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lunedì 21 dicembre 2009

Ricordando Antonio Ritacco

Un importante giornata dedicata alla figura umana e civica di Antonio Ritacco è prevista per martedì 22 dicembre. Presso l’aula magna dell’Ipsia di Sciacca, il Comitato della Perriera e via Lido “A.Ritacco” con la collaborazione del Comune di Sciacca renderà omaggio ad una personalità tra le più importanti dell’ultimo decennio per la città. Ricorre infatti il decimo anniversario dalla scomparsa di Antonio Ritacco e sarà l’occasione non solo per ricordarlo con affetto ma anche per tramandarne lo spirito d’iniziativa e l’abnegazione nei confronti della propria città. “Immersi nella tormenta della storia, sempre alla ricerca dell’impossibile per trovare il possibile, affinchè le solitudini che annunciano la morte diventino vita, diventino delle donne e degli uomini veri per riprendersi il mondo”, così ebbe a scrivere Ritacco. Ed è stato anche per riconoscerne l’alto significato umano e morale che lo scorso 1 ottobre, con una nota trasmessa al presidente del consiglio comunale Filippo Bellanca ed al sindaco di Sciacca Vito Bono, i consiglieri comunali Giuseppe Ambrogio e Francesco Fiorino hanno richiesto che una via o una piazza del quartiere Perriera venga intitolata alla memoria di Antonio Ritacco. Antonio Ritacco è stato illustre e stimato uomo della città di Sciacca e considerata la valenza morale e l’impegno politico e sociale che ha profuso per l’intera comunità, con numerose iniziative ancora vive nei cuori di molti saccensi, si chiede a gran voce che ne venga perpetrato il ricordo. Ritacco è stato per anni presidente del Comitato Perriera che oggi porta il suo nome. Nato a Canicattì il 2 dicembre del 1928, si è trasferito nella città termale nel 1971 e per 28 anni, ossia fino al giorno della sua scomparsa avvenuta il 22 dicembre del 1999, la sua vita l’ha integralmente dedicata alla politica che per Ritacco era sinonimo di servizio, era sinonimo di impegno per gli altri, a totale disposizione del prossimo. Si è impegnato profusamente per tutti ed il 15 luglio 1994 fondò il primo comitato di quartiere, quello della Perriera, che da quel momento in poi non ha mai mancato di fare sentire la propria voce. Antonio Ritacco non si è mai accontentato di occuparsi delle vicende locali o del solo territorio agrigentino ma ha avuto per tutta la vita un quadro d’insieme molto più ampio che gli permetteva di comprendere appieno le dinamiche presenti e future della politica e della società italiana. Numerose le lettere inviate all’allora Presidente della Repubblica Scalfaro, tantissimi i convegni, i seminari di studi, le fiaccolate organizzate in nome della legalità, del rispetto del prossimo, della dignità del cittadino e, come non sottolineare, quelle promosse contro la mafia, sintomo di un animo cosciente e mai arreso alla banalità delle cose. Tre momenti significativi del suo impegno col comitato della Perriera sono stati sicuramente quelli per lo sblocco dei lavori della famosa Chiesa per la quale riuscì ad ottenere che si procedesse quantomeno alla sistemazione di una parte di essa, il completamento del liceo scientifico Enrico Fermi sito in via Parma e la creazione della Piazza intitolata ad Alessandro La Rosa. Ma non solo questo. Numerose le iniziative portate avanti in nome dell’intera collettività saccense, molti ricordano ancora l’impegno in favore delle aree verdi e dei giardini, oppure le sagre promosse o ancora la serata in onore del passaggio della cometa “Hale Bop” alla quale, ancora bambino, fui presente insieme con altri compagni di scuole ed ai miei familiari. Ritacco era una di quelle personalità forti ed emotivamente energiche che con la propria voglia di fare non solo sapeva coinvolgerti ma farti comprendere che tutto era possibile, bastava un po’ di impegno e serio lavoro di gruppo. E’ proprio dal suo esempio e da quello del Comitato Perriera che poi negli anni a venire sono sorti tutti gli altri comitati di quartiere che proseguono la sua opera. La particolarità di Antonio Ritacco era che non era solidale con le classi sociali più deboli solamente nelle ore di ufficio o durante le interviste ufficiali ma lo era sempre, ventiquattr’ore su ventiquattro ed a prescindere. Un modo di fare politica ed impegno sociale che si è perso al giorno d’oggi ed al quale si anela con malriposta nostalgia. Per questo ben vengano convegni come quello del prossimo venerdì poiché è sempre bene rinverdire la memoria dei più anziani e sollecitare lo spirito civico dei più giovani ai quali spetta il presente ed il futuro della città. I tempi cambiano, cambiano le persone, cambia il modo di rapportarsi con la gente, cambia il modo di fare politica, cambia tutto per non cambiare mai niente ma figure carismatiche come Antonio Ritacco la città di Sciacca, al momento, non ne ha più incontrate. Per questo Antonio ci manca. Ci manca tantissimo.

Calogero Parlapiano - tratto da "ControVoce"

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