Non ci sono le vie intitolate a Rosario Livatino, Antonino Saetta, Giuliano Guazzelli e Pasquale Di Lorenzo, ma abbondano le strade intitolate agli animali, all'ultima lettera dell'alfabeto, ai santi incontentabili e agli uomini politici fortemente idealizzati. Tra questi ultimi spicca senza dubbio Ernesto Che Guevara, il rivoluzionario e guerrigliero argentino, che con agrigentino fa solo rima, icona del comunismo giovanile, a cui Sambuca di Sicilia ha dedicato persino una piazza. Ma il comune sambucese ha anche intitolato una via a Sacco e Vanzetti, i due anarchici italiani giustiziati negli Stati Uniti nel 1927. Dagli uomini che hanno fatto la storia (degli altri) passiamo ai fiori, che “germogliano” sopratutto nelle strade di Sciacca: nella città delle terme troviamo via dei Lillà, via dei Garofani, via dei Gelsomini, via dei Gerani, e chi più ne ha, più ne metta. La geografia di Caltabellotta, invece, ci dice è in montagna che più montagna non si può, dove in inverno la neve non manca; eppure, ci sono la via Mare e la via Vela. A Burgio, invece, c'è il belvedere: e per non farcelo dimenticare, si è pensato bene di dedicargli una salita, un vicolo ed una via. Nella stessa località, per di più, a san Rocco hanno intestato due strade: una via ed un vicolo. C'entrerà qualcosa l'ubiquità? Mistero della fede, che ritorna alla già citata Sambuca, dove san Michele ha un largo ed una piazza. A Lucca Sicula, invece, c'è la passione per la geometria: via Angolo e via Stretta sono solo due esempi. Chiudiamo, infine, la nostra peculiare rassegna toponomastica con Camastra, Montallegro e Siculiana: in questi tre comuni ci sono strade che si trovano all'ultimo posto dell'alfabeto. Ma non ce n'è soltanto una. A Camastra arrivano a nove, a Montallegro a dieci e a Siculiana a undici. Facendo un rapido calcolo matematico, nelle tre città suddette ci sono ben trenta strade che si distinguono con la zeta e con il numero progressivo. Eppure, nonostante questo ben di Dio di spazio, non si è trovato quello per Livatino, Saetta, Guazzelli e Di Lorenzo.
martedì 10 marzo 2009
La toponomastica ed alcuni controsenso
(Walter Giannò per "FuoriRiga")
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considerazioni,
Sicilia
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9 commenti:
Nel caso di Siculiana, devo dissentire con quanto indicato nell'articolo in quanto l'indicazione Z di cui si parla nell'articolo è stata sostutita da almeno 15 anni con non il nome di eminenti persoanlità artistiche, politiche e culturali italiane.
Enzo.
A uomini delle istituzioni che hanno sacrificato la propria vita nella lotta contro cosa nostra sono riocordati in spazi cittadini di incontro sociale come la villa comunale intitolata a Giovanni Falcone.
Enzo
ne prendo atto Enzo. al di là dei singoli casi, comunque è sempre bene tenere alta l'attenzione anche su questi temi!
ciao e grazie
Concordo con quanto da te affermato, ma penso che sia assurdo che in un articolo si faccia riferimento ad una toponomastica sostituita sicuramente più di decennio fa.
Enzo
Spettabile Enzo,
innanzitutto invito Siculiana ad aggiornare le fonti di informazione toponomastica (ho utilizzato 3 diverse fonti incrociate e le zete risultano ancora).
A Giovanni Falcone una scuola, va benissimo. Le zete nominate con importanti autorità politiche, ecc.
Mai sostenuto che Siculiana è vissuta da gente non onesta. Sono convinto che sia abitata da gente che voglia perseguire il bene comune.
Ma a Siculiana c'è una strada dedicata alle 4 vittime della mafia nell'agrigentino, protagoniste dell'articolo?
State attenti che adesso intitolano una strada a Craxi .
No non c'è, ma quando qualche animo sensibile, rimedierà agli errori di chi non ha avuto il tempo, il coraggio o il rispetto per ricordarli, spero che lo faccia senza fare rumore al massimo con un piccolo comunicato stampa da trasmettere su un canale di informazione fruibile gratuitamente.
Enzo
controsensi davvero!
@ Antonella: per Craxi spero si fermino a qualche via da intitolargli nei pressi di Arcore....
@ Andrew: siamo il paese dei controsensi...in un certo senso è normale!
@ Enzo e Walter: ogni paese ha il diritto-dovere di ricordare i propri eroi...è anche una questione di priorità e di burocrazia che alle volte si perde in un bicchiere d'acqua.
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