Quickribbon

domenica 21 settembre 2008

Attenzione al Punteruolo... Rosso




In questi giorni, girando per la nostra bella città di Sciacca, ci siamo accorti di un fatto tanto curioso quanto serio per la nostra vegetazione e per le poche aree verdi che oramai ci sono rimaste. Alcune palme stanno visibilmente morendo e, di certo non per l’arsura estiva, comunque ormai prossima alla fine. In verità è un problema che affonda, è proprio il caso di dire, le sue radici già da qualche mese.
Cos’è il Rhynchophorus ferrugineus?
E’ il cosiddetto “Punteruolo Rosso”, un coleottero molto dannoso per le piante di palma. La specie è originaria dell’Asia Minore ma l’importo massiccio in Europa di piante esotiche ne ha determinato il propagarsi anche nell’area del Mediterraneo e in Sicilia. L’insetto vive all’interno della palma e la femmina può deporre fino a trecento uova alla volta. E’ facile comprendere perciò la rapidità con cui questi insetti possano svilupparsi e attecchire in tutte le piante di palma della nostra città. Il fenomeno purtroppo è già iniziato e nessuno sembra pensare né a fermarlo né a cosa fare per fermarlo. Non è difficile accorgersi della presenza di questo temibile insetto nelle palme poiché esse si presentano flosce, quasi secche, svuotate dall’interno e a rischio di cedimento. Il Punteruolo Rosso non abbandona la palma nella quale si trova se prima essa non muore.
Cosa fare allora?
Le piante infette devono essere rapidamente abbattute e smaltite nei centri provinciali di biotriturazione per evitare che l’infezione possa diffondersi rapidamente nelle altre nostre aree verdi. Se la pianta si trova in territorio pubblico spetta al Comune farsi carico di tutte le procedure, se, invece, la palma è nel terreno di un privato allora è lo stesso ad avere il dovere di procedere e segnalare l’accaduto alle autorità competenti.
Non è un problema di poco conto né da sottovalutare in quanto è in gioco l’intero nostro patrimonio verde il quale già di per sé non si presenta in condizioni ottimali. La stessa vicenda ha già interessato diverse altre zone della Sicilia, specie in provincia di Palermo, Trapani e Catania ed anche in territorio nazionale il problema inizia a coinvolgere molti comuni, basti pensare che dallo scorso gennaio ad oggi sono più di duemila le palme estirpate nella sola Sicilia.
Si cercano i rimedi più efficaci e definitivi ma al momento nulla sembra essere migliore dell’estirpazione della pianta malata e della disinfestazione plenaria dell’area interessata.
Tutto questo ha dei costi, ne siamo perfettamente al corrente, ma cosa sarebbe Sciacca senza quel minimo tocco di verde?
Noi de L’AltraSciacca chiediamo quindi a chi di dovere che la situazione venga debitamente monitorata e che, con il supporto necessario di gente qualificata, si proceda al più presto alla risoluzione concreta e veloce di questo problema il quale rischia di toglierci un assaggio di quello che la splendida natura può offrirci.

2 commenti:

Matteo L. ha detto...

Caspita che peccato. Fai bene a volere che si monitori la situazione. Fammi sapere se avrai riscontri positivi.

Calogero Parlapiano ha detto...

grazie matteo per la visita. la nautra e i suoi problemi vengono spesso dimenticati e si rimane sordi ai segnali che essa ci dà... staremo a vedere... buona domenica, ciao!!