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lunedì 12 ottobre 2009

Nuove Generazioni?

Da tanto tempo se ne parla. Il rapporto tra bambini e fenomeni tecnologici come la tv, internet ed i videogiochi sta diventando troppo stretto. Adesso sono arrivati anche i dati ufficiali. Attraverso degli studi e domande precise si è data conferma ad un problema in espansione: sono troppi i bambini (da 8 a 12 anni, ma non solo) che stanno davanti il computer, la tv o col cellulare sempre in mano. E gli studiosi lanciano l’allarme. La questione è chiaro riguarda non solo l’Italia ma anche la nostra regione, la nostra provincia e Sciacca dove basta farsi un giro per le scuole elementari e medie per tastare con mano il fenomeno. Andiamo per gradi.
Uno studio della Northampton Business School ha tirato fuori notizie allarmanti. Secondo questo nuovo studio britannico su un campione di 267 studenti tra gli 11 ed i 18 anni, il 63% dice di dipendere da internet, l’80% dichiara di aver iniziato a navigare a 10 anni, il 58% ha usato il cellulare tra gli 8 e i 10 anni e si registrato su un social network entro i 13 anni. Ed ancora il 17% dedica 3 ore al giorno al cellulare, il 26 % passa 6 ore al giorno al pc e 2 ore al giorno sui social network.
Secondo gli esperti “il massiccio utilizzo di cellulari e computer può avere un impatto negativo sul livello di attenzione”.
Niente di nuovo sotto il sole. I bambini già in quarta elementare entrano in possesso del cellulare. Quante ore utilizzano le tecnologie cumulando l’uso degli strumenti? Tante. Dalle ricerche che si sono fatte in giro per l’Italia possono arrivare anche ad 8 ore. E non sempre questo è un problema per i genitori.
Secondo altri studi invece la tecnologia può essere considerata alla stregua della droga e dell’alcol, perché come queste sostanze può creare dipendenza e portare a serie conseguenze sia nelle relazioni umane sia nell’ambito lavorativo.
John O’Neill, professore alla Menninger Clinic di Houston, riferisce che il “fenomeno di sovraccarico di tecnologia” si sta diffondendo molto in fretta, ed è facilmente riscontrabile nelle persone che usano troppo telefoni cellulari e passano molte ore sul computer.
“Ritengo che alcune persone presentino sintomi molto simili ai dipendenti da alcol e droga, ed è per questo che non riescono a smettere di usarli, nemmeno quando questo comportamento ha delle conseguenze psicofisiche.“ dice il prof. O’Neil in una recente intervista.
Tornando agli studi italiani, sono di queste settimane i dati trasmessi dall’università di Udine.
Usano le mail, giocano con i videogames, mandano messaggi con il cellulare, che spesso tengono acceso anche di notte. Questo il rapporto dei bambini italiani, tra gli 8 e gli 11 anni, con le nuove tecnologie.
Lo studio coordinato dal Prof. Francesco Pira, docente di Comunicazione Sociale e Pubblica rivela i risultati di un'analisi quantitativa condotta su un campione multiregionale (Sicilia, Toscana, Campania, Abruzzo, Veneto e Friuli Venezia Giulia le regioni interessate) di 1.212 bambini.
Il 34% degli intervistati legge da 1 a 5 libri l'anno; il 16% usa la mail; l'80% possiede videogiochi ed il 61% il cellulare che il 31% tiene acceso anche di notte; il 58% invia da uno a 3 sms al giorno.
I bambini come gli adulti non leggono tantissimo. Il 34% ha dichiarato di leggere da 5 a 10 libri l'anno; il 27 % da 5 a 10 ed il 39% oltre i 10. Il dato cambia da nord a sud. Infatti qui il 52% degli scolari intervistati dichiara di leggere da 1 a 5 libri.
968 bambini su 1210 alla domanda possiedi videogiochi hanno risposto si: il 90% maschi ed il 72% femmine. L'80% degli intervistati possiede videogiochi.
I bambini hanno triplicato il tempo che dedicano ai videogiochi rispetto ad una precedente indagine del 2001 ed è cresciuta anche la percentuale di bambini che gioca queste ore tutte di seguito.
Dal 28% del 2001 al 32,5% del 2006.
