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giovedì 3 luglio 2008

Le ultime notizie? Piccola Rassegna..

(ASCA) - Roma, 30 giu - Su giustizia e sicurezza le polemiche sono strumentali: lo afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in un messaggio inviato all'Assemblea generale della Federazione tabaccai, ribadendo di essere intenzionato ad andare avanti nonostante le polemiche. ''Il governo - scrive Berlusconi - ha scelto di mettere la sicurezza e l'ordine pubblico fra le priorita' della propria azione, compresa la volonta' di ridare efficienza e forza credibile ad una giustizia che, troppo spesso, delude le aspettative in essa legittimamente risposte. Tante polemiche strumentali finiscono col mettere in secondo piano l'interesse collettivo. E' certo pero' che profondremo ogni nostro sforzo perche' l'interesse di pochi non prevalga su quello di quasi tutti, continuando nella direzione che era indicata nei nostri programmi e si incarna nella nostra azione''.

(ASCA) - Roma, 30 giu - ''Che Berlusconi parli di interesse collettivo e' quasi una barzelletta. E pure di cattivo gusto, visto che da quando e' stato eletto ha solo pensato ai suoi affari personali e mai alla situazione del Paese, sempre piu' drammatica soprattutto dal punto di vista economico''. Lo afferma Massimo Donadi, capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera. ''Ci troviamo di fronte ad un presidente del Consiglio deciso a fare strame della giustizia e delle istituzioni - continua Donadi - per far approvare leggi indecenti, nel piu' totale disinteresse per le esigenze del Paese e dei cittadini. Una situazione molto grave che richiede la piu' ferma e decisa opposizione, in Parlamento e nelle piazze''.

Prima l'attacco a Berlusconi sulla vicenda delle telefonate con Agostino Saccà. «L'allora aspirante capo del governo - ha detto il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro - mi sembra facesse una lavoro più da magnaccia per piazzare questa o quella velina».Poi la promessa di una linea di condotta sempre più dura: «Il nostro compito è quello di fare un'opposizione - ha continuato Di Pietro nel corso di una conferenza stampa stamattina a Campobasso - responsabile, che non ha gli occhi chiusi, che conoscendo chi c'è dall'altra parte sa che se lo si lascia fare ci porterà a essere più sudditi e meno cittadini».«L'azione politica di questo governo mi sembra piduista e non so fino a che punto - ha aggiunto Di Pietro - la volontà sia solo di Berlusconi. Il Parlamento è stato svuotato dalle sue funzioni, si fanno solo decreti legge. Ieri il Csm ha espresso un parere su una legge che hanno fatto e loro hanno detto: cambiamo il Csm».Ma a tenere banco sono sempre le dichiarazioni sulle intercettazioni tra Berlusconi e Saccà: «Le intercettazioni - ha poi insistito Di Pietro - offrono uno spaccato di questa classe dirigente italiana che ci fa vergognare, e dicono anche che non si devono pubblicare le intercettazioni».«Per un giochetto a Clinton gliene hanno fatte e dette di tutti i colori, qui se senti le intercettazioni telefoniche... voglio dire: vendevano parti di film piuttosto che di fiction e quant'altro utilizzando i soldi della Rai, soldi nostri, soldi del canone. In cambio di che cosa? Quella è bona, quella è bella, quella c'ha le tette grosse. Ma insomma, abbiate pazienza, fate gli statisti o i magnaccia?», ha concluso Di Pietro. (IlSole24ore.com)
ROMA - Si fa sempre più aspra la polemica politica attorno al tema delle intercettazioni telefoniche, dopo le nuove rivelazioni pubblicate dal settimanale "L'Espresso" sui rapporti tra Silvio Berlusconi e Agostino Saccà, ex direttore di Rai Fiction. Dopo aver definito un "magnaccia" il premier, Antonio Di Pietro, attaccato dal centrodestra per il termine utilizzato, rifiuta di scusarsi e rilancia: "E' Berlusconi che si dovrebbe scusare con gli italiani".
"In Italia sarà dittatura". "Ci sono momenti nella vita delle nazioni in cui i cittadini devono fare delle scelte; momenti in cui non si puo' piu' fare finta di niente e continuare a credere che, in fondo, nulla veramente cambiera'. Le leggi che continuamente vengono proposte dal nuovo Governo sono un attentato alla democrazia: se passano, vincera' il regime e perdera', per un tempo indefinito, la democrazia".
Comincia cosi' la lettera che il leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro ha scritto a Beppe Grillo, pubblicata sul blog www.beppegrillo.it. "Non c'e' bisogno dell'esercito per togliere la liberta' ai cittadini -sottolinea Di Pietro- e' sufficiente manipolare l'informazione e, grazie a questa, farsi eleggere in Parlamento. Quindi legiferare contro la Costituzione, contro l'indipendenza della magistratura, contro la sicurezza dei cittadini, contro la libera informazione, una legge dopo l'altra".
"Cosa distingue un primo ministro di una democrazia da un dittatore? -si chiede Di Pietro- Il vero tratto distintivo e' l'impunita' assoluta del dittatore. Quando Silvio Berlusconi l'avra' ottenuta, l'Italia sara' a tutti gli effetti una dittatura".
A questo proposito, Di Pietro conferma che "Italia dei Valori proporra' un grappolo di referendum per l'abrogazione di queste leggi contro la democrazia e se necessario promuovera' azioni di disobbedienza civile come la pubblicazione degli atti giudiziari. Nessuno puo' piu' rimanere a guardare", afferma. L'8 luglio a Roma dalle 18 in Piazza Navona, in contemporanea con l'iter di approvazione della legge sulle intercettazioni, la manifestazione indetta da Idv "per la liberta' di espressione e per la giustizia". (RomagnaOggi.it)

Un pò di rassegna stampa sulle ultime vicende italiche, fa un certo effetto sentire parlare di interssi collettivi dinanzi ad alcuni mirati decreti-legge e Lodi...ma comunque, saremo sicuramente noi ad aver capito male... perchè far sentire la nostra voce? Perchè l'informazione non può appiattirsi ed essere soggiogata ad un cumulo di bugie. Ci aspettano tempi bui ma da inguaribile ottimista dico che ce la faremo...(o almeno ci spero).. RISVEGLIATI ITALIA.


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