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domenica 27 luglio 2008

Molecola n°28 - Saprai che non t'amo e che t'amo

Saprai che non t'amo e che t'amo

perché la vita è in due maniere,
la parola è un'ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.
Io t'amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l'infinito,
per non cessare d'amarti mai:
per questo non t'amo ancora.
T'amo e non t'amo come se avessi
nelle mie mani le chiavi della gioia
e un incerto destino sventurato.
Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t'amo quando non t'amo
e per questo t'amo quando t'amo.

Perché tu mi oda
le mie parole
a volte si assottigliano
come le orme dei gabbiani sulle spiagge.
Collana, sonaglio ebbro
per le tue mani dolci come l'uva.
E le vedo lontane le mie parole.
Più che mie esse son tue.
Si arrampicano sul mio vecchio dolore come l'edera.
Si arrampicano così sulle pareti umide.
Sei tu la colpevole di questo gioco sanguinoso.
Esse fuggono dal mio rifugio oscuro.
Tu riempi tutto, tutto.
Prima di te popolarono la solitudine che occupi,
e sono abituate più di te alla mia tristezza.
Ora voglio che dicano ciò che voglio dirti.
Perché tu oda come voglio che m'oda.
Il vento dell'angoscia ancora le trascina.
Uragani di sogni a volte ancora le abbattono.
Senti altre voci nella mia voce addolorata.
Pianto di vecchie bocche, sangue di vecchie suppliche.
Amami, compagna. Non abbandonare. Seguimi.
Seguimi, compagna, in quest'onda di angoscia.
Ma vanno tingendosi del tuo amore le mie parole.
Tu occupi tutto, tutto.
Ne farò di tutte una collana infinita
per le tue mani bianche, dolci come l'uva.

Pablo Neruda

Con questi versi il grande maestro Pablo Neruda ha mosso passi decisivi per rimanere nell'eternità dei versi, sono tra le poesie più famose, più sentite, semplici e complesse allo stesso tempo, ricolme di emozioni sincere e pure, vi traspare la libertà del sentimento ma mai del vano sentimentalismo, l'ansia d'amare e dessere amato ma mai la voluttà del romanticismo fine a sè stesso... il poeta scopre nell'amore e nella donna amata la voglia di non cadere nella caducità della vita, il motivo per vivere ancora, con il cuore e l'anima rivolta alla speranza di un futuro diverso.
In entrambe le poesie, Neruda guarda all'amore come unica fonte di salvezza ma come unico conflitto allo stesso tempo dei suoi giorni che scorrono senza certezze..."tu riempi tutto, tutto".."Amami, compagna. Non abbandonare. Seguimi".... l'amore è tutto ma se non ci fossi? e poi? e senza te? dove andare? che fare? che dire? "Tu occupi tutto, tutto"... è questo il limite e la marcia in più, il vizio e il sorriso...... e nell'altra lirica "Il mio amore ha due vite per amarti. Per questo t'amo quando non t'amo e per questo t'amo quando t'amo".... come dire...io ci sono e ci sarò sempre, t'amo sempre ed a prescindere....

Penso ogni giorno di più che l'amore sia la risposta migliore, non c'è arma, illusione, sortilegio che renda più liberi e più schiavi dell'amore... nulla ci fa volare e cadere così tanto quanto l'amore... nulla fa più male agli altri quanto un sorriso... chi provoca la tua ira non si aspetterebbe mai un sorriso.... qualsiasi cosa accada nella vita, ama.... nessuna alternativa, nessun compromesso, solo amore, solo amore poichè "vanno tingendosi del tuo amore le mie parole....
per questo t'amo quando non t'amo e t'amo quando t'amo".

3 commenti:

Mary ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Mary ha detto...

Bellissime queste poesie di Neruda,
sempre meraviglioso il grande Pablo, appropriato e stupendo anche il tuo commento. Bravissimo.
Anch'io amo la poesia e mi diletto a scrivere. Ciao e ancora complimenti per il blog.

PS. Ho eliminato il comm.precedente, che era lo stesso, per degli errori di battitura. Scusa. Ciao

Calogero Parlapiano ha detto...

grazie per il tuo commento. La poesia è il diritto dell'anima di esprimersi e Pablo Neruda la sua anima l'ha fatta anche volare, e anche noi con lui.