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venerdì 4 dicembre 2009

Boom Win for Life

La febbre del Win of Life contagia proprio tutti. Dalla casalinga, al pensionato passando tanto attraverso gli occupati che non arrivano a fine mese quanto attraverso precari e inoccupati che non vedono altre alternative per il futuro se non il gioco.
Con il Win for Life siamo lontani dai montepremi di 90 milioni di euro del Superenalotto ma, per come è stato congegnato, ha scatenato gli istinti dei cittadini a voler avere una vita serena per i prossimi venti anni senza grossi patemi d’animo.
La prima giornata di gioco si è avuta lo scorso 29 settembre ed ha fatto registrare, secondo le stime dell'Agenzia Agicos, una spesa per la caccia al vitalizio di circa 4 milioni di euro. Proiettando i dati del primo giorno sulla raccolta annuale, il Win for Life potrebbe essere un concorso da 1,5 miliardi di raccolta all'anno, in pratica più del Bingo.
Quattromila euro al mese non sono pochi e consentono, soprattutto in un periodo di vacche magre, di potersi togliere qualche sfizio e di mantenere nello stesso tempo anche la famiglia. Per chi ce l’ha.
A Win for life si può giocare ogni giorno e le estrazioni avvengono ogni ora dalle 8 alle 20.
La novità è che la percentuale erariale (23%) verrà interamente devoluta per la ricostruzione in Abruzzo. Il restante è suddiviso tra l'8% che va alle ricevitorie e il 4% che va alla Sisal (il 65% è destinato al montepremi).
Per giocare è sufficiente scegliere dieci numeri su venti presenti sulla schedina al costo di un euro. Il sistema assegna un undicesimo numero "Il Numerone" che, se indovinato insieme agli altri dieci, permette di accedere al pagamento della rendita. Per chi gioca un euro si vince anche col 9, con l’8 e col 7. Se indovini solamente i 10 numeri ma non Il Numerone invece vinci diecimila euro in un’unica soluzione.
Con la schedina da due euro le probabilità di vincere la rendita raddoppiano: in questo caso, oltre al 10 + Il Numerone, vince anche chi indovina "Il Numerone" senza aver centrato alcun numero pronosticato. E si vince anche con 1,2 o 3 numeri indovinati. Ma quante probabilità ci sono di "azzeccare" i numeri vincenti? Per centrare un dieci c'è una probabilità su 185mila e per portare a casa il vitalizio da 4mila euro per 20 anni una su 3,5 milioni: duecento volte più facile di un "6" al superenalotto. Ma bisogna comunque avere lo stesso una buona dose di… fortuna.
Per aumentare le possibilità di vincita, è possibile giocare fino a 14 numeri ma naturalmente il giocatore deve sborsare molto di più rispetto ad uno o due euro previsti per la giocata - base: per 11 numeri occorrono 11 euro, per 12 numeri 66 euro, per 13 numeri 286 euro e per 14 numeri 1.001 euro. Al momento della giocata si può pure decidere di “abbonarsi” con la stessa combinazione scelta per 2, 3, 4, 5 o 10 estrazioni oppure per tutti i concorsi della giornata, o ancora per tutti quelli della giornata in corso e di quella seguente o tutti i concorsi della settimana. Insomma ce n’è per tutti i gusti, per tutte le tasche e per tutti i sogni.
E’ proprio durante una congiuntura economica negativa, come quella che sta vivendo per adesso il nostro paese, che la gente si riversa maggiormente a tentare la sorte ritenendola, erroneamente, l’unica via d’uscita ai problemi. Luigi Einuadi la chiamava la “tassa sui sogni”, quella più amata dagli italiani che mette tutti d’accordo: ricchi e poveri, maggioranza e opposizione.
53 premi ventennali sono stati così distribuiti fino a pochi giorni fa: 31 da 4mila euro al mese, 12 da 2 mila euro, 6 da 1.333 euro e 4 da 1.000 euro l'uno, per un totale di poco meno di 160 mila euro complessivi di vincite elargite su 157 milioni di euro totali giocati. Capite bene dall’entità dei numeri di come in Italia il gioco sia la sola speranza di una vita migliore. Le regioni del Sud hanno ottenuto 21 premi su 53, con la vincita di 9 vitalizi solo in Sicilia. L’unica consolazione per chi non ancora vinto è l’aiuto indiretto dato ai terremotati dell’Abruzzo.
Ma gli psicologi iniziano ad essere allarmati e temono possa facilmente creare “dipendenza da gioco”: chi non vorrebbe una rendita di 4mila euro al mese per vent’anni?
Sono le regole del “gioco”: prima si crea il “sogno”, poi lo Stato dall’alto della propria magnanimità, ti lancia l’allarme e ti invita a giocare con moderazione.
Il meccanismo dell’estrazione oraria di Win for Life, ovvero il poter conoscere ogni ora il responso, induce al voler “ritentare” subito, e nel caso di una vincita più bassa del montepremi a “reinvestire” la cifra istantaneamente: ripetitività e feedback immediato (come nei “gratta e vinci”) creano cioè dipendenza e favoriscono un atteggiamento compulsivo al gioco. Ci sono poi la facilità di comprensione delle regole e il fatto che si può giocare ovunque, dai bar, alle tabaccherie, a ogni altro punto vendita autorizzato. L’incasso medio giornaliero è di oltre 7,4 milioni di euro, e le cifre sono in aumento. Si gioca meno la mattina e il boom delle giocate si ha con i concorsi preserali, ovvero dalle 17 alle 20, proprio quando la maggior parte delle persone è fuori dall’ufficio per tornare a casa.
In fondo è più facile sognare quando la notte sta per arrivare.


Calogero Parlapiano - tratto da "ControVoce"

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