Oggi vi voglio parlare di questa storia della Social Card che il governo Berlusconi ha proposto per venire incontro ai poveri. Non ho nulla in contrario, anzi, vorrei che ai poveri si desse il più possibile, e non solo quei 40 euro al mese, ossia 1 euro e venti al giorno, che si propongono. Ben venga qualsiasi cosa, ma non sotto forma di elemosina cosi sfacciata.
Rifletteteci un attimo. L'hanno chiamata Social Card, in inglese, ossia la “tessera del pane”. Ci sono modi e modi per aiutare i poveri, ma l'ultima cosa che bisogna fare è umiliarli. La dignità del povero vale più della dignità del ricco. Il ricco se la può anche comprare, il povero la dignità non la compra, la deve avere.
Gli mandano a casa questa tessera, il povero deve prenderla e andarla ad usare nel supermercato e i prodotti che gli dicono, magari negli stessi supermercati del Presidente del Consiglio. Non potevano mandargli 40 euro al mese direttamente a casa sua invece che mandargli la tessera? Costa pure meno, e lasci decidere a lui cosa vuole farne, se comprare medicine o il pane piuttosto che il burro. Perché umiliare cosi il povero, che si sente già umiliato? Quando sta nel bancone del supermercato deve sentire i bisbiglii degli altri che stanno dietro e che sparlano tra di loro? Questa è l'umiliazione della dignità umana, che trasforma il cittadino in suddito, e chi ha il potere non è colui che da un servizio, ma come il padrone che da il tozzo di pane o il pezzo d'osso al suo cane.
Silvio Berlusconi sta utilizzando, ancora una volta, lo Stato e la sua posizione in conflitto di interessi per favorire le sue televisioni. Lo fa invitando grottescamente i cittadini a consumare di più ma prelevando ulteriori soldi dalle loro tasche. Il rilancio dei consumi millantato in comizi e apparizioni televisive si è arrestato a misure fittizie e di facciata come quelle della social card. Se Berlusconi avesse voluto rilanciare i consumi avrebbe ridotto l’iva come è accaduto in Inghilterra dove Gordon Brown ha annunciato la riduzione dell’iva dal 17,5 al 15%. La realtà è che questa manovra mira a colpire l’unico vero concorrente sul mercato di Mediaset , Sky, un’azienda che in questi anni, come afferma il suo amministratore delegato Italia Tom Mockridge, ha creato migliaia di posti di lavoro investendo continuamente per lo sviluppo dell’azienda in Italia. Non basta, colpisce anche 4,6 milioni di famiglie. L’azienda di Cologno finge in pubblico di indignarsi, ma brinda in privato nella villa di Arcore, visto che la manovra sarebbe comunque insignificante poiché colpirebbe una parte marginale del business di famiglia del Presidente del Consiglio. Dopo la vicenda Europa 7, Silvio Berlusconi compie un'altra manovra per mettere al sicuro le sue aziende dalla crisi che investirà il Paese, le famiglie e le altre imprese, non le sue.
Grillo ha confermato l'indiscrezione all'ADNKRONOS. "Si', ho comprato un appartamento nel quartiere Lugano-Paradiso perche' se mi oscurano il blog sono pronto a ripartire il giorno stesso con Beppegrillo.ch o Beppegrillo.eu. Sono un po' preoccupato perche' ogni mese c'e' qualche leggina, qualche decretino che riduce le liberta' e che viene annunciato sempre per il bene della rete...". Il comico spiega di "aver gia' trasferito anche i master del blog".
Raggiunto a Napoli, dove si trova in tourne'e, Grillo confessa: "Speravo che la notizia non si diffondesse". Non vuole che venga interpretata come una scelta " codarda". "Non e' una fuga dalle tasse, per intenderci. L'eventuale trasferimento- assicura Grillo- riguarderebbe solo il blog, non me". "E' una mossa per tutelarmi -ribadisce Grillo-.Se mi dovessero impedire di continuare a scrivere quello che voglio, lo trasferirei. Mi sto attrezzando per andare avanti. Tutto qui", conclude il comico, che dopo Napoli portera' il suo spettacolo in giro per l'Italia fino a marzo.
Beppe Giulietti, portavoce di 'Articolo 21', commenta la notizia con una battuta. ''Non so se Grillo andra' a Lugano o meno. Quello che fara' non lo so, sono fatti suoi. Dal punto di vista sociale, sono piu' preoccupato per coloro che non riescono a trovare casa in Italia...''. L'esponente Idv non vuole entrare nel merito delle scelte del comico genovese, ma si augura che ''nessuno pensi di mettere le mani anche sulla rete, uno dei pochi luoghi sfuggito al controllo dei soliti noti".''Questo e' un Paese gia' stravolto dal conflitto di interesse -dice Giulietti all'ADNKRONOS - Non vorrei che venissero delle idee strane anche a proposito della rete''. ''Non amo fare allarmismi -avverte- tuttavia, questo e' l'unico Paese europeo, dove il presidente del Consiglio mette una tassa al concorrente..."
Per il vicepresidente della Commissione Vigilanza Rai, Giorgio Merlo ''se uno minaccia di espatriare deve anche spiegare le ragioni'' altrimenti "la sua e' una denuncia debole". "Se invece ha motivi reali, riconducibili a preoccupazioni politiche o giuridiche -dice il parlamentare del Pd all'ADNKRONOS- si apra un confronto. Senza urlare, pero', perche' mi sembra che lui e' allergico al confronto democratico''. Merlo sottolinea di ''non condividere nulla di quello che dice Beppe Grillo'', ma ''non credo sia possibile chiudere un blog senza motivazioni previste dalla legge''. Duro anche il commento di Giorgio Lainati, del Pdl, anche lui vicepresidente della Commissione Vigilanza Rai. "Grillo e' un uomo molto ricco e come tutti gli uomini molto ricchi si puo' permettere un rifugio in Svizzera. Certo, una possibilita' che non hanno i suoi 'descamisados". "Sarebbe ora -prosegue Lainati all'ADNKRONOS- che Grillo si rendesse conto che con la politica dell'aggressione e dell'insulto non si va lontano. Coprire di parolacce gli avversari e' troppo facile e contemporaneamente manifesta tutti i limiti del comico che vuole farsi re". Anche il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri taglia corto: ''Qualsiasi cosa faccia o dica Grillo -dice all'ADNKRONOS-, non commento per non diventare un figurante al servizio di una propaganda orchestrata a tavolino''.''Grillo e' uno che parla tanto, ma non riesce nemmeno a raccogliere le firme per il referendum abrogativo della legge Gasparri. Per me, puo' fare quello che vuole. Di sicuro -ribadisce- io non faro' la comparsa del teatrino virtuale che Grillo mette in piedi''. Francesco Storace, segretario nazionale de 'La Destra' critica "il vergognoso tentativo del governo Berlusconi", che giudica identico a quello di Prodi, di "stoppare i blog". "Altro che Popolo della Liberta' -conclude- minare la rete e' uccidere la democrazia".(Adnkronos)
2 commenti:
Ciao, Lillo. Grazie della tua visita. Ti ho già aggiunto ai 'blog che seguo'.
Un caro abbraccio a te e Sciacca (Sicily in my heart)
A presto ;-)
ciao anche a te! ti aggiungo subito pure io..
un abbraccio e buona serata.
ciao!!
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