Uno dei problemi più importanti della Sicilia e della nostra città di Sciacca è stato da sempre quello delle vie di comunicazione, dei servizi di trasporto pubblico, della rete che ci può far spostare più o meno comodamente da una parte all’altra della nostra regione. All’interno di questo annoso problema si pone in maniera evidente anche quello del servizio offerto ai nostri studenti universitari ed ai nostri lavoratori pendolari dalla Ditta Gallo che dovrebbe garantire le comunicazioni tra Sciacca e Palermo, e viceversa.
Non passa anno senza il quale non si registrino proteste, disservizi, autobus fatiscenti i quali spesso si fermano lungo il tragitto per delle rotture meccaniche o che non sono forniti nemmeno di aria condizionata, necessaria e fondamentale quantomeno nel periodo estivo, lungo e caldo.
Ma quello che si sta verificando nelle ultime settimane non solo è preoccupante ma rasenta il livello più basso da quando il servizio, se così lo possiamo chiamare, è stato istituito. Da settembre, con la ripresa di tutte le attività universitarie e lavorative, giornalmente e puntualmente, si verificano episodi sconcertanti: gente col biglietto già pagato che viene lasciata a terra o che è costretta a viaggiare in piedi per tutto il tragitto pur di non perdere le ore di lavoro (Brunetta incombe), gente trattata in maniera scortese dagli autisti ai quali non interessa cosa accadrà a coloro che non potranno giungere a destinazione e, cosa ancor più paradossale, biglietto salato ed eccessivamente costoso se paragonato alla qualità offerta dalla ditta in questione.
Tutti i giorni, ma soprattutto in coincidenza del venerdì e della domenica, la situazione rischia di precipitare da un momento all’altro perché la frustrazione prende il posto della ragione, la foga prende il posto delle parole ed in questo contesto giungere alle mani per accaparrarsi un posto diventa quasi il passaggio naturale e finale di tutta la vicenda. Non è possibile andare avanti così.
Tutti gli anni ci poniamo le stesse domande, ci chiediamo perché l’amministrazione comunale non possa o non voglia fare nulla, cerchiamo di spiegarci per quale motivo si giunga puntualmente a questo stato di cose ma non troviamo mai le giuste risposte.
Quando qualche esponente politico all’improvviso si ricorda della triste vicenda, due sono i pensieri che ci sobbalzano subito in mente. O cerca il suo momento di gloria giornaliero o siamo in prossimità delle elezioni e cavalcare l’onda del malcontento e del “ci penso io” diventa uno sport facile e piacevole da praticare.
Mesi addietro erano state fatte delle precise promesse a tutti coloro che usufruiscono del servizio ed in generale a tutta la cittadinanza: sarebbe stato istituito un portale
on-line ove possibile prenotare il proprio posto sull’autobus. Ebbene siamo oramai a metà ottobre e non solo questo servizio non è stato creato ma la ditta gallo non possiede nemmeno un proprio sito internet.
Siamo sicuri che non ci sarebbe nemmeno bisogno di andare a verificare che quanto riportato corrisponda a verità data l’annosità del problema ma se proprio si ci vuole togliere lo sfizio invitiamo la polizia municipale, i vigili urbani e l’assessore al traffico Mariella Campo a recarsi il venerdì pomeriggio a Palermo, alla stazione o in viale delle scienze, o collocarsi la domenica pomeriggio a Sciacca presso la via agatocle, sede principale della nostra grande stazione degli autobus. Potrà rendersi facilmente conto di come stanno veramente le cose e magari decidere di intervenire concretamente.
Inoltre non siamo solo noi poveri saccensi a dover constatare questo degrado nei servizi ma anche i ragazzi dei paesi dell’hinterland, nonché i turisti che per giungere a Sciacca o a Palermo si rendono conto velocemente di questa triste realtà e la pubblicità non può che essere negativa.
