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giovedì 2 ottobre 2008

CARNEVALE 2009: (NON) STIAMO LAVORANDO PER VOI

Nei giorni scorsi abbiamo appreso dagli organi di informazioni quanto segue:


Le associazioni culturali che realizzano carri allegorici potrebbero non avere la disponibilità dei capannoni di un privato per l’edizione 2009 del Carnevale. I rappresentanti dei sodalizi ieri avrebbero tentato, senza riuscirvi, di entrare all’interno dei capannoni di località Muciare dove da alcuni anni si realizzano ed assemblano le opere in cartapesta. Le strutture erano chiuse e la strada secondaria di accesso risultava ostruita.
“Abbiamo appreso da fonti non ufficiali che il proprietario dei capannoni intende rivedere il rapporto di collaborazione fin qui prestata – dice Giuseppe Campo, presidente dell’Unione carristi – abbiamo chiesto chiarimenti al Comune, ma dobbiamo aspettare la disponibilità del sindaco per definire la questione, se dovesse emergere una richiesta economica saremmo in difficoltà”.
I capannoni sono quelli dell’ex industria di laterizi, non proprio adatti a questo tipo di utilizzo, ma sufficienti in attesa della realizzazione dei nuovi, da decenni promessi ai carristi.
Un imprenditore locale ne è proprietario e si dice in giro che li abbia venduti. L’ingresso era recintato ed inaccessibile. Ieri la sorpresa, proprio quando i carristi si stavano accingendo a pulire i locali e fare la disinfestazione.
“All’interno ci sono delle attrezzature - continua Giuseppe Campo – non abbiamo altro posto dove trasferirle, è a rischio la realizzazione dei carri, i bozzetti sono pronti, ad ottobre un pò tutti devono cominciare la lavorazione, non possiamo perdere ulteriore tempo!.
ll veto all’ingresso nei capannoni appare un mistero. Lo dovranno svelare le autorità comunali, alle quali i carristi si sono rivolti. E se non avranno i capannoni, minacciano di non partecipare alla prossima edizione della festa. (da agrigentonotizie.it)

Semmai ce ne fosse stato ancora bisogno, ci siamo resi concretamente conto di come l’organizzazione per la prossima edizione del Carnevale saccense sia in alto mare.
Una festa che spesso viene indicata come il manifesto delle qualità dei cittadini di Sciacca, una festa che si vuole intendere di grande attrazione e promozione turistica, una festa antica e gloriosa, è assolutamente affidata al caso e, se tutto va bene, programmata solamente nelle ultime settimane precedenti all’inizio dei bagordi nostrani.
In tutte le città dove davvero si vive di Carnevale e se ne fa evento unico e recepito a livello nazionale, l’organizzazione per l’anno successivo comincia il giorno dopo aver terminato i festeggiamenti. Ci si muove per tempo per reperire i fondi economici necessari e, cosa strettamente legata alla prima, si ci muove sotto ogni ambito possibile ed immaginabile per poter intercettare i passaggi di promozione pubblicitaria e di conseguenza turistica: spot, lotterie nazionali, manifesti e propaganda a tappeto.
Allo stesso tempo è chiaro che prima di offrire un prodotto si deve essere consapevoli della sua bontà. Noi de L’AltraSciacca, così come tanti nostri concittadini, siamo nell’attesa di sapere, innanzitutto se il Carnevale si farà, stando alle ultime incredibili notizie, e se si svolgerà nuovamente in contrada perriera o tornerà nella location tradizionale del centro storico.
Nel caso in cui la festa tornasse al centro storico, non sarebbe cosa deleteria organizzare e conoscere per tempo tanto come si intende proteggere la nostra piazza Scandaliato, recentemente riqualificata e già seriamente danneggiata, dal peso enorme dei carri allegorici, quanto il piano di sicurezza per essere pronti a qualsivoglia emergenza.
Ci sentiamo quindi di esprimere tutta la nostra solidarietà ed appoggio al Presidente Giuseppe Campo ed a tutta l’Unione Carristi i quali, con grande passione e fantasia, operano spesso in condizioni difficili e complicate, senza i veri capannoni, tante volte promessi e ancora oggi mai realizzati.
Ironicamente, li invitiamo allo stesso tempo a prendere le ultime notizie con il sorriso sulle labbra: trattasi di burle carnascialesche perpetrate ai loro danni cinque mesi prima della festa. Attenzione però. Dovrebbero essere ormai consapevoli che a Sciacca, ma solo a Sciacca, ogni scherzo… vale.

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