Quickribbon

lunedì 20 ottobre 2008

La città dei morti


Sciacca è senza ombra di dubbio una città dalle enormi possibilità tanto dal punto di vista turistico quanto dal punto di vista lavorativo ma negli ultimi decenni si è come appiattita, va avanti per inerzia e non sono pochi i giovani che sono costretti a cercare fortuna al di fuori non solo della nostra località ma anche lontano dalla Sicilia.
Questa considerazione diviene ancora più importante se si osservano bene e con coscienza critica tutte le cose che ci circondano, sia che si tratti del mondo del lavoro, della nostra società o della locale arena politica.
Rendersi conto però che tale dato di fatto è da estendersi anche al nostro cimitero, ci incute quel vago senso di tristezza e di rassegnazione che neanche il luogo dell’eterno riposo sembra volerci donare.
Se decidiamo di andare a trovare i nostri cari defunti ed omaggiarli di un fiore e di una preghiera non ci risulterà difficile notare il degrado in cui versa la nostra struttura cimiteriale. Come spesso accade, l’ingresso ci si pone davanti con un certo contegno di pulizia, i cassonetti sono svuotati, i secchi privi dei fiori secchi e da buttare, i primi viali sgombri e gradevoli alla vista. Ma basta inoltrarsi nelle zone più interne, periferiche o quelle di recente costruzione per rendersi conto che non sono tutte rose e fiori. Abbiamo trovato veri e propri cespugli, frutto sicuramente di una scerbatura che avviene di rado, erbacce dovunque, a volte quasi a coprire la parte anteriore dei loculi dei nostri cari, abbiamo notato chiodi, legname, mattoni lasciati alla mercè di tutti, tanto di qualche ragazzo sprovveduto in vena di avventure notturne quanto di persone anziane che rischiano di cadere e farsi seriamente male.
Come fatto attenzionare anche dall’Associazione L’AltraSciacca, negli angoli più nascosti all’occhio umano non è difficile individuare cumuli e cumuli di detriti, certamente regalo di coloro che, ultimando qualche costruzione funeraria, non provvedono a ripulire adeguatamente l’area.
Molti loculi si trovano in una situazione strutturale alquanto pericolosa, con tetti pericolanti o sistemati alla bene meglio, con mura cadenti o tra i quali iniziano ad intravvedersi numerose crepe, ferro arrugginito che esce pericolosamente dalle varie buche, pavimenti che presentano mattonelle rotte o spaccate e sporche delle feci dei piccioni che si annidano tra una crepa e l’altra, aree totalmente dissestate il che reca un potenziale pericolo per tutti coloro che vi si trovano a camminarci sopra.
Oltre al decadimento strutturale ed igienico di intere zone del nostro cimitero, ad aggravare la situazione ci sono i numerosissimi fili scoperti che serpeggiano tra un muro e l’altro, tra una crepa e l’altra, alle volte sfiorano il terreno e di conseguenza possibili pozzanghere col rischio che si può generare dalla conduzione elettrica, ci sono fili tanto aggrovigliati da far pensare che non vengono attenzionati, controllati, sistemati da anni.
Se non ci trovassimo già al cimitero e tale situazione non fosse tanto degradata, verrebbe da esclamare che qualcuno aspetti che ci scappi il morto per poter verificare e risolvere questa dolorosa vicenda.
La pulizia e la scerbatura dell’area cimiteriale spetta ai locali operai LSU che evidentemente, potendo contare su poche unità e dovendo far fronte alle diverse zone della nostra città, preferiscono tralasciare il decoro del luogo preposto ai nostri cari defunti occupandosi tutt’al più solamente delle zone prossime all’ingresso.
Del resto come spesso si è soliti dire: “sani e belli fuori, brutti e sporchi dentro”.
Per quanto riguarda invece il decadimento strutturale di intere cappelle o dei tanti loculi che sembrano rischiare davvero di crollare da un momento all’altro a chi spetta restituire quantomeno il decoro minimo? Tanto i privati direttamente interessati quanto gli enti comunali preposti a verificare e risolvere il problema dovrebbero concretamente attivarsi per rendere decorosa e fruibile l’intera area cimiteriale.
L’assessore al patrimonio Giuseppe Caruana ha già affermato che un intervento di bonifica straordinario dell’area verrà espletato a breve ma al momento ancora nulla è stato fatto e, come detto, non si tratta di ripulire bene l’intera zona ma anche di metterla in sicurezza e renderla decente e fruibile.
Occuparsi in maniera seria di questa vicenda non deve essere solo sintomatico di una città alla quale sta a cuore il decoro di un luogo così importante di culto e preghiera ma deve diventare anche fattore essenziale per dare di Sciacca quell’immagine pulita e rispettosa che merita.
Spetta alle istituzioni dislocate nel territorio fare in modo che tutto questo sia possibile con i fatti e non con le parole, spetta a noi cittadini raggiungere quell’alto senso civico che possa farci elevare sia come singole persone che come intera città, spetta a noi saccensi tornare ad indignarci per le cause che lo meritano e dimostrare che non siamo una città di morti ma un paese vivo, attivo ed operativo.

Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"

9 commenti:

Pellescura ha detto...

Peccato questo degrado.
P.S. Venivo a fare il mercatino a Sciacca. il giovedì mi pare.

Anonimo ha detto...

un blog molto "pieno", complimenti...

Calogero Parlapiano ha detto...

grazie dei vostri passaggi tanto a Pietro quanto a stopdrug...
il mercatino era ed è ancora di sabato...
c'è tanto di cui parlare, tanto, forse troppo.
ciao!!

Silvia ha detto...

Ciao Calogero...Questo senso civico dovrebbe crescere in tutti i sensi, è vero.

E' pur vero che bisogna occuparsi dei cimiteri, renderli dignitosi e sicuri...Ma come pretenderlo quando ancora non si ha, in alcuni casi, il minimo rispetto per i vivi?

Ehhh...Ce n'è di lavoro da fare e non solo nei cimiteri...

Buon inizio settimana, a presto!

Pellescura ha detto...

calogero, ok per lo scambio link.
Per il mercatino settimanale, forse tu sei giovane, prova a chiedere ai tuoi se per caso vent'anni fa era di Giovedì.

ღ Sara ღ ha detto...

che tristezza!!spero che l'intervento di bonifica venga effettuato al più presto!!cosi almeno i morti potranno riposare in pace ^_^

un bacio e buon lunedi!!

p.s: io già ti avevo linkato...solo ora mi rendo conto di non averti nemmeno chiesto il permesso! :-(

Calogero Parlapiano ha detto...

@ Silvia: il cimitero è uno dei luoghi dove il senso civico di tutti dovrebbe prevalere, più rispetto per ognicosa, vivo o morto che sia...
@ Pietro: io ti ho già linkato, chiederò di sicuro, mi hai fatto venire la curiosità...
@ Sara: figurati Sara!! non c'era bisogno del permesso, mi hai fatto piacere!! buona serata, smak!!

un saluto ed un a presto a tutti!

Pino Amoruso ha detto...

...è una costante che caratterizza tutti i nostri centri (mi riferisco al meridione) tante potenzialità non sfruttate, purtroppo. E poi il degrado...
Che tristezza e che dolore quando ritorno nella mia terra e vedo tutto è come prima se non peggio...

Calogero Parlapiano ha detto...

l'unica speranza è nei giovani, che possano ambire alla legalità.. grazie Pino del tuo passaggio e forza!!!