Da anni ci sono tutta una serie di quesiti che ci amareggiano sia in quanto utenti sia in quanto semplici cittadini: perché la ditta gallo opera in un sistema di monopolio assoluto nello gestire questa tratta stradale? Perché nessun altra ditta si può inserire in questo contesto? Forse è che siamo tutti soddisfatti del servizio offerto e non c’è bisogno di concorrenza? Non ci risulta. Perché il servizio di prenotazione dei posti on-line non è ancora stato attivato, anzi perché non abbiamo nemmeno un sito ufficiale della ditta dove poter controllare quantomeno gli orari dei collegamenti offerti che cambiano ripetutamente a loro assoluta discrezione? Perché tutti i sindaci che si sono avvicendati negli ultimi anni nella nostra città, nonché l’ultimo ancora in carica, non hanno preso in mano la situazione e fatto sentire la loro voce in modo deciso all’interno del governo regionale? E dire che siamo perfettamente collocati all’interno dei tanto decantati virtuosi collegamenti. Perché il costo del biglietto di sola andata, di andata e ritorno, nonché l’abbonamento mensile continua ad aumentare senza ritegno in un contesto di tali disservizi? Perché con un solo autobus si devono raccogliere tutti i passeggeri provenienti da Sciacca, Sambuca e Menfi con l’evidente conseguenza che i posti non bastano per tutti? Perché non si potenzia il servizio offerto? Perché l’utente che paga profumatamente per avere un servizio degno di questo nome deve rimanere a terra, arrivare in ritardo, viaggiare senza confort e subire continui attacchi di bile? Perché abbiamo il terrore di ammettere come stanno davvero le cose?
In un paese dove indignarsi è divenuto merce rara, gli utenti hanno ormai superato da tempo questa fase per giungere a quella della rassegnazione e della vergogna per sentirsi trattati come animali da smistare da una parte all’altra della Sicilia e per temere il ricatto di perdere pure questo minimo servizio di trasporto se osano descrivere le cose per come stanno. Chi usufruisce delle prestazioni della ditta gallo è ben consapevole del fatto che, se oggi è riuscito a salire sull’autobus, domani magari rimarrà a piedi: in questa vicenda siamo tutti sulla stessa barca e diventa necessario poter fare fronte comune, nel comune interesse di provare a risolvere il problema.
Ma non siamo a Sciacca sede del terzo polo turistico?
Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"
Non passa anno senza il quale non si registrino proteste, disservizi, autobus fatiscenti i quali spesso si fermano lungo il tragitto per delle rotture meccaniche o che non sono forniti nemmeno di aria condizionata, necessaria e fondamentale quantomeno nel periodo estivo, lungo e caldo.
Ma quello che si sta verificando nelle ultime settimane non solo è preoccupante ma rasenta il livello più basso da quando il servizio, se così lo possiamo chiamare, è stato istituito. Da settembre, con la ripresa di tutte le attività universitarie e lavorative, giornalmente e puntualmente, si verificano episodi sconcertanti: gente col biglietto già pagato che viene lasciata a terra o che è costretta a viaggiare in piedi per tutto il tragitto pur di non perdere le ore di lavoro (Brunetta incombe), gente trattata in maniera scortese dagli autisti ai quali non interessa cosa accadrà a coloro che non potranno giungere a destinazione e, cosa ancor più paradossale, biglietto salato ed eccessivamente costoso se paragonato alla qualità offerta dalla ditta in questione.
Tutti i giorni, ma soprattutto in coincidenza del venerdì e della domenica, la situazione rischia di precipitare da un momento all’altro perché la frustrazione prende il posto della ragione, la foga prende il posto delle parole ed in questo contesto giungere alle mani per accaparrarsi un posto diventa quasi il passaggio naturale e finale di tutta la vicenda. Non è possibile andare avanti così.
Tutti gli anni ci poniamo le stesse domande, ci chiediamo perché l’amministrazione comunale non possa o non voglia fare nulla, cerchiamo di spiegarci per quale motivo si giunga puntualmente a questo stato di cose ma non troviamo mai le giuste risposte.
Quando qualche esponente politico all’improvviso si ricorda della triste vicenda, due sono i pensieri che ci sobbalzano subito in mente. O cerca il suo momento di gloria giornaliero o siamo in prossimità delle elezioni e cavalcare l’onda del malcontento e del “ci penso io” diventa uno sport facile e piacevole da praticare.