L'89% del campione ha risposto di avere un computer. Il 60% ha dichiarato di non averlo in camera ed 40% si. Alla domanda, in che momento della giornata utilizzi il computer, i bambini hanno selezionato più opzioni con una predilizione nella maggioranza dei casi per il pomeriggio 78%, seguito dalla sera 40,6%. Il 72% dei bambini che possiedono un pc dichiarano di stare al computer per un'ora ed un quarto, tutte di seguito il 57,4%.
Il 61% dichiara di possedere un telefono cellulare ed il 39% dice di non averlo.
Gli aspetti più rilevanti si evidenziano nel rapporto per macro aree. Al nord, unica eccezione, abbiamo un rapporto rovesciato, il 55% dichiara di non possedere il telefono cellulare a fronte di un 45% che dichiara di averlo. Al centro il 76% lo posiede con il 24%. Il massimo lo raggiungiamo al sud con addirittura il 90% di bambini che hanno il telefono e solo il 10% che non lo ha.
I bambini quindi non si divertono più come quelli di una volta, a far loro compagnia sono Internet, la Tv, il cellulare e strani sport come il wrestling trasmesso di tanto in tanto sulle reti private, attraverso il quale si divertono. E’ quello che emerge anche dal "VI Rapporto nazionale sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza" dell'Eurispes e di Telefono Azzurro.
Un quarto dei bambini dice che i genitori non gli hanno mai raccontato una fiaba e per quasi il 40% solo qualche volta. Ad accompagnare la crescita dei bambini sono la Tv e gli strumenti informatici. Un terzo dei bambini intervistati segue la Tv da 1 a 3 ore al giorno. Il 7,6% afferma di guardarla mediamente dalle 3 alle 5 ore al giorno e ben l'8,4% oltre 5 ore. Nelle isole si trova la più alta percentuale di bambini “forti consumatori di Tv”. Dato preoccupante è che oltre la metà dei bambini (54,7%) afferma di vedere programmi con il bollino rosso ma solo il 21,6% lo fa in compagnia di adulti.
Se per quanto concerne la tv, le bambine sembrano essere più rispettose delle linee guida rispetto ai bambini, il dato invece si uniforma in maniera sempre più preoccupante quanto parliamo di informatica. Altro compagno di svago dell'infanzia è infatti il computer e Internet. I bambini che navigano in Internet sono il 46,8%. I frequentatori del Web rappresentano una quota lievemente maggioritaria tra i maschietti (50,2%), mentre tra le loro coetanee l’utilizzo della Rete è meno diffuso (43,9%). L’uso della Rete non è limitato solo al divertimento.
Riguardo al downloading per esempio, è interessante che il 35,8% dei ragazzi non ci trovi niente di male e il 35,3% lo consideri lecito perché Cd e Dvd costano troppo, contro il 18,4% che ritiene invece ingiusto questo comportamento.
La stragrande maggioranza degli intervistati (il 61,2%) utilizza Internet anche per cercare informazioni di proprio interesse, mentre una minoranza considerevole di bambini (il 48,7%) ne fa un utilizzo strumentale alle attività di studio, per la ricerca di materiale utile. Quindi anche il detto "lo utilizzo per motivi di studio" rischia di essere una bonaria bugia, spesso condivisa anche dai genitori che, grazie al pc, a prescindere dell'utilizzo che se ne fa, riescono a tenere buoni e calmi i bambini, senza occuparsene in prima persona.
Il telefonino è posseduto dalla meta degli intervistati; il 45,9% utilizza forme di abbreviazione della scrittura di sms. La crescita esponenziale delle possibilità di ampliare la propria rete relazionale e amicale e, allo stesso tempo, di conoscere altre realtà geografiche e fisiche diverse e lontane da quelle di origine caratterizzano sempre più le nuove generazioni.
Una generazione che cambia dunque, all’interno della quale i giovani muovono i propri passi in un mondo ormai globalizzato, un mondo non sempre reale ma anche, se non soprattutto, virtuale.
E’ possibile imparare il reale dall’irreale? Staremo a vedere.

Calogero Parlapiano - tratto da "ControVoce"

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