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domenica 13 luglio 2008

Giungerà l'alba del nuovo giorno?

La provincia di Agrigento è tra le siciliane con il maggior numero di incidenti sul lavoro. A stabilirlo i dati Inail, aggiornati al 30 maggio 2007, analizzati dall'esecutivo regionale Cisl, riunitosi a Palermo. I numeri sono allarmanti: lo scorso sono oltre 7 mila gli incidenti sul lavoro in tutti i settori.A guidare al triste classifica il settore dell'edilizia, della lavorazione del marmo e dei laterizi, che ha fatto registrare 3.445 incidenti sul lavoro, di cui 552 nel Catanese, 473 nel comprensorio di Palermo, 351 a Milazzo, 310 ad Agrigento e 165 nel Messinese. Per quanto riguarda il settore dei lavoratori agricoli, gli incidenti sono in tutto 2.801, di cui ben 777 nel Ragusano, un numero spaventoso se confrontato ai dati delle province di Siracusa, Agrigento e Caltanissetta, con "soli" 259, 252 e 203 incidenti. Terzo posto per numero di incidenti sul lavoro spetta al settore del commercio, in cui si sono registrati 1.738 incidenti. La provincia con il maggior numero d'incidenti quella di Palermo, con 386 sinistri. Seguono Catania, con 269 episodi, Ragusa, con 219, e Messina e Milazzo con 136 casi.

Anche gli iscritti ai sindacati di polizia di Agrigento prenderanno parte alla mobilitazione nazionale indetta per il 17 luglio. È ciò che fanno sapere i segretari provinciali del Sap, Sindacato autonomo polizia, Michele Lorgio, del Silp, Sindacato italiano lavoratori di polizia-Cgil, Vito Alagna, e del Coisp, Coordinamento per l'indipendenza sindacale delle forze di polizia, Vincenzo Ciulla.A scatenare la protesta la manovra finanziaria, prevista dal ministro per la Pubblica amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta, che prevede una diminuzione di oltre 3 miliardi di euro dei finanziamenti al settore che potrebbe far perdere 40 mila unità. Tagli che incomberanno maggiormente sulla provincia agrigentina già carente di personale per causa degli aggravi di lavoro, determinati dalla recente disposizione del dipartimento della Polizia di Stato, che ha demandato la gestione del fenomeno dell'immigrazione clandestina alla sola Questura di Agrigento. Una riduzione di organico che comporterà una riduzione dei servizi e dei controlli, con conseguenti disagi per i cittadini. (Da Agrigentonotizie.it)

Si intrecciano due storie oggi... Le Morti Bianche Non esistono più!.. come vedete i dati sono chiari... non importa degli operai e dei lavoratori che danno la vita per portare avanti una famiglia, sono più importanti i blocca-processi, i maxi lodi, aggirare le intercettazioni e tutte robine di pubblica utilità..personale.
La seconda storia è la storia di quelle che una volta si chiamavano "palle"... già, ricordiamo le promesse di garantire più sicurezza, che le nostre strade sarebbero diventate sicure... per realizzare tutto ciò meglio effettuare una drastica riduzione dei fondi destinati alla pubblica sicurezza...
evvai... tutto risolto... è possibile che in Italia e soprattutto in Sicilia si dorma ancora così tanto. RISVEGLIATEVI .

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