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domenica 5 luglio 2009

Mentre il Nucleare si avvicina, l'Abruzzo protesta e i giornalisti RAI si ribellano...

L'Aula della Camera ha approvato il ddl sviluppo. I voti a favore sono stati 254, 205 i contrari, 25 gli astenuti (i deputati dell'Udc). Il testo torna al Senato. 'Un provvedimento storico, che contiene riforme fondamentali per la modernizzazione del Paese',commenta il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola. Di opposto avviso l'Idv: 'contiene norme a vantaggio di precise lobbies e corporazioni e a danno dei cittadini', ribatte il vice capogruppo Idv alla Camera, Antonio Borghesi.
(ansa.it 01-07-09)


Indecente Berlusconi che dice che il terremoto ha dato un contributo all'Abruzzo...

30 Giugno 2009 -- [Grazie a 'Anonimo'] -- A sentire le fonti di governo, L'Aquila non è l'Eden, ma non si sta poi troppo male. Già re Silvio IV aveva definito lo sfollamento dei terremotati verso le località della costa abruzzese, una villeggiatura al mare e le tendopoli le considerava un divertente campeggio primaverile. Erano già quelle parole indegne per un capo di governo. Ma non è bastato al reuccio, che si è lasciato andare in altre esternazioni che superano per indecenza le dichiarazioni post-terremoto che già sembravano al limite. Il ducetto, trasudando arroganza e non conoscendo il senso del pudore, sembra chiedere agli abruzzesi di ringraziare la provvidenza per il terremoto del 6 aprile scorso.
All'inaugurazione dei Giochi del Mediterraneo, che si tengono in questi giorni a Pescara, Berlusconi afferma testuale, che l'Abruzzo è "una regione bellissima che il terremoto ha colpito, ma che ha contribuito anche a far scoprire".
Ci saranno pure stati trecento morti a causa del disastro provocato dal terremoto, ci saranno pure decine e decine di migliaia di sfollati, ci saranno pure migliaia e migliaia di persone che sono rimaste senza lavoro, però ora forse dalla Catalogna fino in Transilvania c'è chi conosce monti, mare e borghi abruzzesi. E questa per Berlusconi, che ama trastullarsi nella sua villa in Sardegna con parco privato omaggiato della generosa compagnia di ninfe a pagamento, sarebbe cosa da non disdegnare. Senza contare che tra un paio di settimane arriveranno a L'Aquila delegazioni dei potenti del mondo, per il G8. Ed allora la visibilità dell'Abruzzo sarà massima. Che culo!
Che culo che abbiamo avuto noi abruzzesi con questo terremoto!
Il G8 doveva farsi in Sardegna, ma uno scossone di magnitudo 6,3 lo ha spostato in Abruzzo. Che culo, eh?! Anche se, come dice Bertolaso, qualche disagio questo evento lo porterà. Ma che sarà mai, dice SuperGuido visto che "a New York, quando c’é l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, è completamente paralizzata per settimane se qui all’Aquila vi sarà qualche limitazione per 48 ore mi auguro che nessuno voglia fare polemiche o critiche".
Solo qualche limitazione, dice Bertolaso per gente che sta già vivendo drammatici disagi, tra vita in tenda dove il caldo è insopportabile quando c'è il sole e ci si bagna i piedi quando piove; divieto di assemblee; divieto di volantinaggio; la perdita dei posti di lavoro; l'emergenza acqua a causa del rischio bancarotta della società pubblica che si occupa della rete idrica aquilana.
Mentre per Obama si sta allestendo un campo da basket tutto per lui, perchè un potente della Terra, che già è costretto a tre giorni fuori della sua casa presidenziale, mica può rinunciare anche alla propria passione sportiva (sic!). Poi Obama tornerà negli USA, la Merkel in Germania e Berlusconi tra i sollazzi in Villa Certosa e Palazzo Chigi ad elogiare il decreto Anti-Abruzzo.
Agli abruzzesi non rimarrà che un'intelligenza offesa da tanta squallida ipocrisia e quel culo, che rischia di essere preso a calci dall'arroganza dei potenti governatori. Tanto che SuperGuido dice di avere "piena fiducia nelle forze di polizia", tanto per dire che aria si respira. Si può lasciare il nostro futuro nelle mani di questa gente? No.
Occorre organizzarsi, manifestare e gridare la nostra voglia di democrazia e libertà reali! (R.Di Nunzio)

In risposta all'editoriale del direttore del TG1, Minzolini, il sindacato dei giornalisti RAI chiede l'intervento della Commissione Parlamentare di Vigilanza per le pressioni da parte dei vertici RAI a non diffondere le notizie circa l'inchiesta della Procura di Bari. Il comunicato è molto chiaro e rende l'idea di quale sia l'ambiente lavorativo nell'organo di informazione più importante del Paese.

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