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mercoledì 17 dicembre 2008

Lotta alla Mafia e Lotta ai criminali della Strada...

Un forte inasprimento delle regole per chi beve alcol, che punta a bloccare completamente l'automobilista che ha assunto bevande alcoliche. In sostanza, non si potrà più bere alcol se si vorrà guidare un'automobile perché sarà sufficiente un tasso alcolemico anche dello 0,2% per vedersi ritirare la patente. E' quanto prevede una proposta di legge all'esame della Camera e che dovrebbe essere varata entro la fine di gennaio. Lo ha detto il presidente della commissione Trasporti della Camera, Mario Valducci. (da ansa.it)

Forte inasprimento delle regole per bloccare gli automobilisti che hanno assunto bevande alcoliche. Una proposta di legge che è all'esame della Camera e dovrebbe essere varata entro la fine di gennaio prevede infatti che non si possano più bere alcolici se si vuole guidare, in quanto sarà sufficiente un tasso alcolemico dello 0,2% per vedersi ritirare la patente. Ad annunciarlo il presidente della commissione Trasporti della Camera, Mario Valducci.
La proposta di legge, ha aggiunto Valducci, "è del Pd e il relatore è Silvano Moffa per cui c'è assoluta convergenza bipartisan. Ne ho già parlato con i colleghi dell'opposizione - ha aggiunto - ci auguriamo che possa essere approvata entro fine gennaio, inizi febbraio, speriamo di farlo anche col consenso del Senato". Per quanto riguarda le pene, ha spiegato Valducci, "per chi verrà fermato la prima volta ci sarà la sospensione di 6 mesi della patente, con un inasprimento progressivo fino ad arrivare al ritiro".L'altra norma presente nella proposta è quella che prevede di trattenere una quota inferiore al 50% delle multe, che è già destinata alla sicurezza stradale, da affidare a un ente che garantisca maggiori controlli.Niguarda: "Oltre 50% conducenti positivi all'alcol"Il 50% dei conducenti coinvolti in incidenti stradali risulta positivo all'etilometro o al test per le droghe. Lo rivela un'indagine condotta su 74 conducenti arrivati dopo un incidente al Trauma Center dell'ospedale Niguarda di Milano tra marzo e settembre 2008. Lo studio, frutto della collaborazione tra il Dipartimento di emergenza e accettazione (Dea) dell'ospedale e la Polizia locale di Milano, è stato presentato durante un convegno a Niguarda. "In 7 casi su 10 si tratta di uomini - spiega Osvaldo Chiara, direttore del Trauma Team di Niguarda - con un'età media di 39 anni. Il 20% risulta positivo all'alcol, il 20% a droghe, soprattutto cocaina, e il 15% sia all'alcol che alla droga". Un quadro preoccupante a cui si vanno ad aggiungere i dati altrettanto allarmanti sul fenomeno della pirateria stradale. Due le misure che dovrebbero essere adottate secondo gli esperti: innanzitutto una maggiore educazione per chi si mette alla guida, ma soprattutto più controlli su strada. ''In Italia si eseguono ogni anno un milione di alcol test, contro i dieci milioni della Francia, praticamente l'automobilista italiano ha una possibilità ogni 74 anni di essere fermato per un controllo", ha spiegato Domenico Musicco, legale dell'Associazione italiana familiari e vittime della strada. (da tgcom.it)


