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giovedì 3 settembre 2009

Le intimidazioni alla Sogeir Ato Ag1

Nuovo atto intimidatorio ai danni della Sogeir Ato Ag1. Due mezzi utilizzati per la raccolta dei rifiuti solidi urbani sono stati dati alle fiamme da ignoti lo scorso 22 agosto nel territorio appartenente ai comuni di Montevago e di Santa Margherita Belice.
I due autocompattatori della Sogeir erano parcheggiati precisamente nel deposito di via Venezia a Montevago e sono stati gli stessi residenti della zona a notare il fumo e le fiamme dando naturalmente l’allarme. I vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente, la qual cosa ha permesso che i due mezzi non andassero completamente distrutti dal fuoco ma i danni sono ugualmente ingenti e si aggirano all’incirca sui 150mila euro.
La Sogeir quindi di nuovo nel mirino della criminalità organizzata. A distanza di due anni dal primo incendio doloso che aveva interessato in quel caso quattro mezzi della società a Ribera, adesso purtroppo ci risiamo.
Gli inquirenti naturalmente stanno vagliando tutte le ipotesi e non tralasciano alcun dettaglio affinchè i colpevoli possano essere identificati ed assicurati alla giustizia. Vincenzo Marinello, presidente della Sogeir, è stato già ascoltato dalle forze dell’ordine e, da quello che emerge, niente lasciava presagire quanto sarebbe successo in quanto nessuna richiesta criminosa era stata fatta alla società, nessuna lamentela particolare era stata perpetrata nella zona nella quale è accaduto il misfatto: insomma un vero e proprio giallo.
Il sindaco della piccola comunità belicina, Antonino Barrile, ha prontamente condannato il vile atto subito dalla società che gestisce e raccoglie i rifiuti in ben 17 comuni della nostra provincia offrendo tutta la propria solidarietà ed appoggio a Vincenzo Marinello. A quanto pare nel territorio belicino non risultano particolari problemi per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti ed il sindaco è sicuro nell’affermare che “l’atto intimidatorio non ha nulla a che vedere con la gente di Montevago”.
Come già accaduto un anno fa quando a seguito del primo attacco subito i mezzi furono prontamente riacquistati ed inaugurati dando un segnale forte e deciso di ripresa e di non sottomissione alla criminalità, anche in questo caso non dubitiamo del fatto che la Sogeir possa velocemente voltare pagina e dimostrare ancora una volta che il proprio lavoro andrà avanti, nonostante minacce ed intimidazioni.
Giustamente è stato allertato della situazione anche il prefetto di Agrigento mentre le indagini sono svolte dai carabinieri della compagnia di Sciacca. A seguito di questi vergognosi atti, Vincenzo Marinello chiede al prefetto Umberto Postiglione ed alle stesse forze dell’ordine maggiori controlli e sorveglianza per i mezzi e le strutture della società d’ambito. Nei prossimi mesi inoltre sarà predisposto con molta probabilità dalla Sogeir anche un servizio di videosorveglianza che possa interessare tutti o i principali depositi, autoparchi, siti ecologici presenti nei comuni serviti dalla società. Per le forze dell’ordine si prospetta quindi un duro lavoro alla ricerca di quanto più materiale possibile possa servire a risolvere il caso anche se la base di partenza sembra proprio essere quella che trattasi di un atto di intimidazione. Le indagini ci auguriamo ci sveleranno perpetrato da chi e perché.
Come ricordiamo “la Sogeir è la società d’ambito che gestisce l’ATO AG1 appoggiandosi e integrando l’attività già svolta dai servizi di nettezza urbana. L’ATO AG1 è composta da 17 Comuni che stanno avvicinandosi, grazie all’attività di Sogeir., ad una maggior consapevolezza ambientale che vede nella Raccolta Differenziata un valido strumento per migliorare la qualità dell’ambiente, per trasformare tramite il riciclaggio il rifiuto in materia prima seconda, e favorire quindi un positivo riscontro economico. La missione di Sogeir. è promuovere una città più pulita grazie alla collaborazione in primis dei cittadini e quindi diffondere una cultura ambientale tramite iniziative di sensibilizzazione delle utenze domestiche, non domestiche, stanziali e non. Svariati progetti che Sogeir ha attuato e continuerà a sviluppare sempre di più per creare quella coscienza ambientale con cui dovranno crescere anche le utenze più giovani che rappresenteranno il futuro.”
Sulla vicenda è intervenuto in questi giorni anche l’onorevole Enzo Marinello (PD) che ha redatto il seguente comunicato stampa: ““Esprimo tutta la mia solidarietà alla società d’ambito Sogeir Ato Ag1 ed al suo presidente Vincenzo Marinello, vittime di un altro vile e vergognoso attacco da parte della criminalità organizzata. Dopo l’atto intimidatorio perpetrato ai danni della società due anni fa a Ribera, il malaffare torna oggi a bussare alle porte di chi garantisce la pulizia e l’ordine nelle nostre città, e lo fa con un altro incendio che ha interessato due mezzi della Sogeir a Montevago.
Lo Stato e tutte le istituzioni politiche non devono mai abbassare la guardia e devono proteggere allo stesso tempo tutti coloro che lavorano giornalmente al servizio dei cittadini e della comunità agrigentina garantendone la sicurezza.
Auspico che le forze dell’ordine possano adempiere celermente alle dovute indagini e che tutti i responsabili di questa assurda vicenda vengano assicurati alla giustizia cercando di fare, nel più breve tempo possibile, piena luce su quanto accaduto”.
Anche il Sindaco Vito Bono esprime solidarietà alla Sogeir Ato Ag1: “Sono profondamente dispiaciuto per quanto avvenuto, dice il sindaco Vito Bono. E’ un atto vile, incivile, barbaro che colpisce non solo la Sogeir come ente gestore di un servizio pubblico essenziale, ma l’intera comunità servita e tutti i 17 comuni che ne fanno parte. Al presidente della Sogeir Vincenzo
Marinello, comprensibilmente sconvolto, va tutta la mia vicinanza istituzionale e umana e l’apprezzamento per il gran lavoro che è riuscito a fare in questi anni portando la Società d’Ambito ad essere tra le migliori e più virtuose in Sicilia.”.
Tutta la redazione del nostro giornale intende esprimere al Presidente di Sogeir Vincenzo Marinello ed all’intera società d’ambito la propria solidarietà e vicinanza per quanto accaduto con l’augurio che l’attività e l’importante servizio che garantisce a buona parte della nostra provincia possa proseguire nonostante tutto e senza impedimenti, nella speranza e nella consapevolezza che le indagini faranno il proprio corso e i responsabili saranno assicurati alla giustizia.


Calogero Parlapiano - tratto da "ControVoce"

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