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sabato 30 agosto 2008

Ciò che abbiamo dentro ci renderà liberi.


Girovagando sul mio blog, mi sono imbattutto in un post di qualche settimana fa... non me l'ero mai dimenticato in realtà... mi chiedevo e pensavo: "Se non riusciremo a far volare ciò che abbiamo dentro, resteremo sempre troppo a terra".
Cosa significa per me? Cosa significa per voi?
Tempo fa un tale mi disse: "Non avere paura di quello che fai ma di quello che non fai"... Penso che le cose volendo potrebbero essere anche correlate... molte persone si rifiutano di esprimere le proprie emozioni, di esprimere le proprie qualità, pensano di dover rendere conto a qualcuno, pensano che il giudizio degli altri sia più importante del loro, temono gli altri, il loro sguardo, la loro opinione... ed io? e noi?
Riusciremo a far volare ciò che abbiamo dentro? Riusciremo a non rimanere troppo a terra?
Perchè non amare? Perchè temere? Perchè avere paura di dare sfogo alle proprie qualità?
Il tempo alle volte dà risposte che noi neanche pensavamo di poter ricevere, il tempo passa e noi preferiamo voltarci dall'altra parte, siamo così terrorizzati dal tempo che passa da non riuscire a vivere ogni istante intensamente, da non riuscire a credere nella vita, da non riuscire a vivere...
E alla fine dei conti poi cosa resta? Perchè privarsi della vita, del cuore, dell'anima in nome del comune modo di fare? In nome di una "morale" che si espande come una lebbra di corpo in corpo senza essere mai la nostra? Cosa rimane?
Dovremmo volare attraverso i nostri sogni, dovremmo crescere cullati dalle nostre emozioni mentre la vita di tutti i giorni ci fa il solletico e scorre senza ferirci... e invece? quanti pensieri? quanti scontri con i giorni di tutti i giorni... "e come tutte le più belle cose, vivesti solo un giorno come le rose..." cantava Fabrizio De Andrè nella "Canzone di Marinella"... pensate: come tutte le più belle cose... vivere davvero, anche solo per un giorno, ma vivere, essere ricordati, lasciare un segno del nostro passaggio, solo un giorno ma che spettacolo....
illusioni direte voi.... forse pazzia? forse speranza? forse consapevolezza di attribuire ad ogni cosa il giusto valore... forse consapevolezza che amare è la risposta, che amare rende liberi, che affannarsi a non-amare rende superbi, che fare finta di non-amare o di non-amare più rende soli e che ce ne facciamo di un viaggio se non abbiamo nessuno con cui condividerlo.... possiamo anche partire o tornare da soli ma il frammezzo deve essere vissuto insieme a qualcuno a cui dare qualcosa e da cui prendere qualcosa così da rimanere per sempre legati nell'eterna danza del tempo e della vita.... ma è questo a cui tendiamo? è questo che vogliamo davvero? O l'omologazione? Il vuoto? L'assenza di un sorriso poichè sognare non si può, amare nemmeno, nè credere in qualcuno? Prima il successo? prima la carriera? prima la laurea? prima essere come tu mi vuoi? prima essere uguale per non essere escluso?
Prima c'è la vita.... solo allora non avremo più paura di essere quello che siamo, di vivere secondo quello per il quale siamo nati, solo allora faremo volare ciò che abbiamo dentro e non resteremo troppo a terra, solo allora.... forse... guarderemo in tanti, troppi, dall'alto e saremo Vivi ma soli... e saremo vivi nell'attesa che qualcuno dispieghi finalmente le sue ali e ci raggiunga, accanto, insieme, nel blu.


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