Perchè scrivere una lettera alla nuova Commissione Antimafia?
Perchè ne sentivo il bisogno. Per non far Sfocare ulteriormente l'immagine dei nostri Simboli. Voglio alzare la Voce, la mia e la nostra, ed esortare la neonata Commissione a dare il Meglio di sé. Non fingere, ma Indagare. Soprattutto per s'un Punto.Mai come oggi v'è necessità di far luce sulla Connessione che intercorre tra Mafia e Politica. Sul Passato, sul Presente. Di seguito la mia lettera. Oltre ad inviarla al Presidente della Commissione, Giuseppe Pisanu, la smazzerò in giro, ad amici, giornalisti, redazioni. Voi fate lo stesso, usatela, modificatela, rettificatela, sintetizzatela. Prendetene spunto o criticatela. Per ritornare a parlare di Politica Mafiosa, per provare a Combatterla.
"Presidente Pisanu, Onorevoli Membri della Commissione,con la Presente voglio lanciarVi un messaggio forte e chiaro, proveniente dal cuore della Società Civile: impegnatevi, date il vostro meglio. Un lavoro arduo vi aspetta. Non basterà lottare alla morte contro l'ala militare delle Organizzazioni Mafiose, sempre pronte ad esplodere in fuoco e violenza, a trasformare la strada in ghetto, e la città in valle di lacrime.Oggi Mafia è Sud, Centro, Nord ed Europa. Oggi è sempre più sfocato ed incerto il confine tra legale ed illegale, tra tollerato ed intollerabile. I proventi dell'attività criminale sono investiti massicciamente in settori Tradizionali dell'Economia, incancrenendo dall'interno la vita sociale del Paese. Ma veniamo al cuore della lettera. Leggo nella legge n. 132 del 4 agosto '08, ovvero la Vostra "Costituente", un articolo fondamentale. E' il numero 1, ed in particolare al punto f):"indagare sul rapporto tra mafia e politica, sia riguardo alla sua articolazione nel territorio, negli organi amministrativi, con particolare riferimento alla selezione dei gruppi dirigenti e delle candidature per le assemblee elettive, sia riguardo a quelle sue manifestazioni che, nei successivi momenti storici, hanno determinato delitti e stragi di carattere politico-mafioso"Perfetto. Qui vi vogliamo. Indagare sul Rapporto tra Mafia e Politica. La storia italiana è densa di Capitoli bui, misteriosi, tutt'ora irrisolti. Storie di Esecutori e finti Mandanti, di catene spezzate al momento giusto, quello della Verità. La mente va alla strage di Portella delle Ginestre, nel lontano '47. Alla Politica che probabilmente ebbe un ruolo primario, ma ne rimase fuori. La mente va ai Collaboratori di Giustizia, ai Badalamenti, ai Buscetta, ai Mannoia. Dissero quasi tutto, molto comunque. Ma quando le domande degli inquirenti salivano di livello, provavano a capire il Disegno Massimo, il gioco s'interrompeva. Mai parlare di Mafia e Politica, altrimenti "Sarebbe finita male per tutti". Parole testuali. La mente va ai Morti Ammazzati. Professionisti dello Stato, eroi quando l'anomalia della corruzione, del compromesso, della collusione era consuetudine. "Dove tutto è Mafia niente è Mafia", ma a loro questo non stava bene. Erano Professionisti dello Stato. Piersanti Mattarella, il cui omicidio non fu di certo ostacolato da Giulio Andreotti, perfettamente consapevole di ciò che stava per accadere (Sentenza 1564, 2/5/'03, Corte d'Appello di Palermo). A Pio La Torre, Comunista d'altri tempi. La mente va al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Solo fin dall'inizio, solo fino alla Morte. Impotente davanti all'immobilismo di quegli anni, e Dio solo sa da dove partì l'ordine della sua Esecuzione. Fino ad allora mai la Mafia si era assunta la Responsabilità di un simile gesto, tutta e subito. La mente va a Tina Anselmi, Parlamentare emarginata di colpo in seguito alle scoperte sulla Loggia P2. A Rocco Chinnici, determinato nell'indagare sui Colletti Bianchi della Mafia. E ancora a Peppino Impastato, un vero Eroe Moderno che usava le parole come fossero Proiettili. Eccome se squarciavano quel muro di Nebbia, a Cinisi.La mente va al Pool Antimafia, ad un periodo di vero fermento democratico. A Uomini veri come Oscar Luigi Scalfaro. La mente va a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Icone, per molti di Noi. Gli dobbiamo rispetto, riflettere sulla loro storia. La mente, infine, va a Roberto Saviano. Nel suo "Gomorra" si è occupato solo marginalmente delle alte sfere, ma il suo ritratto della Camorra napoletana ci ha spalancato gli occhi. Non solo spaccio, racket, violenza, tratta di persone. Ma anche Finanza, Investimenti, Ristoranti, Alberghi, Centri Commerciali. In tutto il mondo. Non basta il Comparto Militare, dietro alle mafie più potenti c'è la direzione di Manager ed Imprenditori capaci, spietati, colti. Reti di interessi che si estendono ovunque, dal Sindacato all'Industria, dalla Politica alla Massoneria. Reti che passano dai Rioni di Secondigliano ai Salotti di Torino, fino alle Stanze del Potere Romano.
Concludo. La Storia italiana c'insegna alcune cose: chiunque abbia provato ad andare oltre, a scavare un po' di più, è stato fatto fuori. Chi è sopravvissuto, vive ai margini, o porta avanti un'esistenza fatta di Scorte, Rinunce, Umiliazioni.Con questa lettera, scritta da un Ragazzo qualunque che ama il proprio Paese, chiedo di indagare seriamente sui rapporti che intercorrono tra Mafia e Politica. Ma sul serio. Lo dobbiamo alle famiglie delle persone scomparse, abbiamo un debito troppo grande nei loro confronti. Lo dobbiamo a chi non c'è più e si dannava per un Paese Migliore. Ed infine, lo dobbiamo a Noi, qui ed ora. Noi, che siamo vivi ed abbiamo ancora troppi dubbi. Il Presente non è timido nel regalarci ombre importanti. Sì, il Presente. Silvio Berlusconi, Marcello Dell'Utri, Cesare Previti, Totò Cuffaro. E molti altri, molti altri Politici, molte altre Vicende. Alcune intercettate, ma non del tutto comprese, altre da scoprire, mimetizzate in una Classe Dirigente allergica al rinnovamento. La Mafia si annida anche tra i piani alti dell'Olimpo Politico, nell'Immobilismo di un Potere autoreferenziale, nell'abuso della funzione istituzionale volto al conseguimento di interessi particolari, e non generali. La Soluzione è scavare, senza guardare in Faccia nessuno.
Alcuni anni fa un certo Elio Veltri ci provò.Buon Lavoro". (da Wil Non Leggerlo)

