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mercoledì 12 agosto 2009

Melqart e Lampedusa: due questioni da risolvere

Una interrogazione per la restituzione del Melqart alla città di Sciacca è stata presentata pochi giorni fa dall’onorevole Vincenzo Marinello (PD) all’assemblea regionale siciliana.
Il documento è rivolto all’attenzione del presidente della regione, Raffaele Lombardo e all’assessore dei beni culturali, ambientali e della pubblica istruzione Nicola Leanza.
Il Melqart è una preziosa statuetta di 38 cm, di epoca fenicia, raffigurante il dio del mare e ripescata dai fondali di Sciacca nel lontano 1955 dalle reti del motopesca “Angelica Madre”.
L’importante reperto archeologico è conservato ed esposto attualmente all’interno del museo “Salinas” di Palermo e da tempo Sciacca ne chiede la restituzione come dimostrano gli appelli e le iniziative in merito lanciate nei mesi scorsi dalla Lega Navale saccense e dall’associazione di promozione sociale L’AltraSciacca.
Questo è il comunicato stampa diffuso dall’onorevole Vincenzo Marinello: “Il Melqart appartiene alla città di Sciacca, la storia lo ha consegnato ai nostri mari e sono stati dei marinai saccensi a recuperare questo manufatto dal valore inestimabile. Sono ormai più di quarant’anni che la statuetta bronzea è conservata a Palermo, al termine di una battaglia legale e burocratica contorta e complicata condita spesso anche di baratti e di ignoranza.
Ritengo fondamentale e legittima la sua restituzione alla città di Sciacca così come è accaduto nel tempo con il Satiro Danzante, restituito a Mazara del Vallo, e con l’Efebo, restituito a Castelvetrano.
Un reperto conosciuto da buona parte degli archeologici ma non solo come il “Melqart di Sciacca” non dovrebbe stare da nessun’altra parte se non nella città termale.
Al tempo stesso mi auguro che presto possa essere ultimato e reso fruibile il Museo del Mare, la sede più adatta ad accogliere il Melqart e che l’intera area di Contrada Muciare venga presto bonificata e sistemata affinchè, attraverso il Melqart, Sciacca e tutti i cittadini possano riappropriarsi di una importante parte della propria storia intercettando al contempo nuovi e sempre più virtuosi circuiti turistici.”
La stessa associazione L’AltraSciacca, prendendo spunto da questa interrogazione e per dare maggiore spinta a questa iniziativa, ha scritto una nuova missiva in merito all’assessore Leanza, inviata per conoscenza anche al sindaco di Sciacca Vito Bono affinchè pure lui ribadisca la stessa richiesta a nome dell’amministrazione comunale saccense.
Ecco il testo della lettera redatta dall’associazione: “Come lei ben saprà, nel lontano nel 1955 è stato rivenuto nel mare di Sciacca un prezioso reperto fenicio raffigurante il dio del mare Melqart che attualmente si trova custodito presso il Museo Salinas di Palermo. Riteniamo opportuno il suo ritorno nella nostra città, dove è stato all’epoca ritrovato. Ciò renderebbe giusto merito ai nostri marinai, ai nostri concittadini e alla nostra cultura, essendo testimonianza delle popolazioni che transitavano per i nostri mari. Riteniamo che come avvenuto per il Satiro a Mazara del Vallo, l’Efebo di Selinunte a Castelvetrano, la Nave Punica a Marsala e altri reperti del genere, anche il Melqart deve essere restituito alla propria città di appartenenza. Fra l’altro, adesso è stato completato il Museo Del Mare di Sciacca, una moderna struttura che ben si presta ad accogliere questa statuetta, all’interno della quale acquisterà’ una maggiore visibilità in un adeguato spazio espositivo che si confà al suo prestigio archeologico e sarà adeguatamente custodita e protetta. Raccogliendo la volontà della cittadinanza che reclama a gran forza questo prezioso reperto e viste le numerose sollecitazioni che lei ha ricevuto in proposito nel recente passato, ricordiamo per tutte le cartoline con la richiesta dei saccensi che per iniziativa della Lega Navale sez. di Sciacca le sono state recapitate, chiediamo, con la presente, quantomeno una risposta ed un impegno preciso per il futuro. In data odierna, indirizziamo analoga missiva al nostro sindaco affinchè si adoperi presso il suo assessorato nel porgerle identica richiesta.”
Al contempo prosegue l’attività parlamentare dell’onorevole saccense del partito democratico. Vincenzo Marinello e Giovanni Panepinto, onorevole e sindaco di Bivona, hanno presentato una articolata interrogazione all’assemblea regionale siciliana per chiedere che il comune di Lampedusa venga affidato al più presto ad un commissario straordinario. L’interrogazione è stata rivolta all’attenzione dell’Assessore per la Famiglia, le Politiche Sociali, e le Autonomie Locali Caterina Chinnici. Come si ricorderà il sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis, era stato arrestato lo scorso 21 luglio con l’accusa di concussione e al momento l’isola è guidata dal punto di vista amministrativo dall’assessore più anziano in quanto il comune non ha un vicesindaco.
Questo è il relativo comunicato stampa: “Considerato che il sindaco di Lampedusa De Rubeis è stato sospeso dalla sua carica per le note vicende giudiziarie che lo riguardano e che altre persone risultano indagate, tra le quali Vincenzo D’Ancona, presidente del consiglio comunale, abbiamo chiesto all’assessore per la Famiglia, le Politiche Sociali, e le Autonomie Locali Caterina Chinnici un intervento deciso e concreto al fine di nominare presso il Comune di Lampedusa un Commissario Straordinario per garantire il corretto funzionamento della macchina amministrativa.
A prescindere dall'indagine in corso, nel recente passato diversi servizi giornalistici hanno fatto emergere un quadro di singolare gestione del Comune di Lampedusa come l’assunzione di 17 unità di personale presso l’ufficio di gabinetto del sindaco, le gravissime deficienze amministrative riguardanti la mancata ricognizione dei debiti fuori bilancio o i numerosi atti ispettivi presentati dal gruppo consiliare di opposizione circa la gestione della cosa pubblica rimasti sempre senza risposta, motivazioni più che sufficienti per chiedere che vengano presi provvedimenti importanti ed avviate adeguate indagini amministrative al fine di ripristinare presto sull’isola le ordinarie funzioni del Comune”.
Due vicende, quella delle restituzione del Melqart alla città di Sciacca e della risoluzione dei problemi amministrativi di Lampedusa, che ci auguriamo possano trovare presto una definitiva soluzione.

Calogero Parlapiano - tratto da "ControVoce"

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