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martedì 7 ottobre 2008

La Battaglia dell'Acqua

Il problema della pubblicizzazione dell’acqua e della salvaguardia del prezioso liquido viene affrontato quasi giornalmente ormai tanto a livello mondiale quanto a livello nazionale. Dal lungo elenco di disservizi e perdite idriche segnalati tutti i giorni dai cittadini comprendiamo maggiormente quanto la vicenda sia ben radicata inoltre anche a livello regionale, provinciale e locale.
Giovedì 1 ottobre, presso l’aula consiliare di Realmonte, è stata convocata una riunione, che abbiamo deciso di seguire, dal sindaco di Palma di Montechiaro Rosario Gallo alla quale sono stati invitati tutti i sindaci ed amministratori della provincia, il neo presidente Eugenio D’Orsi, il Forum provinciale e tutti le Associazioni e movimenti per l’acqua pubblica.
I Comuni rappresentati sono stati quelli di Palma di Montechiaro, Realmonte, Licata, Bivona, Ravanusa, Burgio, Aragona, Santa Margherita di Belice, Grotte, Camastra, Montevago, Caltabellotta e Menfi. Inoltre fanno parte certamente di questo fronte anche i comuni di Calamonaci, San Biagio Platani, Ribera, Santo Stefano, Villafranca, Racalmuto, Sambuca e Lucca Sicula. Erano presenti anche Antonella Leto, responsabile provinciale del Forum per l’Acqua Pubblica e Pietro Mistretta, Presidente dell’Associazione di promozione sociale “L’AltraSciacca”.
La riunione ha interessato tutti quei comuni dell’agrigentino che stanno facendo fronte unitario affinchè le risorse idriche tornino ad essere gestite in maniera efficiente cosa che, al momento, con la Girgenti Acque non si sta assolutamente verificando.
E’ Rosario Gallo, sindaco di Palma di Montechiaro, ad illustrare brevemente la situazione. Spiega come la gestione della Girgenti Acque abbia generato una gran mole di malcontento nella popolazione e negli enti del territorio.
La privatizzazione dell’acqua, nata in un certo senso per liberarsi della gestione EAS, è risultata inutile in quanto la Girgenti Acque ha continuato ad appoggiarsi in maniera consistente alla vecchia gestione. Ripercorre le vicende giudiziari spiegando di come l’Assemblea dei Sindaci voleva rifiutare allora l’offerta della Girgenti Acque aggrappandosi al conflitto di interessi che alcuni amministratori locali avevano, essendo, allo stesso tempo, all’interno dell’Assemblea ed all’interno del Consorzio del Voltano. Il TAR però ha misconosciuto questa possibilità anche se si annuncia che la battaglia legale andrà sicuramente avanti.
La ribellione dovrebbe verificarsi tanto all’interno dei singoli comuni quanto in seno all’ATO per far in modo che il contratto trentennale stipulato qualche mese fa possa essere risolto o fatto decadere.
Da più parti si è inoltre ipotizzata la possibilità di organizzare un Referendum Popolare che, coinvolgendo ed informando i cittadini, possa esprimere liberamente se la privatizzazione è ancora ben accetta o se si intenda tornare alla gestione pubblica del servizio idrico.
Interviene anche l’Onorevole Panepinto, sindaco di Bivona, il quale paventa il rischio di ritrovarsi tra qualche mese nella stessa tragica situazione venutasi a creare con gli ATO rifiuti.
La Girgenti Acque non ha una vera organizzazione aziendale, non compie investimenti per aumentare l’approvvigionamento idrico, mancano anche i loro impiegati negli uffici del territorio. Agrigento e provincia rappresentano quindi l’emblema dei disservizi idrici i quali però devono essere continuamente dimostrati raccogliendo giornalmente informazioni ed immagini circa l’attuale stato delle cose. Al momento ci sono ancora comuni che non hanno consegnato le loro reti idriche (tra gli altri, Calamonaci, Burgio, Montevago, Villafranca, Palma di Montechiaro, Licata, Santa Margherita di Belice, Villafranca) e, stando così le cose, non hanno alcuna intenzione di farlo, almeno fino a quando la legge lo consentirà.
L’esigenza di produrre un documento comune col quale si afferma che le reti idriche non saranno consegnate viene stimolata da più parti insieme ad una serie di interessanti quesiti quali per esempio “chi paga o pagherà l’acqua che si viene a perdere durante l’erogazione?” oppure “le fasce economicamente più deboli, quali tra le due cose potranno permettersi: bere o mangiare?”
Anche a Realmonte i disservizi non mancano come spiega il locale Presidente del Consiglio Giovanni Coco, la turnazione dell’acqua è passata da cinque a quasi venti giorni tra le giuste ire degli utenti.
La Girgenti Acque, a differenza della vecchia EAS, gestisce attualmente il servizio idrico in assenza di regolamento, in maniera arbitraria in quanto lo stesso dovrebbe essere approvato dall’Assemblea dei Sindaci i quali non l’hanno mai fatto. Inoltre questa società risulterebbe già essere indebitata e vantare diversi creditori, in pratica vogliono gestire il servizio idrico con i soldi della gente attraverso le salate bollette che giungeranno nelle nostre case. Allo stesso tempo anche i presidi territoriali verranno quasi certamente soppressi, una volta alla settimana un loro impiegato si recherà a turno nei vari comuni per stipulare i nuovi contratti. Si teme che i servizi offerti non saranno mai pari alle somme che ci verranno chieste in sede di bolletta e che sia in atto un colossale affare di milioni e milioni di euro perpetrato ai danni dei cittadini, affare che cercheranno di difendere in ogni modo.
La conclusione della riunione è affidata ad un comunicato indirizzato al Presidente della provincia e dell’ATO Eugenio d’Orsi, al Presidente della Regione Lombardo, alla Girgenti Acque, all’Agenzia delle Acque ed al Prefetto col quale si comunica l’urgenza di convocare l’Assemblea dei Sindaci della provincia di Agrigento e la non possibilità di consegnare la rete idrica e gli impianti a causa delle gravi e costanti inadempienze perpetrate dalla Girgenti Acque.
Tutto questo, insieme alla necessità di perseguire ancora la battaglia legale già in atto e di vagliare la possibilità di indire un Referendum popolare.
Il prossimo mercoledì invece si terrà una riunione del Forum nazionale per l’acqua pubblica a Roma alla quale tutti gli enti, i politici, gli amministratori, le Associazioni che aderiscono e supportano questa battaglia sono invitati a partecipare.
Dalla riunione di ieri usciamo con la consapevolezza che la questione non è assolutamente chiusa e che ancora tanto ci sarà da dire e scrivere nei prossimi mesi. Anche Sciacca dovrà confrontarsi prima o poi in maniera più concreta col problema e decidere cosa intende fare con le proprie risorse idriche.
Questo sarà uno dei problemi sul quale verterà la prossima campagna elettorale del futuro sindaco di Sciacca: chi si presenterà ai nastri di partenza?


Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"

9 commenti:

Sanosano34 ha detto...

Il problema è pure che la gente se ne frega! Sapessero a cosa vanno icontro

Calogero Parlapiano ha detto...

molti sottovalutano il problema,a ltri non si interessano di nulla. pronti a fare rumore solo quando arriveranno le bollette... poi sarà troppo tardi per piangere. ciao!!

Paola ha detto...

Purtroppo anche da noi la privatizzazione dell'acqua oltre a creare disservizi vari, ha notevolmente inciso alla tasca.... cosa si deve fare!?! non c'è verso di tornare indietro, a quando si stava meglio e credevamo di star male!!!Ciao Calogero, grazie della tua visita:l'ultimo mio post però non è un premio....un caro saluto e buona serata

Calogero Parlapiano ha detto...

grazie anche a te della visita, noi qua in sicilia e a sciacca ci stiamo battendo in tal senso e vedremo cosa ne conseguirà..
un saluto pure a te, ciao!!

Anonimo ha detto...

Purtroppo non è il disinteresse della gente, ma piuttosto è una triste rassegnazione ... ciao calogero

Pino Amoruso ha detto...

Ciao in questi giorni stò diffondendo una iniziativa attraverso il mio blog. Ho lasciato molti commenti in blog diversi perchè ritengo che ora più che mai bisogna fare "RETE"...
Se la pensi anche tu come me, clicca sul mio blog e diffondi l'iniziativa.

Se ti ho contattato nei giorni scorsi, considera qs mio commento come un saluto...

A presto ;)

Calogero Parlapiano ha detto...

ciao marzia e ciao pino.
e noi dobbiamo fare in modo di dissolvere questa rassegnazione ed impegnarci attivamente affinchè qualcosa di buono possa accadere.
pino, è la prima volta che mi contatti. ora ti visito eheh
grazie dei vostri passaggi e a presto. ciao

ღ Sara ღ ha detto...

eh si! il problema acqua è un problema importante..e concordo con te....molti sottovalutano il problema!!

complimenti per il blog...se ti fa piacere ti linko nel mio! un bacione e buona giornata ^_^

Sara

Calogero Parlapiano ha detto...

grazie sara di essere passata...
bene, certo che mi fa piacere, anch'io ti linkerò nel mio blog!!
a presto, ciao