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sabato 12 settembre 2009

Stasera CARLO VULPIO a Sciacca: Non Mancate!

Stasera alle ore 21 presso la splendida cornice offerta dal Castello Luna i saccensi e gli amanti della letteratura avranno la possibilità di godersi un prestigioso Caffè Letterario.
Interverrà infatti il giornalista e cronista Carlo Vulpio, già collaboratore del Corriere della Sera.
La serata è organizzata dall’associazione di promozione sociale L’AltraSciacca la quale, per la buona riuscita dell’evento, si avvale della preziosa collaborazione dell’associazione culturale “Antiche Tradizioni”, della libreria “Verba Volant Bookshop” e del Bed and Breakfast “Fazio”.
La manifestazione verrà condotta dal giornalista Alberto Montalbano.
Carlo Vulpio presenterà la sua ultima fatica letteraria dal titolo “La città delle nuvole – Viaggio nel territorio più inquinato d’Europa”, Edizioni Ambiente. Il libro parla delle industrie presenti a Taranto ma più in generale dell’inquinamento presente in tutta Italia.
Nella recensione si legge: “C’è un diritto nella nostra Costituzione, che è assoluto e non accetta contemperamenti e limitazioni, ed è il diritto alla salute”. Ma Taranto non può fare a meno dell’industria, perché l’industria crea lavoro. Anche quando le sue emissioni inquinano oltre ogni misura, inondando la città con un fatale miscuglio di veleni: policlorobifenili, benzoapirene, emissioni radioattive, mercurio e, naturalmente, diossina, così tanta da far impallidire il caso Seveso. Un disastro ambientale con conseguenze dirette sulla salute di persone e animali.”
Durante la serata sarà possibile acquistare il libro, conoscere meglio l’autore che visita per la prima volta la nostra città di Sciacca e commentare le note polemiche che hanno accompagnato negli ultimi mesi la vicenda personale e giornalistica di Carlo Vulpio.
Carlo Vulpio era salito pochi mesi fa alla ribalta della cronaca in quanto si era occupato a piene mani della vicenda denominata “Why Not” la quale aveva visto coinvolto l’ex ministro Clemente Mastella ed il magistrato Luigi De Magistris, oggi parlamentare europeo.
Lo stesso Carlo Vulpio pochi mesi fa è stato candidato per le elezioni europee senza tuttavia riuscire ad essere eletto, seppure per poco.
Dall'inizio del 2007 quindi seguiva le inchieste "Poseidon", "Why Not" e "Toghe Lucane" per il Corriere della Sera. Dal 3 dicembre dello scorso anno non può più farlo. Nel suo ultimo articolo aveva fatto i nomi di magistrati, di politici e di imprenditori coinvolti nell'inchiesta della Procura di Salerno in seguito alla denuncia di Luigi De Magistris. Subito dopo ha ricevuto una telefonata in cui è stato sollevato dall'incarico da Paolo Mieli, direttore del Corriere della Sera. I nomi erano troppi, troppi anche per i lettori del Corriere.
Qualche mese fa Carlo Vulpio, a tal riguardo, ha scritto: “Io so che Luigi De Magistris va difeso, che Clementina Forleo va difesa, che Gabriella Nuzzi, Dionigio Verasani, Luigi Apicella vanno difesi.
E non solo perché sono magistrati, ma perché sono magistrati che hanno fatto semplicemente il proprio dovere e per questo, oggi, stanno pagando.
Con il trasferimento, con la sospensione dello stipendio, con il declassamento dalle loro funzioni.
Stanno pagando perché il Consiglio Superiore della Magistratura sta seguendo in questi anni questa linea: punire coloro i quali indagano e fanno bene il proprio lavoro e non si accucciano sotto le ali protettrici della politica e delle correnti della magistratura.
Stiamo parlando di magistrati senza corrente, senza partito, di persone che difendiamo perché in esse noi vediamo coloro che difendono i nostri diritti.
Oggi siamo in un paradosso, sta capitando qualcosa di molto molto importante: finora eravamo convinti, magari accettavamo certamente non di buon grado, l'idea e il principio che chi non rispetta la legge la fa franca.
Chi uccide non va in galera, diciamo così.
Ma da questo momento in poi stiamo vedendo che accade il contrario: chi rispetta la legge finisce in galera, chi, anche magistrato, emette un provvedimento conforme alla legge viene considerato deviato e deviante.”
Un appuntamento importante quindi per conoscere meglio una personalità di livello nazionale e grande spessore umano e professionale.

Calogero Parlapiano - tratto da "ControVoce"

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