http://www.parlamento.it/Bicamerali/antimafiaxvi/sommariobicamerali.htm
http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Attsen/00001895.htm
http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Commissioni/4-00053.htm

Marco Travaglio - Passaparola del 15-12-2008: La giustizia dei ricchi

5 commenti:

coscienza critica ha detto...

E' bene che non ci siano più incidenti per causa dell'alcol, ma, vista la droga che circola in Parlamento le soluzioni dovrebbero essere due: o i parlamentari drogati vanno a zappare la terra o si dà un'auto blu con autista ai ragazzi che vanno in discoteca. O tutti o nessuno.
Ciao

Calogero Parlapiano ha detto...

..sulla droga in Parlamento preferisco non esprimermi visto che non ci sono mai entrato eh eh ma è evidente che per questo, così come per qualsiasi altra cosa, la legge deve essere sempre uguale per tutti.. (altro che Lodi...)
ciao!

Anonimo ha detto...

Quella dello 0,2 di tasso alcolemico massimo per potere guidare è la più idiota delle proposte che un parlamento di incompetenti potrebbe assumere.
Certo potrebbe essere utile per dire "Noi siamo bravi, vedete, abbiamo inasprito le sanzioni. Andiamo avanti con la politica della repressione e degli annunci roboanti".
Se si và a vedere il tasso alcolemico di tutti coloro che provocano incidenti gravi, ci si accorgerebbe che il tasso è sempre di almeno il doppio superiore al limite attuale, che è di 0,5. Che senso ha questa proposta? Per fottere chi si beve una birra e non rappresenta nessun pericolo?
Continuiamo con le politiche repressive, che non hanno mai prodotto alcun risultato utile, ed evitiamo così di prendere provvedimenti seri, efficaci.
E' ovvio che chi ha l'autista in questi problemi non vi incorre (a proposito dei parlamentari). Perchè non si aumentano i controlli come fanno in Francia e in Inghilterra?

Calogero Parlapiano ha detto...

Qualsiasi provvedimento possa servire ad arginare il fenomeno deve essere discusso e preso in considerazione a patto che abbia una reale e concreta applicazione nella vita di tutti i giorni e che valga per tutti, parlamentari compresi s'intende.
Poi oserei dire che è ormai normale l'idea per la quale: fatta la legge, trovato l'inganno..
Aumentare i controlli è fondamentale per una sana fruizione delle nostre strade.
ciao Gianfranco.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con Gianfranco: controlli a tutto spiano sulle strade, cioè concretizzare prima di teorizzare tassi improbabili.
Ciao e buona serata