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lunedì 8 settembre 2008

L'assonanza delle idee

Noi de L’AltraSciacca, consapevoli del fatto che costruire sia molto più complicato del distruggere, abbiamo spesso cercato di proporre durante questi mesi di attività alternative complete ed esaustive a problemi a cui la nostra amata Sciacca non riesce a trovare soluzione.

Oggi, giovedì 4 settembre, apprendiamo con soddisfazione e leggiamo il seguente articolo a firma di Franco Iacch:

Dal 1986 in poi furono in molti a proporre delle idee per cercare di sfruttare l’ormai abbandonata rete ferroviaria. Una di queste fu, per esempio, quella di convertire l’intera tratta per fini turistici: il treno avrebbe trasportato i turisti per tutta la rete ferroviaria e avrebbe concluso la sua corsa negli alberghi dell’ex Sitas. Progetti che, comunque, restarono ad uno stato embrionale. Oggi la linea ferroviaria dimessa è davvero in totale stato di abbandono e l'incontrollata edificazione di abitazioni, che in alcuni casi si è spinta fino alla sede ferroviaria, ha danneggiato l'aspetto ambientale. Ma perché non riconvertire la tratta ferroviaria che va dal fiume Verdura al Carboj in pista ciclabile? Utopia. Invece no e, anzi, un decreto regionale incoraggia proprio le amministrazioni. Infatti, questa tratta è già stata inserita nel 2005 nel “Piano mobilità non motorizzata in Sicilia” redatto dalla Regione Siciliana.Questo piano, infatti, individua in tutta la Sicilia dei percorsi ciclabili di notevole interesse turistico sia per le bellezze paesaggistiche che archeologiche. Focalizza proprio questo tratto come uno tra i più rilevanti e lo descrive :”per la buona praticabilità su quasi tutto il percorso, per l’importanza delle località archeologiche e i suoi lidi si presta bene ad essere convertita in itinerario ciclabile dalla rilevante prerogativa turistica“. E’ da rilevare, inoltre, che l’importante riconoscimento della valenza Turistica di questo tratto di territorio, legata alla segnalazione nel “Piano di mobilità“, porta a numerose agevolazioni sia per l’ottenimento di finanziamenti (regionali, nazionali ed europei) sia per la presa di possesso delle aree.La creazione di una rete dei percorsi ciclabili a livello Regionale può portare ad un notevole sviluppo turistico dello stesso così come è gia successo in altre regioni d’Italia, oltre a rappresentare una valida alternativa alle esigenze di mobilità della nostra cittadina.Non da ultimo è da sottolineare come in altre località turistiche della Sicilia come Menfi, Bosco della Ficuzza e Catania, si è già provveduto a riconvertire la tratta ferroviaria dismessa in pista ciclopedonale.Ma per fare questo il comune dovrebbe acquisire l’intera area di linea dismessa. Sarebbe un iter complicato o dispendioso? Niente affatto.Infatti – dice Giuseppe Genna, funzionario delle Ferrovie dello Stato, al quale ci siamo rivolti - il decreto regionale del 2005, stabilisce, su questi beni, il diritto di prelazione da parte degli enti locali interessati per opere di pubblico interesse.Alle amministrazioni locali, che vogliono acquisire l'area di una linea dismessa per la conversione in greenway – continua Genna - non rimane che procedere, come per tutte le altre opere pubbliche, alla dichiarazione di pubblica utilità dell'opera. Ma nessuna richiesta è stata mai inoltrata dall’amministrazione e, infatti, veniamo interpellati dagli amministratori soltanto per compiere la scerbatura e le bonifiche nelle zone di nostra competenza. Però c’è anche da sottolineare un altro: se il comune decidesse di acquisire la vecchia linea ferroviaria da riconvertire in pista ciclabile dovrebbe fare i conti con l’edificazione incontrollata di coloro che hanno costruito le proprie abitazioni proprio dove un tempo passava la vecchia linea ferroviaria. Nella città di Sciacca - dice Genna – abbiamo soltanto dato in affitto alcune zone, ma non una frazione dell’ex linea ferroviaria è stata ceduta a privati per la costruzione di immobili. In realtà, invece, sono molte le abitazioni edificate sulla vecchia linea ferroviaria di Sciacca. A noi non risulta – conclude il funzionario delle ferrovie dello Stato - ma se decidessimo di effettuare un controllo a tappeto e se dovessimo constatare una situazione del genere, procederemmo immediatamente alla denuncia di coloro che si sono appropriati illegalmente dello spazio della vecchia rete ferroviaria. (da agrigentoflash.it)

Siamo davvero contenti che alcune delle nostre iniziative ed idee prima o poi trovino il giusto risalto mediatico poiché frutto di lavoro e di numerosi giorni di indagini ed aggiornamenti.
Lo scorso 26 luglio “osavamo” infatti proporre il seguente articolo nel quale l’idea del convertire la tratta ferroviaria che va dal fiume Verdura al Carboy era già ben presente.

Eccolo:

Lo sviluppo Turistico, sostenibile e legato al territorio,della Nostra Cittadina è, nelle Idee dell’associazione L’ALTRA SCIACCA, un cardine fondamentale per la crescita economica, cultura e sociale.
E’ in questo contesto che proponiamo all’Amministrazione Comunale, ulteriori idee per la mobilità sostenibile ad integrazione di quanto già da noi presentato alla cittadinanza (
vedesi le proposte per le ZTL ad un costo sostenibile).
Le precedenti proposte, ricordiamo in sintesi, prevedevano un una Road Map per la chiusura del centro storico attraverso:
• la costruzione a costo limitato di parcheggi a raso ( la maggior parte dei quali già esistenti) nelle immediate vicinanze del centro storico di Sciacca
• La creazione, in quei parcheggi, di stazioni di scambio auto/mezzi pubblici,
• La gestione “integrata” e a basso impatto per la cittadinanza delle ZTL e dei posti auto disponibili.
Le nuove idee, mirano allo sviluppo turistico/economico della nostra cittadina attraverso un “Piano Integrato di Mobilità Sostenibile” che si sviluppa in quattro punti, .
1) Riconvertire la tratta ferroviaria che va dal fiume Verdura al Carboj in pista ciclabile.
L’idea non è nuova , infatti questa tratta è già stata inserita nel 2005 nel “Piano mobilità non motorizzata in Sicilia” redatto dalla Regione Siciliana pubblicato su GURS n.28 del 1° Luglio 2005.Questo piano individua in tutta la Sicilia dei percorsi ciclabili di notevole interesse turistico sia per le bellezze paesaggistiche che archeologiche. Esso individua proprio questo tratto come uno tra i più rilevanti e lo descrive :”per la buona praticabilità su quasi tutto il percorso, per l’importanza delle località archeologiche e i suoi lidi si presta bene ad essere convertita in itinerario ciclabile dalla rilevante prerogativa turistica“.
E’ da rilevare inoltre che l’importante riconoscimento della valenza Turistica di questo tratto di territorio, legata alla segnalazione nel “Piano di mobilità“, porta a numerose agevolazioni sia per l’ottenimento di finanziamenti (regionali, nazionali ed europei) sia per la presa di possesso delle aree.
La creazione di una rete dei percorsi ciclabili a livello Regionale può portare ad un notevole sviluppo turistico dello stesso così come è gia successo in altre regioni d’Italia, oltre a rappresentare una valida alternativa alle esigenze di mobilità della nostra cittadina..
Non da ultimo è da sottolineare come in altre località turistiche della Sicilia (
Menfi, Bosco della Ficuzza, Catania) si è già provveduto a riconvertire la tratta ferroviaria dismessa in pista ciclopedonale.
2) Creazione di Stazioni di interscambio Mezzo a motore/bicicletta.
L’idea è di creare dei nodi di scambio per facilitare la mobilità sostenibile.L’utente dovrebbe parcheggiare l’auto ed ottenere in cambio l’uso della bicicletta.In quest’ottica acquisirebbero una valenza strategica le vecchie stazioni ferroviarie.In particolare per la sua posizione baricentrica la ex Stazione di via Fratelli Argento, si presterebbe in maniera naturale allo scopo, si potrebbero infatti creare in quella zona centinaia di posti auto, e fornire agli utenti le biciclette per muoversi all’interno del circuito cittadino o lungo l’arteria ciclopedonale.
3) Creazione di collegamenti tra parti della città con notevoli dislivelli.
Uno degli ostacoli maggiori all’uso diffuso della bicicletta sono i dislivelli.La creazione di un sistema di nastri trasportatori tipo tapis rulant permetterebbe di superare facilmente questa problematica.Uno fra questi potrebbe essere posto proprio in corrispondenza della stazione di via Fratelli Argento in maniera tale da unire l’arteria ciclabile della ex ferrovia alla città alta.Ma altri potrebbero essere pensati in altre località con lo scopo di unire zone altimetricamente svantaggiate alla pista ciclabile: Perriera/Lido, Sabella, San Marco/Spiaggia etc.
4) Chiusura del centro storico alle macchine.
La presenza di un grosso parcheggio nella stazione di Via Fratelli Argento, di un arteria ciclabile che unisce varie zone importanti della città ( Lido, Foggia, San Marco, Sabella, etc) e di un tapis rulant che senza sforzo porti gli utenti dall’arteria ciclabile al centro storico, incentiverebbe notevolmente l’uso della bicicletta e potrebbe permettere la chiusura totale del centro Storico di Sciacca alle macchine. (da laltrasciacca.it, Mario Di Giovanna)

Oltre ad essere ben lieti del fatto di avere tale miracolosa assonanza e convergenza di idee con l’ormai noto giornalista saccense (che noi puntualmente non manchiamo di citare allorchè inseriamo sul nostro sito i suoi spunti), ci premura sottolineare il fatto che ci auguriamo vivamente che tali proposte possano avere il sostegno della classe dirigente la quale ha il potere di trasformare queste utili indicazioni in progetti concreti da offrire alla cittadinanza tutta ed al turista, bisognoso di venire a visitare una città degna ed efficiente.


Calogero Parlapiano
(04-09-2008)

2 commenti:

Luca Viscje Brasil ha detto...

Ciao Calogero,
spero vivamente che questa "operazione" possa andare in porto e che sia solo la prima di una lunga serie.
E' molto dura scontrarsi con la burocrazia e l'ottusità delle istituzioni sempre pronte a soddisfare i propri interessi, ma sempre restie a soddisfare le necessità reali della città e della gente (anche quando queste sono a portata di mano)
E' bello vedere il vostro impegno.
Complimenti e continua così.

Ciao!
Luca

Calogero Parlapiano ha detto...

grazie Luca, si fa il possibile affinchè Sciacca, ma in generale tutto il paese, sia efficiente e soprattutto degno, a misura di cittadino. Le istituzioni hanno il dovere di intervenire e fare quanto necessario. a presto, ciao.
calogero