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sabato 9 maggio 2009

Silvio lascia la politica... ma le passa gli alimenti

Perla prima volta nella storia della Repubblica italiana viviamo sull`orlo di un paradosso: il governo gode della massima fiducia e la politica gode della massima sfiducia. Non era mai capitato che un governo godesse di un così largo consenso e insieme che la politica avesse un così basso consenso. A volte era avvenuto perfino il contrario: grande partecipazione politica ma scarso consenso al governo in carica. Invece ora abbiamo un governo popolare e una politica discreditata, in ogni sua latitudine.. . la politica non ha più location, ripeto per farmi capire nel gergo presente; è spaesata, una voce fuori campo dal seri fuggita. E la perdita del voto per eleggere i rappresentanti ha separato ancor di più la politica dal territorio. La democrazia si rifugia in facebook o nei blog. Il rito dell`ovvio Peggio mi sento quando parlano i rappresentanti delle istituzioni politiche, i presidenti: è il rito dell`ovvietà, contro la mafia per la legalità, contro il terremoto per la terraferma, cordoglio e celebrazioni, viva la salute abbasso la malattia. Si, presidenti, la salute è un valore condiviso. Ricomponendomi, dirò in linguaggio politologico, che la politica è viva nel luogo della decisione ma non più in quello della rappresentanza. E qui torno a chiedermi se non sia stato un errore confondere governabilità con rappresentanza, falcidiando la varietà politica del parlamento, quando si dovevano garantire solide maggioranze per avere governi stabili e non ricattabili, ma non semplificazioni parlamentari così brutali. Insomma la politica non parla più agli italiani e alla vita del paese. Al più insegue umori, a malapena incanala istinti, ma non offre più ragioni e passioni per una scelta. Prima della crisi della sinistra c`è la crisi della politica. Se il governo cresce e la politica decresce, vuol dire che siamo interessati solo alla gestione, all`amministrazione delle cose, mentre è sparito il terreno dei progetti e delle culture politiche, del senso pubblico e delle idee comuni o contrapposte. Rischiamo di avere un populismo senza popolo, un`audience senza cittadinanza, una specie inedita di democrazia impolitica. Berlusconi ha stravinto ma si sono ritirati i concorrenti. Prima che da Veronica e da Mike, Berlusca si è separato dalla politica, anche se le passa riccamente alimenti.

(Marcello Veneziani - 08.05.09)

A cura di Elena Sorci

"Posso palpare un po' la signora?". Con questa frase - pronunciata con il sorriso sulle labbra - il premier Silvio Berlusconi ha salutato l'assessore provinciale trentina alle pari opportunità Lia Beltrami, in occasione di una foto ufficiale scattata tra le rovine del terremoto d'Abruzzo. Era il 25 aprile scorso e la frase non è sfuggita alle telecamere di Tca, emittente locale trentina, che stava seguendo l'attività dei volontari trentini impegnati a Bazzano (L'Aquila). Lei, incredula, ha confermato l'episodio. (da http://www.giornaletrentino.it)
Video dell'emittente televisiva Tca, fornito dall'agenzia giornalistica Opinione


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