Quickribbon

venerdì 13 marzo 2009

I numeri delle elezioni di Sciacca

Il prossimo 6 e 7 di giugno Sciacca vivrà una tappa fondamentale per il proprio futuro, ossia le elezioni amministrative. Si chiuderanno questi cinque anni che hanno visto come protagonista la giunta Turturici e si attenderà di conoscere il nome di colui che guiderà la città fino al 2014.
Entro la fine di marzo o comunque prima della settimana che ci conduce alle festività pasquali dovranno essere più chiari progetti politici, liste e nomi tanto dei candidati alla poltrona di primo cittadino quanto di coloro che ambiscono alla carica di consigliere comunale.
Ogni lista dovrà contenere fino a trenta nominativi e dovrà recare la firma di uno o al massimo due responsabili di lista. Tutte le liste che decideranno di affrontare da sole la competizione politica dovranno avere un proprio candidato a sindaco e non sarà facile, soprattutto per coloro che non si muovono all’interno dei partiti ufficiali, trovare una persona che abbia la volontà, la grinta, l’onere e l’onore di metterci, come si suol dire, la faccia e rischiare in prima persona.
Inoltre affinchè una lista possa essere iscritta e competere alle prossime elezioni serviranno da un minimo di 450 ad un massimo di 1500 firme ed anche questo che può sembrare un giochetto da poco, rischia di tramutarsi in una corsa spasmodica all’amico ed al famigliare poiché tutte le firme saranno controllate e verificate ed inoltre un individuo non potrà firmare due volte per la presentazione di due liste diverse.
La nuova legge elettorale, come ormai è noto, fissa al 5% lo sbarramento da superare per poter entrare in consiglio comunale: tutte le liste che non raggiungeranno questa totalità di voti verranno escluse e potranno far sentire in modo nettamente inferiore la loro voce.
Allo stato attuale delle cose, potremmo trovarci di fronte almeno cinque o sei candidati a sindaco, quindi non sarebbe una ipotesi tanto remota quella di dover vivere anche un focoso ballottaggio tra gli esponenti politici più votati. In questo caso un eventuale ballottaggio verrebbe effettuato due settimane dopo rispetto alla prima tornata elettorale ed entrerebbero in gioco numerose alleanze le quali potrebbero risultare decisive e determinanti per questo o quel candidato.
Oltre alle amministrative e contestualmente ad esse, si avranno le cosiddette europee utili per poter rinnovare gli esponenti presenti nel Parlamento. Sarà quindi un momento di elevato spessore politico e democratico, una ulteriore verifica per gli schieramenti in campo che dovranno sottoporsi al giudizio dei cittadini ed in particolar modo degli elettori.
La due giorni elettorale vedrà come protagonisti persone di cui spesso si parla poco e che invece potrebbero risultare determinanti, anche per uno o due voti, ossia tutti gli scrutatori ma soprattutto tutti i segretari ed i presidenti di seggio. Il minimo errore, ogni singolo conteggio verrà controllato, esaminato, verificato nel dettagli per non dare adito né a polemiche né a proteste e ricorsi di ogni tipo. Se lo ricorda bene, per esempio, il deputato del PD Enzo Marinello che, ancora oggi, a distanza di 10 mesi, è in lotta con il suo collega di partito Manzullo che rivendica la sua poltrona. La differenza tra i due contendenti è di pochissimi voti e la conta e riconta prosegue ormai da tempo in attesa di conoscere in maniera chiara e definitiva come andrà a finire.
Ad oggi le liste che dovrebbe affrontare di sicuro la tornata elettorale sono quella del PdL, del PD, dell’MpA che ha recentemente espresso attraverso un comunicato stampa la volontà di correre da sola, la Lista Turturici, ossia una lista civica al quale fa capo l’attuale sindaco di Sciacca, in attesa di conoscere e sciogliere i dubbi sulle reali volontà dell’UdC locale, della Lista Messina e di qualche altra lista civica organizzata da esponenti politici o da associazioni di cittadini.
Durante i giorni di carnevale infine sono comparsi, per le strade della città, i manifesti di una Lista Autonoma Saccense di cui poco si conosce e poco si sa. C’è chi tra il serio ed il faceto ipotizza che si sia trattato solo di uno scherzo carnascialesco e chi invece scova dietro il simbolo chissà quale esponente politico. In un senso o nell’altro, tra poco sapremo e potremo capire meglio chi avrà i migliori numeri per accaparrarsi il consenso dell’elettorato saccense.

Calogero Parlapiano

Nessun commento: