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giovedì 11 settembre 2008

Indignarsi? E' tempo di tornare a farlo

Questo è il tempo nel quale indignarsi è impossibile, si vaga senza meta alcuna, alla ricerca non si sa bene di cosa... poi quando la si trova, ci si accorge di essere arrivati troppo tardi.

In Italia, in Sicilia, a Sciacca, nel Mondo decidono delle nostre vite e molti soldi vengono versati per questo motivo e noi succubi, silenziosi assenti di una vita che non è più la nostra. A volte ci dimentichiamo di essere cittadini e non sudditi, a volte decidiamo di spegnere il cervello e far sì che gli altri scelgano per noi... e restiamo inermi ed inerti dinanzi a tutti coloro che non ci prendono in considerazione, senza parola, senza potere più far nulla... una volta che preferiamo il silenzio, ci autocondanniamo al mutismo poichè nessuno più ci interpella, nessuno più ci calcola... come se alla cassa di un supermercato un giorno lasciamo passare davanti a noi una persona con poca roba da pagare e tutti i giorni seguenti tutti ci passano innanzi senza più chiederci il permesso, senza chiedersi se abbiamo fretta...

Questo è il tempo nel quale indignarsi è impossibile, ci scivola ogni cosa addosso come se fosse pioggia, osserviamo la nostra Costituzione venire maltrattata e privata delle sue fondamenta, osserviamo i tagli alla Sicurezza o alla Scuola senza battere ciglio, guardiamo le Terme di Sciacca sprofondare nell'oblio, apriamo il rubinetto e ci ricordiamo della questione-acqua e della sua fantomatica privatizzazione, andiamo all'Ospedale e tra una zanzara e l'altra sorvoliamo sulla disperazione che si avverte nel nostro reparto di Oncologia... ecco la nostra risposta: ...............................................................................................................................................................

Il vuoto, il nulla, il silenzio, l'apatia. Beh io ho deciso che non ci sto, io ho deciso che voglio vivere in un paese migliore dell'attuale, io non voglio rimanere in silenzio, io voglio gridare.
Visionario? No. Pazzo? Questo forse Si, lo ammetto. Innamorato del mio paese? Posso metterci la mano sul fuoco. Disilluso? Per niente, non mi arrendo. Paura? Ogni tanto, di non fare in tempo, di restare solo. Siciliano? Si, con orgoglio.
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Senza la nostra capacità di sognare non siamo nulla, senza il nostro cuore siamo simili agli automi di questo computer: è come vegetare. Dobbiamo avere il coraggio di cambiare, non solamente per noi, ma anche per tutti quelli che come noi, vorrebbero cambiare ma non ne hanno la possibilità o il coraggio. Dobbiamo avere la forza di scuotere il nostro io, di capire che molte cose potrebbero divenire più belle, più interessanti, più degne se solo muovessimo le nostre intelligenze. Vanità? No, voglia di volare.

La mia pelle è carta bianca per il tuo racconto/scrivi tu la fine io sono pronto/non voglio stare sulla soglia della nostra vita/guardare che è finita/nuvole che passano e scaricano pioggia come sassi/e ad ogni passo noi dimentichiamo i nostri passi/la strada che noi abbiamo fatto insieme/gettando sulla pietra il nostro seme/a ucciderci a ogni notte dopo rabbia/gocce di pioggia calde sulla sabbia/amore, amore mio/questa passione passata come fame ad un leone/dopo che ha divorato la sua preda/ha abbandonato le ossa agli avvoltoi/tu non ricordi ma eravamo noi/noi due abbracciati fermi nella pioggia/mentre tutti correvano al riparo/e il nostro amore è polvere da sparo/il tuono è solo un battito di cuore/e il lampo illumina senza rumore/e la mia pelle è carta bianca per il tuo racconto/ma scrivi tu la fine io sono pronto.
(Negramaro/Jovanotti... da "Cade la pioggia")

6 commenti:

Silvia ha detto...

Ricambio la visita :) molto carino anche il tuo di blog!

A presto

Calogero Parlapiano ha detto...

grazie Silvia del tuo passagio, torna quando vuoi. buon pomeriggio, ciao!!

Luca Viscje Brasil ha detto...

Calogero quando trasmetti una grande forza con le tue parole. Quando leggo post come questi, mi viene voglia di tornare in Italia. Mi viene addirittura voglia di essere Siciliano!!
Bravo.
Alla prossima!

Calogero Parlapiano ha detto...

quando passi dalle mie parti fammi un fischio, la Sicilia e Sciacca sono davvero splendide ma sono sicuro che già lo sai...
ciao!!

Kaishe ha detto...

Friulana cone Luca... sono entrata per scriverti la stessa cosa: Leggerti mi fa venire voglia di essere Siciliana, come te...
Io credo, peraltro, che ci siamo moltissime affinità fra voi abitanti della vostra Isola e noi abitanti di un'Isola in territorio italiano che si chiama Friuli.
Soprattutto lo stesso orgoglio, lo stesso senso di appartenenza, la stessa dignità così presente in prsone (popoli) non ricchi materialmente ma che, forse proprio perciò, hanno sviluppato una grande ricchezza d'animo...

Calogero... sei un ragazzo splendido... e te lo dico con cognizione di causa e cuore di mamma (miei figli hanno rispettivamente 25 e 27 anni)...
E già che ci sono un abbraccio anche a Luca!

Calogero Parlapiano ha detto...

grazie kaishe per le tue parole, grazie davvero. La Sicilia è un gran bel posto e i siciliani sono gente accogliente e orgogliosa. Non sono mai stato in Friuli ma mi fido certamente delle tue parole...
a presto e buon weekend.