Alla vigilia del termine ultimo per la presentazione delle liste dei candidati all’ultima consultazione elettorale e della campagna elettorale avevamo già posto in essere il problema dei migliaia di manifesti elettorali e dei numerosissimi fac simile sparsi per la nostra città di Sciacca. La città, prevedibilmente, è stata invasa da manifesti, locandine,fac-simili e quant’altro. Avevamo voluto rivolgere, in maniera preventiva, un invito a tutti i partecipanti alla prossima competizione elettorale nei cui programmi era inclusa anche la frase “per il bene della citta’“. Avevamo chiesto quindi a tutti di dimostrare quanto faranno nel nome di Sciacca e del suo bene cominciando a rispettare la cosa pubblica, i monumenti, le strade e le abitazioni dei cittadini, evitando affissioni indiscriminate e selvagge, lungo tutto il territorio saccense. La preghiera di vigilare affinchè le regole venissero rispettate e le affissioni circoscritte alle zone autorizzate, era invece rivolta all’amministrazione comunale e agli uffici preposti. Tutto è stato inutile. La città è stata ugualmente riempita in ogni spazio ed in ogni dove di facce sorridenti e ammiccanti, in formato piccolo, medio o maxi, tramite striscioni o attraverso miniadesivi. Insomma dovunque noi volgiamo il nostro sguardo siamo circondati da volti e frasi ad effetto. La domanda che ci sentiamo di rivolgere a quanti dovrebbero mantenere il decoro pubblico è: fino a quando? Fino a quando la nostra città dovrà ancora essere imbrattata da questi scempi elettorali. Fino a quando dovremo sentirci osservati da queste facce che ci scrutano? Quanti mesi dovranno passare affinchè venga espletata una vasta e dettagliata opera di bonifica e pulizia? Quanto dovremo aspettare? Se non fossimo a giugno inoltrato, potremmo pensare di trovarci in pieno carnevale, con tutti i suoi colori, con tutte le sue contraddizioni. Invece non è così. E’ caratteristico infatti delle giornate di carnevale, ritrovare le strade, durante e dopo la festa, piene di coriandoli. Frammenti di carta colorata circolari del diametro di 1 cm circa, che danno quel tono di allegria alle nostre vie. In questi primi giorni successivi alle elezioni sembra proprio che sia stata organizzata un’edizione straordinaria della festa. Le strade infatti, appaiono invase da coriandoloni rettangolari di dimensioni 10×7 cm circa che si addensano misteriosamente davanti ai seggi elettorali dislocati un po’ in tutta Sciacca. Strani coriandoli sorridenti, ammiccanti, di profilo e a volte con le braccia incrociate. Nonostante tutto sembra ricondurci ai giorni allegri e spensierati della festa carnascialesca, abbiamo in realtà a che fare con i famigerati fac-simile, che, come potete vedere in questi giorni un po’ in tutte le zone della città, vengono gettati a terra quasi a riasfaltare il manto stradale. Non si capisce la logica di tale pratica. Teoricamente l’elettore dovrebbe decidere a pochi passi dalla propria sezione il candidato da votare e per di più si dovrebbe lasciar convincere da una santuzza malconcia, segnata dalle tracce dei copertoni, sporca, perfino invadente. Inoltre, a quanto pare, uno dei primi impegni presi da ciascun candidato era ed è il decoro e la pulizia della città. Possiamo tranquillamente affermare che se questo è l’inizio, non siamo proprio sulla buona strada. Poiché così come i coriandoli, molti fac-simile sfuggono alle pulizie straordinarie e ce li ritroveremo agli angoli delle strade per giorni e giorni incuranti del fatto che le elezioni saranno finite da tempo e che le strade rimarranno sporche per parecchi mesi. Come sappiamo inoltre solo pochi eletti sono riusciti a varcare la soglia di Palazzo di Città, cosa ne sarà degli altri? Soprattutto cosa ne sarà di tutti i soldi spesi da ogni candidato? Tantissimo denaro profuso, più o meno a ragione, per intercettare in realtà pochi voti poiché, a maggior ragione alle elezioni comunali, la campagna elettorale si compie porta a porta, incontrando i parenti e chiedendo il sostegno agli amici più o meno intimi. E i fac simile allora? E i manifesti sparpagliati qua e là? Alla fine ottengono solo il risultato di sporcare la città, di renderla un mega poster elettorale anche in zone non preposte a diventarlo e a farci sentire anche un po’ a carnevale, un carnevale fuori stagione, nel quale in pochi si divertono,in tanti si indignano e nessuno balla.
giovedì 18 giugno 2009
Sciacca: un mega poster elettorale
Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"
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