Mesi addietro erano state fatte delle precise promesse a tutti coloro che usufruiscono del servizio ed in generale a tutta la cittadinanza: sarebbe stato istituito un portale
on-line ove possibile prenotare il proprio posto sull’autobus. Ebbene siamo oramai a metà ottobre e non solo questo servizio non è stato creato ma la ditta gallo non possiede nemmeno un proprio sito internet.
Siamo sicuri che non ci sarebbe nemmeno bisogno di andare a verificare che quanto riportato corrisponda a verità data l’annosità del problema ma se proprio si ci vuole togliere lo sfizio invitiamo la polizia municipale, i vigili urbani e l’assessore al traffico Mariella Campo a recarsi il venerdì pomeriggio a Palermo, alla stazione o in viale delle scienze, o collocarsi la domenica pomeriggio a Sciacca presso la via agatocle, sede principale della nostra grande stazione degli autobus. Potrà rendersi facilmente conto di come stanno veramente le cose e magari decidere di intervenire concretamente.
Inoltre non siamo solo noi poveri saccensi a dover constatare questo degrado nei servizi ma anche i ragazzi dei paesi dell’hinterland, nonché i turisti che per giungere a Sciacca o a Palermo si rendono conto velocemente di questa triste realtà e la pubblicità non può che essere negativa.
Da anni ci sono tutta una serie di quesiti che ci amareggiano sia in quanto utenti sia in quanto semplici cittadini: perché la ditta gallo opera in un sistema di monopolio assoluto nello gestire questa tratta stradale? Perché nessun altra ditta si può inserire in questo contesto? Forse è che siamo tutti soddisfatti del servizio offerto e non c’è bisogno di concorrenza? Non ci risulta. Perché il servizio di prenotazione dei posti on-line non è ancora stato attivato, anzi perché non abbiamo nemmeno un sito ufficiale della ditta dove poter controllare quantomeno gli orari dei collegamenti offerti che cambiano ripetutamente a loro assoluta discrezione? Perché tutti i sindaci che si sono avvicendati negli ultimi anni nella nostra città, nonché l’ultimo ancora in carica, non hanno preso in mano la situazione e fatto sentire la loro voce in modo deciso all’interno del governo regionale? E dire che siamo perfettamente collocati all’interno dei tanto decantati virtuosi collegamenti. Perché il costo del biglietto di sola andata, di andata e ritorno, nonché l’abbonamento mensile continua ad aumentare senza ritegno in un contesto di tali disservizi? Perché con un solo autobus si devono raccogliere tutti i passeggeri provenienti da Sciacca, Sambuca e Menfi con l’evidente conseguenza che i posti non bastano per tutti? Perché non si potenzia il servizio offerto? Perché l’utente che paga profumatamente per avere un servizio degno di questo nome deve rimanere a terra, arrivare in ritardo, viaggiare senza confort e subire continui attacchi di bile? Perché abbiamo il terrore di ammettere come stanno davvero le cose?
In un paese dove indignarsi è divenuto merce rara, gli utenti hanno ormai superato da tempo questa fase per giungere a quella della rassegnazione e della vergogna per sentirsi trattati come animali da smistare da una parte all’altra della Sicilia e per temere il ricatto di perdere pure questo minimo servizio di trasporto se osano descrivere le cose per come stanno. Chi usufruisce delle prestazioni della ditta gallo è ben consapevole del fatto che, se oggi è riuscito a salire sull’autobus, domani magari rimarrà a piedi: in questa vicenda siamo tutti sulla stessa barca e diventa necessario poter fare fronte comune, nel comune interesse di provare a risolvere il problema.
Ma non siamo a Sciacca sede del terzo polo turistico?
Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"
4 commenti:
ci saranno anche da voi le elezioni il prossimo anno?
si. a maggio elezioni comunali. vedremo come andranno a finire le varie tematiche poste in essere.... ciao ale.
Mancanza di concorrenza; hanno il monopolio e quindi vanno avanti così senza cercare di migliorare (probabilmente si beccano anche gli incentivi della CE)
è un problema che si trascina da decenni.. qualcosa e qualcuno sotto c'è: agli utenti interessa solo avere un servizio pari al costo del biglietto. ciao Pino
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