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lunedì 4 agosto 2008

Molecola di Vita n°29 - Lentamente Muore

Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita, di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento
di una splendida felicità.
(Martha Medeiros)

Martha Medeiros è nata a Porto Alegre nel 1961, è giornalista e autrice di 11 libri. Lettino è stato il suo più grande successo di pubblico e di critica. Nel solo Brasile ha venduto oltre 100.000 copie. Il romanzo è stato tradotto di recente in numerosi altri paesi, tra cui la Francia, il Portogallo, la Spagna. Una pièce teatrale tratta da Lettino è stata portata in scena con altrettanto successo in Brasile e Portogallo. E’ in preparazione la pièce italiana.

E' uno dei testi poetici più conosciuto dei nostri giorni, è stato (forse da sempre) attribuito a Pablo Neruda, ma in realtà è frutto dell'ingegno artistico della scrittrice brasiliana Martha Medeiros. La poesia ripercorre con fare incalzante tutte gli stati d'animo delle persone che non vogliono, non possono o non riescono a dare uno scossone alle proprie vite, si lasciano sedurre dall'apatica voglia del non-fare, del non-provare... nessun rischio, nessuna decisione che possa creare scompiglio a sè o a chi ci sta a fianco. L'equilibrio e la coerenza sono sempre principi ben accetti ma la vita ogni tanto pretende altro, pretende che ci lasciamo andare, e non contano i pentimenti o gli errori ma il credere che in quel dato momento era giusto così per noi, era la cosa che si doveva fare...
chi non modifica mai le abitudini, chi non vuole rischiare nella vita e nei sentimenti, chi non ha rispetto per il proprio cuore nè per quello degli altri, chi rinuncia, non soltanto ai propri sogni, ma soprattutto a sognare, chi pensa che sia meglio "aggiungere giorni alla vita e non vita ai giorni" sarà sempre costretto a non vivere davvero, a morire lentamente, non fisicamente, ma interiormente, nella mente e nell'animo... "evitiamo la morte a piccole dosi", evitiamo di far passare la nostra vita senza scossoni, senza provare l'ebbrezza dell'amore, del rischio, dei sentimenti... evitiamo di costringerci all'infelicità solamente per stare tranquilli e fare contenti tutti tranne noi stessi, evitiamo di respirare con la bocca e col naso ma col cuore e con l'anima, solo così potremmo raccontare un giorno d'aver vissuto, solo così avremo
vissuto davvero.


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