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mercoledì 5 agosto 2009

Vincenzo Marinello (PD) chiede la restituzione del Melqart alla città di Sciacca

Una interrogazione per la restituzione del Melqart alla città di Sciacca è stata presentata oggi dall’onorevole Vincenzo Marinello (PD) all’assemblea regionale siciliana.
Il documento è rivolto all’attenzione del presidente della regione, Raffaele Lombardo e all’assessore dei beni culturali, ambientali e della pubblica istruzione Nicola Leanza.
Il Melqart è una preziosa statuetta di 38 cm, di epoca fenicia, raffigurante il dio del mare e ripescata dai fondali di Sciacca nel lontano 1955 dalle reti del motopesca “Angelica Madre”.
L’importante reperto archeologico è conservato ed esposto attualmente all’interno del museo “Salinas” di Palermo e da tempo Sciacca ne chiede la restituzione come dimostrano gli appelli e le iniziative in merito lanciate dalla Lega Navale saccense e dall’associazione di promozione sociale L’AltraSciacca.

Questo è il comunicato stampa diffuso dall’onorevole Vincenzo Marinello:

“Il Melqart appartiene alla città di Sciacca, la storia lo ha consegnato ai nostri mari e sono stati dei marinai saccensi a recuperare questo manufatto dal valore inestimabile. Sono ormai più di quarant’anni che la statuetta bronzea è conservata a Palermo, al termine di una battaglia legale e burocratica contorta e complicata condita spesso anche di baratti e di ignoranza.
Ritengo fondamentale e legittima la sua restituzione alla città di Sciacca così come è accaduto nel tempo con il Satiro Danzante, restituito a Mazara del Vallo, e con l’Efebo, restituito a Castelvetrano.
Un reperto conosciuto da buona parte degli archeologici ma non solo come il “Melqart di Sciacca” non dovrebbe stare da nessun’altra parte se non nella città termale.
Al tempo stesso mi auguro che presto possa essere ultimato e reso fruibile il Museo del Mare, la sede più adatta ad accogliere il Melqart e che l’intera area di Contrada Muciare venga presto bonificata e sistemata affinchè, attraverso il Melqart, Sciacca e tutti i cittadini possano riappropriarsi di una importante parte della propria storia intercettando al contempo nuovi e sempre più virtuosi circuiti turistici.”

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