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martedì 15 aprile 2008

L'Italia e la Sicilia hanno scelto


L'Italia ha scelto:

il PdL si assicura con un cospicuo vantaggio sia la Camera che il Senato, i loro alleati, la Lega Nord ottengono un risultato positivo al di là anche delle loro più rosee previsioni mentre il nuovo PD tiene se si considera come singolo partito ma non ottiene la fiducia dei cittadini italiani e andrà all'Opposizione. IdV, alleato del PD, consolida le proprie posizioni e si può considerare soddisfatto. In definitiva: (in media) PdL 48% PD 37%, tutti gli altri esponenti e candidati premier non arrivano a quote significative e si ha la scomparsa dal Parlamento di Partiti storici come quello Socialista e come quello Comunista rappresentato dalla Sinistra Arcobaleno. Mantiene discrete posizioni l'UdC che, giungendo intorno al 6%, avrà rappresentanza parlamentare. Il prossimo esecutivo italiano sarà formato perciò da soli 5 partiti: PdL, PD, Lega, IdV e UdC. E' una scelta che ha premiato le grandi coalizioni (voto utile?) e in generale i partiti più quotati, le formazioni minori scompaiono eliminando di fatto (ci hanno pensato i cittadini invece che le leggi) l'eccessiva frammentarietà politica.


In Sicilia:

Le coalizioni si presentavano tutte "ben" coalizzate tra di loro,

Il centro-destra formato da PdL, UdC e MpA ha battuto il centro-sinistra costituito da PD, IdV, Sinistra Arcobaleno e Partito Anna Finocchiaro Presidente in maniera netta: 64% contro il 30%. Anche qui ai partiti minori e agli altri candidati alla Presidenza della Regione sono arrivati consensi minimi e i partiti rappresentati all'ARS saranno solo 5: PdL, PD, MpA, UdC e Sinistra Arcobaleno.


Per Sciacca una quasi totale sconfitta in quanto degli 8 candidati all'ARS nessuno ce l'ha fatta (a meno di sorprese o riconteggi finali) mentre alla Camera ce l'hanno spuntata Calogero Mannino (UdC) e Giuseppe Marinello (PdL).


Questa è la sommaria cronaca dei risulati finali delle elezioni nazionali e regionali 2008. Al di là delle personali idee politiche, A tutti gli eletti tanto della maggioranza quanto dell'opposizione auguro un buon lavoro, auguro di lavorare per il bene comune, per il bene dell'Italia e della Sicilia, realizzare le promesse (tante e per tutti i gusti) presentate durante la lunga campagna elettorale e risolvere i problemi del nostro paese.

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