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venerdì 16 ottobre 2009

Messina: il dolore, la rabbia

Campane a morto, alta rappresentanza, l’organo del duomo di Messina, il più grande d’Europa, che suona all’infinito. Funerali solenni per 21 delle 28 vittime e Medaglia d’oro a Pasquale Simone Neri.

Berlusconi e Schifani in prima fila osservano le bare e ascoltano le parole commosse dell’arcivescovo Calogero La Piana.
Fuori e dentro la Cattedrale, migliaia e migliaia di persone, talmente tante da permettere senza smentita di poter annunciare la “presenza dell’intera città”.
Centinaia i prelati, centinaia migliaia le divise, di tutti i tipi, 6 tra vescovi e arcivescovi, decine di migliaia i convenuti a questa cerimonia del dolore e dell’insensatezza. Applausi scroscianti e roboanti scandiscono i nomi delle vittime presenti, mancando solo quelle cui i familiari hanno voluto riservare un lutto privato.
Piange anche l’Arcivescovo, seppure così abituato a cristiana compostezza e cattoliche cerimonie. Poi tuona dall’altare, accompagnato da grida e da applausi accorati. Parla, l’Arcivescovo, di “carente gestione di un patrimonio e di un territorio... territorio troppo spesso sfregiato, violentato dal peccato dell’uomo, negligenza, noncuranza, interessi privati ed egoistici, logiche perverse e speculazioni di ogni ordine e grado”... “Troppe parole sono state dette”, continua La Piana, “ripetuti appelli caduti nel vuoto!” “Basterà tutto questo? Cos’altro dobbiamo sentire? Cos’altro dobbiamo aspettarci perché avvenga una conversione, un cambiamento di rotta?”. Infine egli invoca: “Dateci la garanzia di un piano di sicurezza fatto di cose concrete, non di carte e parole vuote... perché simili tragedie non abbiano più ad accadere!”
Finito il dolore, arriverà la rabbia. Oggi pomeriggio, dopo aver acconsentito al rispettoso silenzio, la società messinese insorgerà contro i propri amministratori e manifesterà la propria insofferenza con un corteo che attraverserà la città. Affinché la sofferenza non diventi silenziosa rassegnazione e sublimi in ardore sociale e civile.
Peccato che telecamere e giornalisti se ne saranno andati, i rappresentanti dello stato saranno in volo e le luci su Messina saranno ormai spente.

http://www.thepopuli.it/2009/10/messina-dolore-rabbia-funerali-alluvione-giampilieri/

Le Vignette di Vauro - AnnoZero dell'08-10-2009

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