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martedì 12 maggio 2009

Più contributi per tutti. Sicilia & Cuffaro

Totò Cuffaro ha letto sui quotidiani la tabella H annessa alla finanziaria votata dall'Ars - quella dei contributi a pioggia – e si è fatta una risata lunga quanto la Palermo-Catania casello-casello, andata e ritorno.

Ne ha tutto il diritto.

Ma dopo essersi fatto la legittima e comprensibile risata, ha pensato a qualcosa di meglio in modo da rendere stabile il compiacimento. Ed ha lanciato “un concorso di idee" per coniare un nuovo termine che possa sostituire, nel vocabolario della lingua italiana, quel ‘cuffarismo’ che rischia di diventare obsoleto” (come si legge in una nota arrivata sul nostro desk). Fu accusato di avere introdotto nella politica il 'cuffarismo'', sinonimo di creazione del consenso attraverso clientele. Ma ora quella definizione "rischia di diventare obsoleta", afferma ironicamente commentando i contributi per 78 milioni di euro a enti, associazioni e centri studi, erogati dalla finanziaria approvata dall'Assemblea regionale siciliana, nei giorni scorsi. Circa 14 milioni in più di quanto la Regione sborsò l'anno scorso.

Ieri alcuni deputati del Pdl avevano parlato di una riproposizione del "mercato delle vacche", puntando il dito contro le scelte operate dal governo presieduto da Raffaele Lombardo.

Totò Cuffaro confessa di essersi “divertito se non fosse per il danno che la Sicilia dovrà patire dopo aver letto sulla stampa il modo “creativo” in cui rinasce dalle sue ceneri la così detta tabella H, cancellata dalla legge finanziaria della Regione.
“Durante tutto il mio Governo, rivendica Cuffaro, avevo sempre mantenuto invariata quella tabella, garantendo solo i contributi che rappresentavano la sopravvivenza per associazioni ed enti culturali consolidatisi nei decenni. Mai avrei pensato di aggiungere nuovi Enti. Eppure mi tacciarono di nuovo clientelismo e coniarono il termine Cuffarismo”.
“Oggi, continua Cuffaro, si cancella la tabella H e si trova un nuovo modo per rilasciare contributi. Avevano annunciato la cancellazione di questi contributi, invece aumentano gli enti beneficiari e quasi raddoppia la spesa. L’ elenco che leggo sui giornali, invece di comprimere la spresa si allarga e si allunga, e riporta nomi di enti ed associazioni improbabili, mai sentiti né visti operare”.
“Io non mi sarei mai sognato di dare un contributo alla festa della Madonna di Raffadali, il mio paese d’origine, eppure tutti sanno quanto cara mi sia la Madonna, ma vedo che neanche questa pudicizia esiste più”.
“Propongo perciò - riferisce il vice segretario nazionale dell’Udc - un concorso di idee perché i giornalisti, tanto bravi in questi sintetici neologismi, ribattez zino la tabella H e diano vita ad un termine che possa ora spiegare in una parola unica quello che accade, stavolta veramente, in Sicilia”.
“Se serve, conclude Cuffaro, si può sempre chiedere la consulenza al professor Centorrino, ultimamente stranamente afono, che per primo coniò il termine Cuffarismo.Come in ogni concorso che si rispetti occorre mettere in palio un premio! Visto l’andazzo direi che un contributo regionale ex tabella H non si nega a nessuno, quindi una onlus nuova di zecca in premio al vincitore direi che è l’ideale”.

Totò Cuiffaro non è mai stato tenero con il governo guidato dal suo ex amico Raffaele Lombardo, ma mai era stato così caustico e aspro.

L'elenco dei contributi, che hanno ispirato il sarcasmo di Cuffaro, inedito per il personaggio, è folto: c'é l'unione dei giuristi cattolici, che riceve 200 mila euro ad Agrigento e 50 mila a Palermo. Duecentomila euro per la Palermo rugby. Altri 100 mila euro vanno all'associazione Caput Mundi che si occupa di un progetto di educazione alimentare. La stessa cifra viene stanziata per i Legionari di Cristo, mentre altri 130 mila euro vanno all'Accademia degli Zelanti e dei Dafnici di Acireale. E ancora 50 mila euro all'associazione bandistica S. Catanzaro di Borgetto. Che però non esiste. A Borgetto c'é invece l'associazione G. Catanzaro. Uno scambio di iniziali dovuto probabilmente a un errore di trascrizione. E ora i suonatori del paese rischiano di essere "suonati" e di perdere il finanziamento. Grande attenzione viene riservata anche alla cultura: gli Amici di Salvatore Quasimodo potranno usufruire di un contributo di 100 mila euro, mentre il centro studi Pier Paolo Pasolini di Agrigento dovrà "accontentarsi" di 39 mila euro. Non manca poi il sostegno a iniziative di carattere umanitario, come i 50 mila euro destinati al Museo della Pena e della tortura.

Altri contributi, infine, andranno a fondazioni che operano contro la mafia, come quella intestata a Giuseppe Fava (100 mila euro), o a strutture conosciute nel mondo come il museo internazionale della marionette, a cui sono destinati 200 mila euro.

Duro il commento del presidente del gruppo del Pd all'Ars, Antonello Cracolici: "Quello che è successo è semplicemente sconcertante. A questo punto il presidente della Regione blocchi tutti i finanziamenti ad enti e associazioni"

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