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martedì 30 marzo 2010

V. Marinello (Pd) resta all'ARS

Se non fosse per le alte quantità numeriche, potremmo scrivere: 5395 contro 5392. E’ finita. Vince Vincenzo Marinello. Eppure non si tratta di calcio ma di elezioni. Quelle regionali di due anni fa. L’ormai lontano 2008. Una sfida infinita, all’ultimo voto, all’ultimo riconteggio e che, alla fine, tra Manzullo e Marinello, ha visto prevalere quest’ultimo. Dopo l’ennesimo ricorso di Manzullo infatti, anche il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha confermato la permanenza del deputato saccense del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana. Il ricorso del riberese Giovanni Manzullo è stato respinto e la battaglia è stata vinta ufficialmente per tre voti. Il risultato del resto era già stato confermato anche dal Tar ma adesso sembra essere giunti all’epilogo ed ai titoli di coda. Dopo due anni di battaglia legale e carte bollate Marinello ha avuto la conferma dell’ultimo seggio che era stato assegnato al Partito Democratico in provincia di Agrigento.
Come si ricorderà il Tar aveva disposto attività istruttoria, l’acquisizione delle schede e la loro verifica, soprattutto quelle relative alla sezione 9 di Ribera, alla sezione 7 di Palma di Montechiaro ed alla sezione 11 di Ravanusa. L’obbiettivo era quello di accertare a Ribera l’attribuzione a Marinello di tre voti in più rispetto a quelli riportati mentre a Palma di Montechiaro e Ravanusa la mancata attribuzione sempre di tre voti.
Alla resa dei conti è questo quello che è successo. Marinello ha perso tre voti a Ribera mentre gli sono stati attribuiti a Ravanusa e Palma di Montechiaro. Il deputato saccense era assistito dagli avvocati Stafano Polizzotto, Antonietta Sartorio e Giovanni Pitruzzella mentre Manzullo era assistito dagli avvocati Girolamo Rubino e Serafino Mazzotta. Inoltre il politico riberese è stato condannato a pagare le spese processuali per un totale di ben 4000 euro. Subito dopo le elezioni regionali Manzullo aveva presentato una denuncia alla Procura di Agrigento dalla quale sono poi scaturiti i sequestri degli atti relativi alle operazioni di voto, poi verificate e controllate.
La notizia della conferma del dato elettorale è arrivata a Marinello il 19 marzo, due giorni prima del suo compleanno, quindi sicuramente è stato un buon modo per festeggiare e per prepararsi ad una nuova fase politica, maggiormente concentrato su alcuni obbiettivi da raggiungere.
“C’è soddisfazione, ha dichiarato Vincenzo Marinello, non potrebbe essere altrimenti. Finalmente si chiude una fase lunga e stancante che mi ha visto, mio malgrado, impegnato come difensore di me stesso e un po’ distolto dalla politica attiva. Ciò nonostante già in questi due anni all’Ars sono riuscito a portare avanti ed ottenere importanti risultati per il territorio agrigentino, saccense e siciliano. La mia attività politica da adesso in avanti potrà proseguire in maniera molto più serena e senza altre distrazioni. L’importante è aver visto finalmente legittimato in modo definitivo il grande successo elettorale del 2008.
Quello che mi rimane di questa lunga storia è sicuramente una grande amarezza. Amarezza perché tutto poteva benissimo essere concluso prima, senza ulteriori problemi. Ma tant’è. L’importante è che tutto, e non avevo dubbi, sia andato bene e che sia avvenuta la conferma del dato elettorale.
All’Ars il lavoro non manca. Le iniziative in cantiere sono molteplici e non mancano di interesse diversi settori primari e fondamentali della vita sociale e pubblica siciliana, penso all’agricoltura che da tempo galleggia in uno stato preoccupante di crisi, penso alla zootecnia, penso alla marineria per la quale tanto ancora si può fare.
Per esempio, abbiamo finalmente dato il giusto rilievo ad uno dei settori trainanti dell’economia soprattutto nelle zone rivierasche della nostra isola attraverso l’approvazione da parte dell’aula dell’emendamento a mia firma che consente ai rappresentanti del settore pesca di poter essere inseriti negli organi direttivi delle Camere di Commercio.
Sempre per quanto riguarda il settore della pesca, aggiunge Marinello, all’interno della finanziaria regionale, sono stati recuperati circa 33 milioni di euro da rinvestire in un comparto che sta soffrendo una grave crisi economica dovuta anche alle conseguenze, non sempre positive, della globalizzazione. Per l’agricoltura invece ho proposto la riduzione e l’esenzione dell’imposta che grava sul gasolio, oppure l’esenzione totale dell’Iva per quanto riguarda l’acquisto dei prodotti agricoli. In merito invece alla stabilizzazione degli LSU quello che si è potuto fare a livello regionale consiste in un supporto economico di tre mesi per quei comuni, tra i quali anche Sciacca, che hanno a proprio carico dei lavoratori socialmente utili. Questo sempre grazie a dei precisi emendamenti supportati dalle commissioni, in particolare quella lavoro e grazie al cosiddetto fondo per l’occupazione. Si può fare, anzi si deve fare. Da adesso in poi proseguirò nel mio lavoro con rinnovata lena ed entusiasmo, dopo la chiusura di una vicenda che sembrava infinita.”

Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"

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