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venerdì 11 aprile 2008

Molecola n°10: Sciacca e l'isola del destino


Ci chiediamo per una vita quale sarebbe il nostro destino se... quando cose avremmo fatto o avremmo potutto fare se... a volte sono solo ricordi, altri semplicemente rimpianti... qualsiasi cosa essi siano fanno parte di noi, hanno costruito una vita, la nostra, l'hanno plasmata, l'hanno offerta agli altri... l'hanno resa ora vulnerabile, ora inespugnabile... Tutti a domandarsi cosa sarebbe successo se quella volta avessi fatto in un modo anzichè in un altro... Non conosciamo le risposte perchè non riconosciamo il futuro e, spesso, nemmeno il presente.. il passato, invece, è sempre lì, fa da custode dei nostri sogni, dei nostri sorrisi, delle nostre lacrime, ti volti un attimo e sai che lui c'è...

Mi sono ritrovato su questo palcoscenico chiamato Sciacca, un teatro naturale di contraddizioni e acqua di mare, un teatro splendido nella sua sponteneità, un teatro che mi vede attore di giorni che non sono miei, di giorni che vanno avanti e indietro come le onde del mare, che vanno sempre avanti e sempre indietro come le onde del mare o come le nostre sensazioni che proseguono nel domani portandosi dietro le ruggini di ieri, le incrostazioni del sale...

Dicono che il vero problema di un'isola è che è completamente circondata dal mare ed io non sono così bravo a nuotare, posso vedere l'orizzonte da lontano, lo posso assoporare all'alba e al tramonto ma non mi riuscirà di afferrarlo, di farlo mio per qualche minuscolo istante... cosa importa chiedersi il "se" o il "perchè", non importa a nessuno, non cambia niente. Occorre vivere e saper vivere: è questa la lezione che il tempo ci lascia. E' come quando sia ama: l'amore o il non-amore altrui ti fa scoprire te stesso, ti fa capire chi veramente sei, ti conosci di più e ti rendi conto di ciò che puoi e che non puoi dare, è uno specchio dove l'unico a rifletterti sei tu e nessun altro, e ognuno si riflette attraverso lo sguardo dell'altro nell'eterna danza di quello che è definito il motore del mondo: l'amore.

Il destino? quale? dove? se? come? perchè? Passa una vita oppure solo un giorno ma la vita ti risponde, risponde sempre e dovremo essere bravi a coglierla subito questa risposta perchè non la ripete mai due volte, spiega ma non è chiara, parla ma in realtà sussurra... sta a te, solo a te.

Ho scoperto scorci di Sciacca di cui non sapevo ed è stato come se avessi trovato angoli di me inesplorati, la fotografia blocca l'immagine ma non il tempo e ciò che era azzurro è già celeste e ciò che era tramonto è già vita... Ho scoperto i miei scogli in una sera di bassa marea, la luna ha concesso di svelare segreti che lo erano anche per me e adesso sono libero... libero.

Non esistono bivi, esiste un cammino e viali alberati e un mare sorvegliato da gabbiani che dall'alto sanno già da dove veniamo, dove stiamo andando e chi ci aspetta dall'altra parte. Io sto imparando a nuotare.

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