La rossa Brambilla Ministro del Turismo
Migliora l'aspetto estetico del governo Berlusconi
Gira e rigira quando si parla di Silvio Berlusconi si finisce con il parlare di donne da qualche tempo a questa parte. La signora Michela Brambilla è diventata ministro della Repubblica. È una bella ragazza dai capelli rossi che sa il fatto suo. Il Premier le aveva promesso il dicastero ma non aveva potuto mantenere la promessa. Il numero dei ministri sarebbe stato folto e voleva dare all’opinione pubblica un’immagine di sobrietà. Michela era stata sacrificata a questo bisogno. La new entry, Mara Carfagna, che non era stata messa in conto, costituì la vera sorpresa dell’esecutivo Berlusconi.
Di Michela Brambilla si sa quasi tutto perché il suo stand-by è stato lungo e laborioso. La promozione da sottosegretario a ministro è stata rinviata quattro o cinque volte perché all’interno del centrodestra si è preteso un riposizionamento di altre personalità che fanno parte del governo.
Grazie alla promessa di Berlusconi alla signora Brambilla quattro segretari diventano viceministri: Roberto Castelli (infrastrutture) , Paolo Romani e Adolfo Urso (Sviluppo economico), e Ferruccio Fazio (welfare).
È bene ricordare che il turismo – ma non solo – è materia che gli italiani hanno “bocciato” come settore da amministrare a livello nazionale. Il Ministero fu cancellato dopo un referendum. È davvero curioso che un governo federalista riporti in auge un dicastero cancellato a favore delle regioni.
Ma la logica non ha niente a che vedere con la politica e i capelli rossi di Michela Brambilla, da soli probabilmente spiegano la ragione di una scelta difficile da illustrare.
Il suo ingresso nella compagine di governo fu oggetto di una polemica interna a FI, perché Michela Brambilla rivendicò una intensa attività nell’organizzazione dei circoli della libertà e il senatore Dell’Utri fece invece sapere, seppure indirettamente, che i circoli erano nati prima che Michela Brambilla diventasse un quadro dirigente di FI.
Ma ora tutto quresto fa parte della storia.
L’esecutivo si tinge di rosso, per via dei capelli della Brambilla, ed incrementa il numero delle donne dell’esecutivo di provenienza FI (Prestigiacomo, Carfagna, Gelmini), tutte di aspetto gradevole.
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