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martedì 25 agosto 2009

Turismo... fai da te

Fortunatamente anche quest’anno sono stati davvero tanti i turisti che sono giunti a Sciacca.
Nei giorni prossimi e immediatamente successivi al Ferragosto abbiamo visto per le nostre strade diversi non saccensi. Ma da dove provengono la maggior parte di questi turisti? Lo abbiamo chiesto ai principali esercenti della nostra città, ai Bed and Breakfast del centro storico e ai responsabili dei quattro alberghi della Sitas. Le risposte sono state abbastanza variegate. Arriva gente dal nord Italia soprattutto dalla Lombardia e dal Veneto, giungono naturalmente anche molti emigrati siciliani che approfittano delle ferie per tornare a vivere, seppure per un periodo limitato, nella propria terra di origine, e poi francesi ma anche russi ed inglesi. Di tutte le età, giovani ma anche famiglie. I transalpini da anni ormai frequentano le nostre spiagge e li possiamo trovare maggiormente negli alberghi della Sitas, il dato confortante è che, a differenza degli altri anni, sono giunti a Sciacca pure famiglie provenienti dalla Russia e dai paesi anglosassoni, un mercato quindi quello turistico che allarga i propri confini.
Non ci siamo occupati soltanto della nazionalità dei nostri ospiti ma abbiamo cercato, in qualche modo, anche di quantificarli. Quasi tutti i B&B presenti nelle vie del nostro centro storico sono pieni in ogni ordine di posto dal mese di agosto e anche nelle prossime settimane aspettano ospiti e ricevono prenotazioni. Un segnale preciso questo: la gente che viene in vacanza preferisce abbinare la visita ad un luogo bello e godibile ad un esborso non particolarmente alto. Queste strutture ti offrono infatti la possibilità di dormire e la prima colazione, dopo di che ognuno è libero di girovagare dove vuole, senza limiti spazio temporali.
Anche gli alberghi della Sitas, il Cala Regina, l’Alicudi, il Torre del Barone, il Lipari hanno vissuto una buona estate. E’chiaro che i momenti migliori per queste strutture alberghiere sono quelli agostani ma la gente è arrivata e continuerà ad arrivare pure nei prossimi giorni. L’organizzazione, l’animazione, i canti, i balli, le rappresentazioni teatrali interne, la spiaggia sottostante del Sovareto, le piscine e tanto altro ancora fanno di questo tipo di vacanza un momento per potersi rilassare completamente in quanto la direzione degli alberghi pensa a tutto, ma proprio a tutto.
E’ un tipo di vacanza diversa, più dispendiosa dal punto di vista economico ma meno faticosa per gli ospiti in quanto gli stessi sono assistiti di continuo e godono di tutti i confort.
Quest’anno l’unica pecca è stata la mancanza di un servizio di collegamento bus, di solito fornito dalla Aeternal, tra gli alberghi di Sciaccamare e il centro della nostra città, cosa che ha isolato maggiormente i turisti i quali hanno ridotto al minimo le escursioni fuori dai confini delle strutture alberghiere e di conseguenza ha diminuito gli introiti degli esercenti, bar, ristoranti, negozi di abbigliamento, presenti a Sciacca.
Sebbene l’estate sia ancora in corso, già si può stilare un piccolo resoconto degli affari dei nostri esercenti. Bar, ristoranti, negozi di abbigliamento hanno vissuto una stagione estiva anonima, hanno lavorato ma senza esagerare. Del resto parecchi di loro si attendevano una scossa attraverso le manifestazioni dell’estate saccense. Così non è stato. La crisi economica che attanaglia il nostro Comune non ha permesso eventi di particolare importanza. La conseguenza è di facile immaginazione. Meno persone si sono riversate nelle zone del centro storico in quanto avevano molti motivi in meno per farlo, i turisti, soprattutto quelli residenti degli alberghi, già appiedati, non avevano motivo per intraprendere lunghe scarpinate a meno che non fossero amanti sfegatati del podismo e molti di loro, ignari, sono forse ancora in attesa dell’evento clou.
Questa stagione estiva quindi scorre tuttora un po’ in sordina ma è significativo osservare come i turisti continuino a giungere nel nostro territorio nonostante tutto.
Cosa succederebbe se si potrebbe offrire loro una Estate Saccense ricca? Delle strade degne di questo nome e aperte? Una segnaletica appropriata onde evitare che si perdano una volta giunti ai limiti delle nostre porte d’ingresso?
E’ davvero un peccato: si potrebbe davvero vivere di turismo a Sciacca in estate come in inverno, basti allungare l’occhio anche a strutture, per usare un eufemismo, assopite come le Terme o a manifestazioni in caduta libera come il Carnevale.
Eppure la gente continua ad arrivare.
Nonostante alle volte sembra che si faccia di tutto per non farli più venire.

Calogero Parlapiano - tratto da "ControVoce"

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