kriptonite che scaricava le scatole gli ricordava i suoi vecchi amici Falcone e Borsellino. Un milione di cittadini ha firmato contro Veltrusconi. Le firme saranno ora contate e esaminate una per una alla ricerca di un vizio di forma. A questo serve la Cassazione. A contare e a cassare.Io ho consegnato le vostre firme lo scorso anno per i tre referendum sulla libertà di informazione. Per ognuno erano necessarie cinquecentomila firme. Un numero enorme per un movimento dal basso, senza finanziamenti, senza copertura dei media, anzi con i partiti, i pennivendoli e i loro editori ferocemente contro di noi. Io credevo e credo tuttora che fossero in numero sufficiente. La Cassazione ha eccepito sul numero delle firme e sulla loro validità. Può darsi che abbia perso qualche scatolone per strada, che la registrazione e l’autenticazione delle firme abbia avuto qualche intoppo. Resta il fatto che centinaia di migliaia di cittadini hanno chiesto un cambiamento per una libera informazione. La fine dell’oscena e antidemocratica contiguità tra Mediaset e PDL. Di giornali usati come clave, come strumento di disinformazione di massa. Nessuna risposta da parte di Veltrusconi. Le firme per i referendum e per le leggi popolari sono diventate un fatto burocratico, non politico. La politica è morta se i cittadini per farsi ascoltare sono costretti a firmare per un referendum. E se neppure le firme sono sufficienti cosa rimane? I “nominati” da Veltrusconi (non eletti) in Parlamento dovrebbero porsi questa domanda. Se le istanze dei cittadini vengono ignorate e sbeffeggiate, che cosa ci aspetta? Che cosa li aspetta? Non crederanno veramente che questo status quo possa reggere a lungo...Da quando Kriptonite Di Pietro ha preso il 15% in Abruzzo e raccolto le firme per far processare lo psiconano insieme a Mills, i giornali di famiglia gli hanno dedicato una copertina al giorno. Gaza city è bombardata? Parliamo degli immobili di Tonino. Obama presenta il piano mondiale contro la recessione? Discutiamo dei fondi neri di Di Pietro. Fecero lo stesso in passato con Bossi, con Fini, con Casini per ricondurli all’ordine. E’ il tempo delle mezzeseghe direttori di giornali.Non so se farò un altro referendum sull’informazione. Non so neppure se ha più senso un referendum in una partitocrazia bloccata come quella attuale. Se lo farò, sarà per l'abolizione della legge Gasparri e le schede la prossima volta le fotocopierò e le metterò on line prima della consegna in Cassazione. Ps: gli elicotteri hanno acceso i motori. Ripeto: gli elicotteri hanno acceso i motori."

Contestualmente lo stesso giorno, sempre il 9 gennaio, Vittorio Feltri scriveva dalle pagine di "Libero" una lettera a Di Pietro dove lo attaccava chiedendo dei finanziamenti al suo partito, del ruolo della sua consorte e del suo moralismo, ricevendo pronta e veloce risposta attraverso il suo blog. (clicca per leggere la lettera e la conseguente risposta)



Leggendo tanto la lettera di Feltri quanto la risposta del leader di IDV possiamo farci un'idea, parziale e sommaria, delle ultime vicende, giudiziari e non, puritane e non, successe in Italia, in Campania, in Abbruzzo.

Mentre dal suo blog, l'amico Wil, l'8 gennaio parlava di Gasparri e del suo dubbio amletico, ossia: "Non è che Gomorra abbia finanziato la Camorra? Ho Comprato il Dvd e l'ho visto al Cinema: i miei soldi avranno o non avranno finanziato l'attività dei Criminali? Non vorrei che neanche una minima quota dei diritti d'autore siano andati a dei Delinquenti".

Enormemente preoccupato che i suoi pochi euro non andassero ad arricchire la Camorra mentre nessun dubbio, nessuna preoccupazione, nessun conflitto morale lo attanaglia nel vedere seduti accanto in Parlamento i Totò Cuffaro, I Dell'Utri, i Previti, gli Andreotti, l'uomo del "Con la Vittoria di Obama, AlQaeda sarà più contenta". O del "Enzo Biagi è come il Confetto Falqui (lassativo) ... basta la parola". E ancora del "Meglio Di Pietro che Mussolini" o il "Per noi Di Pietro è un Mito" datato 1994. Gasparri potrebbe avere ragione a preoccuparsi di aver finanziato la Camorra leggendo e comprando Gomorra, basti pensare a chi è la Casa Editrice del libro...
che autogol!

La politica è morta, è vero, ma è l'unico cadavere di cui non possiamo fare a meno per provare a costruire o ricostruire qualcosa di buono, qualcosa per la gente e con la gente, l'informazione non sta tanto bene, è vero, e certamente la scomparsa delle intercettazioni ed il mega conflitto di interessi ancora e perennemente in ballo non la aiuteranno a stare meglio.

2 commenti:

Wil ha detto...

Hai ragione, la situazione è critica, ma guai ad abbandonare la speranza. Niente è irrimediabile, ed anche se questa società sembra stia scivolando in una regressione culturale senza precedenti, appestata da una classe dirigente senza scrupoli, dobbiamo continuare a crederci.

La democrazia non è una condizione perenne, va meritata ed alimentata!

Grande Calogero, grazie di tutto.

Calogero Parlapiano ha detto...

grazie a te Wil per questo interessante commento.
a presto e buona serata.
ciaoooooooo!